Gli australosfenidi (Australosphenida) sono un clade di mammiferi, all'interno degli Yinotheria. Attualmente sono rappresentati da solo cinque specie (l'ornitorinco e quattro specie di echidna) che vivono in Australia e in Nuova Guinea. Fossili di questi animali sono stati ritrovati anche in Madagascar e in Sudamerica.

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Australosphenida
Echidna dal muso corto
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
SuperclasseTetrapoda
(clade)Mammaliaformes
ClasseMammalia
SottoclasseYinotheria
InfraclasseAustralosphenida

Caratteristiche

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Il clade Australosphenida è stato istituito sulla base di un'ipotesi dell'evoluzione dei denti nei mammiferi. I monotremi viventi sono sprovvisti di denti nelle forme adulte, ma i giovani ornitorinchi, i monotremi fossili e gli Ausktribosphenida condividono tutti un pattern di tre cuspidi sui molari, disposti a triangolo o a forma di V, un pattern noto come molare tribosfenico. Per lungo tempo i molari tribosfenici sono stati ritenuti una caratteristica distintiva della sottoclasse Theria (marsupiali, placentati e i loro parenti estinti), mentre si pensava che i monotremi fossero imparentati con gruppi estinti il cui pattern di cuspidi dei molari era allineato: i morganucodontidi, i docodonti, i triconodonti e i multitubercolati. Tutti questi gruppi, insieme ai monotremi, facevano parte della sottoclasse Prototheria. Secondo questa definizione, la sottoclasse Prototheria non è più considerata valida, dal momento che il pattern a cuspidi allineate è una condizione primitiva nei mammiferi e non può essere un carattere derivato condiviso. Le prove rinvenute finora portano alla conclusione che i monotremi discendono da una radiazione di mammiferi tribosfenici mesozoici nei continenti meridionali (da qui il nome Australosphenida, ovvero "cunei meridionali" con riferimento alla forma delle cuspidi dentali); questa interpretazione, tuttavia, non è accettata da tutti gli studiosi.

Sembra che i molari tribosfenici si siano sviluppati negli Australosphenida in maniera indipendente rispetto a quelli dei veri Tribosphenida, o Boreosphenida (comprendenti i mammiferi teri e i loro parenti) nei continenti settentrionali. Altri studiosi pensano che gli Ausktribosphenida appartengano ai placentati e quindi siano veri tribosfenidi, non strettamente imparentati con i monotremi. Indagini filogenetiche più recenti darebbero ragione all'ipotesi Tribosphenida/Boreosphenida (Thompson e O'Meara, 2014; Pian et al., 2016).

 
Mandibole di mammiferi australosfenidi estinti: Shuotherium (A), Ausktribosphenos (B) e Bishops (C)

Tassonomia

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Il gruppo Australosphenida è suddiviso nei seguenti sottogruppi:

Bibliografia

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  • Luo, Zhe-Xi; Cifelli, Richard L.; Kielan-Jaworowska, Zofia (2001). Dual origin of tribosphenic mammals. Nature, 409: 53–57. doi:10.1038/35051023. PMID 11343108.
  • Luo, Zhe-Xi; Kielan-Jaworowska, Zofia; Cifelli, Richard L. (2002). In quest for a phylogeny of Mesozoic mammals (PDF). Acta Palaeontologica Polonica, 47 (1): 1–78.
  • Richard Stephen Thompson, Rachel O'Meara. 2014. Were There Miocene Meridiolestidans? Assessing the Phylogenetic Placement of Necrolestes patagonensis and the Presence of a 40 Million Year Meridiolestidan Ghost Lineage, Article in Journal of Mammalian Evolution, September 2014, DOI: 10.1007/s10914-013-9252-3
  • Nicholas Chimento, Frederico Agnolin, Agustin Martinelli. 2016. Mesozoic Mammals from South America: Implications for understanding early mammalian faunas from Gondwana, May 2016
  • Rebecca Pian; Michael Archer; Suzanne J. Hand; Robin M.D. Beck; Andrew Cody (2016). The upper dentition and relationships of the enigmatic Australian Cretaceous mammal Kollikodon ritchiei. Memoirs of Museum Victoria, 74: 97–105.

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