Andrea Giorgis

politico e accademico italiano (1965-)

Andrea Giorgis (Torino, 12 aprile 1965) è un politico e docente universitario italiano.

Andrea Giorgis

Sottosegretario di Stato al Ministero della giustizia
Durata mandato16 settembre 2019 –
13 febbraio 2021
ContitolareVittorio Ferraresi
Capo del governoGiuseppe Conte
PredecessoreJacopo Morrone
SuccessoreAnna Macina
Francesco Paolo Sisto

Senatore della Repubblica Italiana
In carica
Inizio mandato13 ottobre 2022
LegislaturaXIX
Gruppo
parlamentare
PD-IDP
CoalizioneCentro-sinistra 2022
CircoscrizionePiemonte 1
Collegio1 (Torino)
Sito istituzionale

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato15 marzo 2013 –
12 ottobre 2022
LegislaturaXVII, XVIII
Gruppo
parlamentare
PD
CoalizioneXVII: Italia. Bene Comune
XVIII: Centro-sinistra 2018
CircoscrizionePiemonte 1
CollegioXVIII: 1 (Torino-Centro)
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPartito Democratico (dal 2007)
In precedenza:
PDS (1991-1998)
DS (1998-2007)
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
UniversitàUniversità degli Studi di Torino
ProfessioneDocente universitario

Biografia

modifica

Nato a Torino nel 1965, Andrea Giorgis è professore ordinario di diritto costituzionale presso l'Università degli Studi di Torino.

È autore di vari scritti in tema di diritti fondamentali, di forma di governo e di giustizia costituzionale. Fino all'assunzione della carica di deputato è stato uno dei coordinatori del comitato scientifico di Biennale Democrazia.

Attività politica

modifica

Nel 1991 entra nel Partito Democratico della Sinistra, per poi nel 1998 aderire alla svolta di Massimo D'Alema che porta alla nascita dei Democratici di Sinistra (DS).

Eletto consigliere comunale di Torino alle amministrative del 1997, rimane in carica fino al 2011, sotto le amministrazioni di Valentino Castellani e Sergio Chiamparino. In quest'ultima è capogruppo del gruppo consiliare dell'Ulivo e poi del Partito Democratico (PD)[1].

Alle elezioni politiche del 2006 è candidato al Senato dai Democratici di Sinistra per la circoscrizione Piemonte, ma non è eletto[2].

Dal novembre 2009 al febbraio 2014 ha ricoperto la carica di presidente dell'Assemblea regionale del PD Piemonte.

Alle elezioni politiche del febbraio 2013 viene eletto deputato della XVII legislatura della Repubblica Italiana nella circoscrizione Piemonte 1 per il PD[3], diventandone il segretario del gruppo alla Camera. Successivamente diventa componente della 1ª commissione affari costituzionali, del comitato per la legislazione e della giunta per il regolamento.

Al referendum confermativo del 2016 sul progetto di riforma costituzionale Renzi-Boschi, in disaccordo con l'allora maggioranza del suo partito, si è schierato per il NO.[4]

Alle elezioni politiche del 2018 viene rieletto deputato con il 40,93% nel collegio uninominale Piemonte 1 - 01 (Torino-Centro), superando Marco Francia del centrodestra (31,29%) e Paolo Turati del M5S (17,13%)[5].

Alle elezioni primarie del Partito Democratico nel 2019 sostiene la mozione del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, candidato con la carriera amministrativa più lunga alle spalle[6], che risulterà vincente con il 66% dei voti, entrando successivamente a far parte della segreteria nazionale del partito, venendo scelto come Responsabile alle Riforme Costituzionali del Partito Democratico.

In seguito alla nascita del secondo governo Conte tra PD, Movimento 5 Stelle e LeU, il 13 settembre 2019 viene nominato dal Consiglio dei Ministri sottosegretario di Stato al Ministero della Giustizia, affiancando il ministro pentastellato Alfonso Bonafede, insediandosi il 16 settembre e mantenendo l'incarico fino alle dimissioni del governo, il 13 febbraio 2021.[7]

Alle elezioni politiche anticipate del 25 settembre 2022 si candida al Senato nel collegio uninominale Piemonte - 01 (Torino) per la coalizione di centrosinistra in quota PD ed è eletto con il 37,97% dei voti, superando Marzia Casolati del centrodestra (33,48%) e Alberto Unia del Movimento 5 Stelle (11,84%).[8]

Altri progetti

modifica

Collegamenti esterni

modifica
Controllo di autoritàVIAF (EN42119593 · ISNI (EN0000 0000 6152 8096 · SBN BVEV014079 · BAV 495/290966 · LCCN (ENn93045588 · BNF (FRcb15016827r (data) · J9U (ENHE987007364479305171