Antonio Brancaccio (magistrato)

magistrato italiano (1923-1995)

Antonio Brancaccio (Maddaloni, 26 agosto 1923Gottinga, 26 agosto 1995) è stato un magistrato italiano.

Antonio Brancaccio

Ministro dell'interno
Durata mandato17 gennaio 1995 –
8 giugno 1995
Capo del governoLamberto Dini
PredecessoreRoberto Maroni
SuccessoreGiovanni Rinaldo Coronas

Primo presidente della Corte suprema di cassazione
Durata mandato20 novembre 1986 –
17 gennaio 1995
PredecessoreGiuseppe Tamburrino
SuccessoreVittorio Sgroi

Dati generali
Partito politicoIndipendente
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
ProfessioneMagistrato

Primo Presidente della Corte suprema di cassazione, è stato ministro dell'Interno del Governo Dini dal 17 gennaio 1995 all'8 giugno 1995. All'inizio del 1992 fu convocato al ministero dall'allora ministro di grazia e giustizia, Claudio Martelli, il quale lo invitò a introdurre, su richiesta del magistrato Giovanni Falcone, il criterio della rotazione nell'assegnazione di un processo di mafia, per prevenire un caso di "ammazzasentenze"[1]. Per evitare polemiche, Brancaccio impose il sistema di rotazione, grazie al quale furono condannati in cassazione, il 30 gennaio 1992, gli imputati del Maxiprocesso[2][3][4][5]. Dimessosi per ragioni di salute dal ministero, è morto il giorno del suo 72º compleanno in una clinica di Gottinga, in Germania, dove era in cura per una neoplasia cerebrale[6].

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