Banchetto di Antonio e Cleopatra
Banchetto di Antonio e Cleopatra è un dipinto di Giambattista Tiepolo, che diede alla regina egiziana le fattezze della moglie Maria Cecilia Guardi.
Banchetto di Antonio e Cleopatra | |
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Autore | Giambattista Tiepolo |
Data | 1743 |
Tecnica | olio su tela |
Ubicazione | National Gallery of Victoria, Melbourne |
Storia
modificaSi tratta di una delle opere eseguite dal maestro veneto nel 1743 per Francesco Algarotti. L'opera conobbe diversi passaggi: tra i suoi acquirenti, anche Caterina di Russia. Il dipinto dal 1933 è conservato nella pinacoteca della National Gallery of Victoria di Melbourne.[1][non chiaro]
Descrizione
modificaLa scena si inserisce nelle ricorrenti schermaglie tra Antonio e Cleopatra. Più specificatamente, viene qui rappresentato uno dei numerosi banchetti che i due erano soliti offrirsi l'un l'altra. Antonio, pur essendo stupefatto dal lusso da cui è circondato, sfida Cleopatra, sostenendo di poterle offrire la cena più costosa. Per tutta risposta Cleopatra immerge nell'aceto una perla preziosissima e dal costo inestimabile, a riprova della sua ricchezza. Tiepolo decide di rappresentare il momento esatto nel quale Cleopatra getta l'orecchino nella coppa sulla tavola. Di fronte a lei, di spalle, è rappresentato Antonio; fra di loro siede Lucio Munazio Planco, giudice della sfida.
L’illusionismo prospettico non è più un mezzo per coinvolgere lo spettatore e renderlo partecipe di una visione, ma è un modo per creare una rappresentazione scenica. I personaggi sono simili agli attori di una recita, con vestiti che sembrano costumi e sono sovente anacronistici nel contesto. L’arte di Tiepolo celebra l’immaginazione, trasponendo un avvenimento della storia antica in un linguaggio grandioso e teatrale.
Note
modifica- ^ (EN) The Banquet of Cleopatra, su wga.hu, Web galley of Art. URL consultato il 16 novembre 2019..
Voci correlate
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