Aurora von Königsmarck

religiosa tedesca

Aurora von Königsmarck (Stade, 28 aprile 1662Quedlinburg, 16 febbraio 1728) è stata una religiosa tedesca, famosa per essere stata l'amante del re Augusto II di Polonia e poi del rettore di Quedlinburg.

Aurora von Königsmarck

Biografia

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Maria Aurora era figlia del conte Kurt Christoph von Königsmarck, e di sua moglie Marie Christine von Wrangel, nonché sorellastra del maresciallo svedese Carl Gustav Weangel, conte di Salmis. I suoi nonni paterni erano Hans Christoff von Königsmarck e la contessa Maria Christina von Wrangel mentre i suoi nonni materni erano il conte Hermann von Wrangel e la contessa Amalia Magdalena di Nassau-Siegen.

Trascorse la sua infanzia nel castello di Agathenburg. Quando suo padre morì nel 1673, sua madre prese il posto del capofamiglia. Dal 1677 iniziò a viaggiare con la sua famiglia e visitarono le proprietà di famiglia in Svezia e Germania.

In Svezia, lei e sua sorella Amalia erano tra le partecipanti più noti al teatro amatoriale della corte reale, che aveva il patrocinio della regina, Ulrica Eleonora di Danimarca. Nell'inverno del 1683-84, un gruppo di cortigiane eseguì a corte l'Ifigenia[1] di Racine. Questa è considerata un evento significativo in quanto la prima opera teatrale eseguita da un cast di sole donne in Svezia, come introduzione al Classicismo francese nel paese[2].

Faceva parte al salotto intellettuale della poetessa Sophia Elisabet Brenner.

Quando sua madre morì (1691), Aurora lasciò la Svezia. Lei e sua sorella hanno trascorso alcuni anni ad Amburgo. Nel 1694 si recò a Dresda, per informarsi sul fratello Philip Christoph von Königsmarck, misteriosamente scomparso da Hannover. Ha sollecitato l'aiuto del principe elettore Federico Augusto I per trovare suo fratello e, nel caso fosse morto, per risolvere eventuali problemi di eredità.

Grazie al suo fascino divenne ben presto l'amante segreta del re, che era anche duca di Sassonia e regnava sui territori polacchi dalla corte di Dresda. Da questa relazione, il 28 ottobre 1696 nacque un figlio, Herman Moritz, nominato conte di Sassonia e successivamente maresciallo delle truppe sassoni. Dopo la nascita di questo erede, Augusto si disinteressò però alla sua persona e alla badessa non restò che tornare a Quedlinburg. Qui, nel gennaio del 1698 divenne coadiutrice e priora due anni dopo, vivendo però a Berlino, Dresda e Amburgo.

Nel 1702 condusse una missione diplomatica con l'intento di soggiogare il Ducato di Curlandia e Semigallia a Carlo XII di Svezia, ma senza esiti favorevoli. Quest'ultimo insuccesso la spinse a tornare definitivamente all'Abbazia di Quedlinburg, ove morì il 16 febbraio 1728.

Aurora aveva una formazione culturale piuttosto vasta per l'epoca, conosceva diverse lingue ed era una virtuosa del liuto e della viola da gamba. Appassionata scrittrice, ha lasciato diverse opere letterarie, una canzone e qualche cantata. Il poeta svedese Carl Snoilsky ha descritto il dramma della sua vita in una lunga poesia compresa nella raccolta Svenska bilder.

Ascendenza

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Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Konrad von Königsmarck, signore di Kötzlin Christoph von Königsmarck  
 
Dorothea von Bülow  
Hans Christoph von Königsmarck, I conte di Vestervik och Stegeholm  
Beate Elisabeth von Blumenthal Johann von Blumenthal  
 
Ursula von Sparr  
Conrad Christopher von Königsmarck, II conte di Vestervik och Stegeholm  
Christoph von Lehsten Christoph von Lehsten  
 
Marie von Rieben  
Barbara Maria Agathe von Lehsten  
Anna Elisabeth von Seelen Tobias von Seelen  
 
Agathe von Rochow  
contessa Maria Aurora von Königsmarck  
Hannes von Wrangel, signore di Rannamoisa, Valkla e Elistvere Hermanni von Wrangel, signore di Toolse and Elistvere  
 
Adelheid Üksküla  
Hermanni Hannunpoika von Wrangel, signore di Sko, Patsu, Valkla e Pöltsamaa  
Barbara von Anrep Hermann von Anrep, signore di Ingliste  
 
Maret Rosen  
Maria Christiane von Wrangel, baronessa di Lindeberg  
Johann VII, I conte di Nassau-Siegen Johann VI, X conte di Nassau-Dillenburg  
 
langravia Elisabeth von Leuchtenberg  
contessa Amalia Magdalena von Nassau-Siegen  
principessa Margaretha von Schleswig-Holstein-Sonderburg Johannes, I duca di Schleswig-Holstein-Sonderburg  
 
principessa Lisbeth von Braunschweig-Grubenhagen  
 
  1. ^ Samlaren / 21:a årgången. 1900. Runeberg
  2. ^ Lars Löfgren (2003). Svensk teater. (Swedish theater) Stockholm: Natur & Kultur. Sid. 46. ISBN 91-27-09672-6

Bibliografia

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  • Friedrich Cramer: Denkwürdigkeiten der Gräfin Maria Aurora von Königsmark. 2 Bände, Leipzig 1836.
  • Otto Julius von Corvin-Wiersbitzki: Maria Aurora, Gräfin von Königsmark, Leipzig 1848.
  • Bernd Feicke: Glockengeläut für Prinz Eugen im Reichsstift Quedlinburg 1704: zur Diplomatie der Aurora von Königsmarck. In: Harz-Zeitschrift. Band 48/49, 1996/96 [1998], S. 211–217.
  • Angelika Jordan: Aurora von Königsmarck. Bergisch Gladbach 1974.
  • Vilhelm Frederik Palmblad: Aurora Königsmark und ihre Verwandten. 4 Bände, Leipzig 1848.
  • Voltaire, Histoire de Charles XII, Oeuvres completes, Tome XXII, Paris 1821. S. 89-90.
  • Beate-Christine Fiedler, Maria Aurora von Königsmarck als gefeierte Barockdichterin, in: Quedlinburger Annalen, 8. Jahrgang 2005, ISSN 1436-7432
  • C. L. de Pöllnitz, La Saxe galante, Amsterdam, 1734.

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Collegamenti esterni

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