Anatra DS

aereo da ricognizione Anatra

L'Anatra DS, citato anche come Anasal (in cirillico Анатра Анасаль), fu un aereo da ricognizione monomotore, biposto e biplano, sviluppato dall'azienda russo imperiale Anatra negli anni dieci del XX secolo.

Anatra DS
Descrizione
Tipoaereo da ricognizione
Equipaggio2
ProgettistaElysée Alfred Descamps
CostruttoreRussia (bandiera) Anatra
Data primo volo7 agosto 1916
Utilizzatore principaleRussia (bandiera) IVVF
Esemplaricirca 184
Sviluppato dalAnatra D
Altre variantiAnatra DSS
Anatra Anadis
Dimensioni e pesi
Lunghezza8,1 m
Apertura alare11,4 m
Superficie alare37,0
Carico alare31,5 kg/m²
Peso a vuoto814 km
Peso carico1 164 kg
Propulsione
MotoreUn Salmson 9U
Potenza150 hp (112 kW)
Prestazioni
Velocità max144 km/h
Velocità di salitaa 1 000 m in 5 min 30 s
a 3 000 m in 24 min
Corsa di decollo75 m
Atterraggio70 m
Autonomia3 h 30 min
Tangenza4 300 m
Armamento
Mitragliatrici2

i dati sono estratti da Russian Aviation Museum[1]

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Sviluppo del precedente Anatra D, dal quale si distingueva principalmente per l'adozione di un motore dalla maggior potenza disponibile, inusuale esempio di motore radiale raffreddato a liquido, venne adottato dalla Imperatorskij voenno-vozdušnyj flot, la componente aerea del Russkaja imperatorskaja armija (esercito imperiale russo), durante le fasi finali della prima guerra mondiale rimanendo in servizio, dopo il termine del conflitto, fino alla Guerra civile russa e in alcune nazioni straniere.

Storia del progetto

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Con lo scoppio della Prima guerra mondiale ed il coinvolgimento dell'arma aerea nelle operazioni belliche, la necessità delle forze armate dell'Impero russo di disporre di un'adeguata flotta favorì la fondazione, su iniziativa dell'imprenditore Artur Antonovič Anatra (Артур Антонович Анатра) di una delle prime aziende aeronautiche nel territorio zarista, l'Anatra con sede ad Odessa.

Dopo aver sviluppato, nel 1916, un primo modello adatto alla ricognizione aerea, appena si rese disponibile un'unità motrice dalla potenza superiore venne avviato un programma per adattare il precedente Anatra D al nuovo propulsore. Il progetto venne sviluppato dal francese Elysée Alfred Descamps che ripropose l'impostazione del precedente modello e dei pari ruolo sviluppati nel periodo, monomotore biposto in tandem con velatura biplana e carrello fisso. La differenza principale rispetto al modello precedente era la sostituzione del motore rotativo a pistoni Gnome Monosoupape da 100 hp (74 kW) con il più potente Salmson 9U, un radiale inusualmente raffreddato a liquido in grado di erogare 150 hp (112 kW), che caratterizzava il nuovo modello per la presenza di un radiatore posizionato sul bordo di attacco al centro dell'ala superiore. Questo motore venne in seguito prodotto in Russia su licenza.

La zona anteriore della fusoliera era simile a quella del suo predecessore, dotata di un cofano motore che non lo racchiudeva integralmente, aperto verso il basso e dotato di caratteristici fori. L'aereo era anche leggermente più grande e più pesantemente armato, aggiungendo alla mitragliatrice brandeggiabile posteriore a disposizione dell'osservatore-mitragliere una seconda, fissa posizionata in caccia, azionabile dal pilota ed abbinata ad un dispositivo di sincronizzazione che permetteva di sparare senza conseguenze attraverso il disco dell'elica.

Il prototipo, denominato Anasal (abbreviazione di Anatra Salmson), venne portato in volo per la prima volta il 7 agosto 1916[2] (25 luglio del calendario giuliano[3]).

Impiego operativo

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I primi ordini arrivarono solo nel 1917 così che allo scoppio della Rivoluzione d'ottobre, in realtà iniziata nel novembre di quello stesso anno secondo il calendario gregoriano, erano stati completati un numero di esemplari compreso tra le 60 e le 70 unità mentre molti erano quelli ancora in fase di assemblaggio.[2] A causa di un non eccessivo rigore nell'esecuzione i singoli aerei differivano tra loro in molti dettagli.

Nel marzo 1918, in conformità con quanto sottoscritto dal trattato di Brest-Litovsk, Odessa fu occupata dalle Forze armate dell'Impero austro-ungarico ed il successivo maggio il governo austriaco emise un ordine per 200 Anasal, in base al sistema di designazione adottato identificato come Anatra C.I, destinato alla formazione dei nuovi piloti ed all'osservazione. L'ordine riuscì ad essere evaso solo parzialmente con 114 unità ricevute dal k.u.k. Luftfahrtruppen fino al settembre 1918, delle quali circa la metà effettivamente consegnate ai reparti di addestramento prima del termine del conflitto.[2] Nell'ottobre 1918 il resto l'ordine venne annullato.

Conclusa la prima guerra mondiale il principale utilizzatore del modello fu la neoistituita Cecoslovacchia, con 23 aeromobili di origine austriaca, usati inizialmente in ambito militare e successivamente nel settore dell'aviazione civile.[2] Di questi un esemplare è riuscito a scampare alla distruzione ed è attualmente esposto a Praga, nelle strutture museali del Letecké Muzeum Kbely.

Otto Anasal vennero inoltre utilizzati dalle forze rivoluzionarie che avrebbero dato origine alla Repubblica Democratica di Ungheria[2]: non è noto se entrarono in servizio con la neofondata Vörös Légjárócsapat.

Altri otto esemplari vennero acquisiti, nel marzo 1919, dalla 4. Dywizja Strzelców Polskich (quarta divisione fucilieri dell'esercito polacco) stanziata ad Odessa, combattendo nella Guerra civile russa come parte dell'Armata Bianca, ma solo quattro di essi vennero assemblati ed utilizzati fino ad aprile.[2]

Un altro Anasal venne catturato ed utilizzato dalla polacca Siły Powietrzne durante la Guerra sovietico-polacca tra il 1919 ed il 1920.[2]

Dal DS venne sviluppato un modello più avanzato, l'Anatra DSS, equipaggiato con un motore Salmson da 160 CV, realizzato però in un numero limitato di esemplari.[2]

Utilizzatori

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Austria-Ungheria
  Cecoslovacchia
  Impero russo
  Polonia
  Ungheria
  • Forze rivoluzionarie (periodo postbellico)
  RSFS Russa
  Unione Sovietica
  1. ^ (EN) Alexandre Savine, Anatra DS, Anasal, Anatra D No.14, Anatra DSS, A.A.Anatra/Dekan, su Russian Aviation Museum, http://www.ctrl-c.liu.se/MISC/RAM/index.html, 8 settembre 1997. URL consultato il 6 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 13 agosto 2012).
  2. ^ a b c d e f g h Kiński, A., Kopański, T.J.
  3. ^ In Russia il calendario gregoriano venne introdotto solo il 14 febbraio del 1918.

Bibliografia

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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