Audipress
Audipress è stata una società che si è occupata della raccolta dei dati di lettura di quotidiani e periodici in Italia.
Audipress | |
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Stato | Italia |
Forma societaria | Società a responsabilità limitata |
Fondazione | 1992 |
Fondata da | FIEG, UPA e Assocomunicazione |
Chiusura | 27 febbraio 2023 |
Sede principale | Milano |
Persone chiave | Ernesto Mauri (presidente)[1][2] |
Settore | Statistica |
Slogan | «Indagine sulla lettura dei quotidiani e dei periodici in Italia» |
Sito web | www.audipress.it/ |
Storia
modificaLa rilevazione della lettura dei periodici da parte di organismi indipendenti inizia in Italia negli anni cinquanta (Indagine Stampa Periodica Italiana, in acronimo ISPI). Per i quotidiani le indagini di lettura sono iniziate negli anni settanta (Indagine Stampa Editori Giornali Italiani, in acronimo ISEGI)[3].
Agli inizi del 1991 le due indagini furono poste sotto la stessa direzione e fu adottato un unico metodo di campionamento[3]. L'anno seguente ISPI ed ISEGI furono sostituite da Audipress. Il nuovo organismo fu creato da tre organizzazioni:
- FIEG, l'associazione che riunisce gli editori di giornali e periodici;
- Utenti Pubblicità Associati, in rappresentanza degli investitori in pubblicità;
- Assocom, associazione che riunisce le imprese di comunicazione.
Il nome ricorda l'Auditel, società che dal 1986 svolge un compito analogo nel settore televisivo. FIEG e UPA sono stati soci fondatori anche di ADS.
Il 27 febbraio 2023 Audipress e Audiweb hanno proceduto alla fusione per unione ed hanno costituito un nuovo soggetto: Audicom[4].
Metodologia d'indagine
modificaPrima fase
modificaVenivano effettuati due cicli d'indagine, in primavera e in autunno; per ogni ciclo venivano intervistati telefonicamente 22.000 individui, che in 45-50 minuti venivano sottoposti al riconoscimento di circa 180 testate.
L'indagine presentava però problematiche in termini di tempo (interviste troppo lunghe, e tempi di elaborazione altrettanto dilatati) e di stagionalità di alcuni periodici che non coincideva con il periodo di rilevazione.
Seconda fase
modificaL'area d'indagine viene suddivisa in:
- quotidiani, supplementi ai quotidiani, e settimanali
- mensili dall'altra
Il campione è costituito da 40.500 intervistati, dai 14 anni in su, visitati due volte, in rilevazioni della durata di 36 settimane. Venivano rilevati il:
- Lettore, chi sfogliava la copia almeno una volta in tre mesi (quotidiani) o in 3-12 mesi (periodici);
- Lettore giorno medio, chi sfogliava la copia almeno una volta alla settimana (quotidiani) o in 7 giorni (settimanali), 14 (quattordicinale) o 30 (mensile).
Terza fase
modificaLa metodologia viene rinforzata al fine di incrociare dati di diffusione e consumi. Viene introdotto il raffronto con
- l'ISPE (l'indice di povertà)
- stili di vita (classificati da Eurisko)
- provenienza della copia (acquisto, abbonamento, ritrovamento)
- Contatti per pagina, per i periodici, rapporto tra il numero di volte in cui si è presa in mano la copia, e il numero di pagine lette
- Contatti per copia, per i quotidiani, numero di volte in cui si è presa in mano la copia
- Probabilità di lettura, ossia il rapporto tra le stime di lettura del periodo preso in considerazione, ed uno più allargato.
La società che si occupa di pubblicare i dati di diffusione è Accertamenti Diffusione Stampa.
Note
modifica- ^ Ernesto Mauri è il nuovo presidente Audipress, su primaonline.it. URL consultato il 15 settembre 2018.
- ^ Audipress, Mauri confermato presidente all’unanimità, su primaonline.it. URL consultato il 2 maggio 2022.
- ^ a b Franco Brigida et alii, Media e pubblicità in Italia, Milano, Franco Angeli, 2004. Pag. 64.
- ^ È ufficialmente nata Audicom, dalla fusione per unione di Audiweb e Audipress, su primaonline.it. URL consultato il 5 marzo 2023.
Bibliografia
modificaMedia e pubblicità in Italia, AA.VV., edizioni Franco Angeli ISBN 8846460243
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su audipress.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 124881949 |
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