Andalgalornis
Andalgalornis steulleti è una specie di uccello del terrore ritrovato a Catamarca, Argentina, risalente al Miocene.
Andalgalornis steulleti | |
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Cranio di Andalgalornis steulleti in visione dorsale (A), ventrale (B) e laterale sinistra (C). Notare il becco affiliato e ricurvo. | |
Stato di conservazione | |
Fossile Periodo di fossilizzazione: Neogene | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Aves |
Ordine | Gruiformes |
Famiglia | Phorusrhacidae |
Genere | Andalgalornis |
Specie | A. steulleti |
Nomenclatura binomiale | |
Andalgalornis steulleti |
Descrizione
modificaGli uccelli del terrore (Forusracidi) erano uno dei gruppi di animali più affascinanti del Sud America durante l'Era Cenozoica. I loro parenti più stretti sono i moderni seriema (Famiglia Cariamidae), che sono grandi (81 cm di altezza) uccelli con lunghe zampe che si nutrono di insetti e piccoli vertebrati in habitat aperti del Sud America meridionale. La maggior parte degli uccelli del terrore erano molto più grandi dei moderni seriema, e specie giganti come Brontornis burmeisteri si avvicinavano ai 2,7 m di altezza e pesavano 340-390 kg, ponendole tra le specie di uccelli più grandi del mondo. I resti accertati più antichi di uccelli del terrore in Sud America sono vecchi di 45 milioni di anni, e fossili di uccelli del terrore di età simile sono conosciuti anche in Africa e Europa. Perciò, i primi uccelli del terrore potrebbero aver seguito le stesse rotte di migrazione verso il Sud America dei roditori caviomorfi e dei primati platirrini. Almeno una specie di uccello del terrore arrivò in Nord America durante il Pliocene (Titanis walleri), e il gruppo si estinse solo nel corso degli ultimi 20 000 anni. Le specie più piccole di uccelli del terrore probabilmente assomigliavano ai moderni seriema nel loro comportamento e aspetto, mentre le specie più grandi non potevano volare e molto probabilmente cacciavano prede più grandi e veloci. Uccelli del terrore come Andalgalornis potrebbero essere stati capaci di correre a velocità di 48 km/h, rendendoli i predatori terrestri più veloci del loro tempo in Sud America. Fatto interessante, studi hanno dimostrato che il temibile becco di Andalgalornis era relativamente debole e non ben equipaggiato per trattenere grandi animali dimenanti. Invece, potrebbe aver ucciso la sua preda con le zampe o con un veloce colpo ad accetta del becco. Come i moderni seriema, Andalgalornis probabilmente smembrava la preda usando becco e zampe.
Informazioni base
modificaDimensioni: molto grande, simile ad un emù (Dromaius novaehollandiae). Lunghezza del cranio: circa 37 cm. Altezza: 1.4 m. Massa corporea: circa 40 kg.
Caratteristiche ecologiche: terrestre (non volatore) e cursorio. Carnivoro, si nutriva primariamente di piccoli mammiferi come roditori e altre prede di dimensioni simili, come giovani notoungulati della specie Hemihegetotherium achataleptum.
Relazioni evolutive: ordine Gruiformes. Famiglia Phorusrhacidae (estinta).
Significato del nome: il genere significa "uccello di Andalgalà", un dipartimento in Catamarca. L'epiteto specifico onora l'amante di uccelli Argentino Alfredo Steullet.
Bibliografia
modificaDarin A. Croft, illustrated by Velizar Simeonovski, Horned Armadillos and Rafting Monkeys-The Fascinating Fossil Mammals of South America, 2016.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Andalgalornis
- Wikispecies contiene informazioni su Andalgalornis
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Andalgalornis, su Fossilworks.org.