Bodres
Bòdres[1][2][3] (in sloveno Bodrež[4]) è un paese della Slovenia, frazione del comune di Canale d'Isonzo.
Bòdres insediamento | |
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Bodrež | |
Localizzazione | |
Stato | Slovenia |
Regione statistica | Goriziano |
Comune | Canale d'Isonzo |
Territorio | |
Coordinate | 46°05′42.36″N 13°38′36.96″E |
Altitudine | 162,5 m s.l.m. |
Superficie | 3,45 km² |
Abitanti | 119 (2002) |
Densità | 34,49 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 5213 |
Prefisso | 05 |
Fuso orario | UTC+1 |
Targa | GO |
Provincia storica | Litorale |
Cartografia | |
La località, che si trova a 1,5 km a nord del capoluogo comunale, è situata lungo le sponde del medio corso dell'Isonzo, è nota storicamente per essere stata teatro di aspri scontri fra italiani ed austriaci durante la prima guerra mondiale ed è costituita anche dall'agglomerato di Loga.
Storia
modificaDopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente, e la parentesi del Regno ostrogoto, i Longobardi si insediarono nel suo territorio, seguiti poi attorno al VI secolo da popolazioni slave. Fu così che tutto il suo territorio entrò a far parte del Ducato del Friuli. Alla caduta del Regno longobardo subentrarono quindi i Franchi; in seguito al Trattato di Verdun, nell'843, entrò a far parte del Regnum Italiae e poi, nel 951, della Marca di Verona e Aquileia; dopo un'iniziale sottomissione al Ducato di Baviera dal 952, nel 976 passò al Ducato di Carinzia appena costituito dall'imperatore Ottone II.
Nel 1077 passò al Principato ecclesiastico di Aquileia e poi ai Conti di Gorizia, in quanto "advocati" del patriarca; il suo territorio passando nel 1500 alla Casa d’Asburgo, entrò quindi nella Contea di Gorizia e Gradisca[5].
Col trattato di Schönbrunn (1809), che delimitava il nuovo confine col Regno d’Italia napoleonico lungo il corso del fiume Isonzo dalla sorgente allo sbocco in mare, passò, per un breve periodo fino al 1814, nelle Province illiriche.
Col Congresso di Vienna nel 1815 rientrò in mano austriaca nel Regno d'Illiria come comune catastale autonomo[6][7]; nel 1849 passò in seguito sotto il profilo amministrativo al Litorale austriaco, venendo successivamente inquadrato come frazione del comune di Canale[8].
Durante la prima guerra mondiale fu teatro della Decima battaglia dell'Isonzo e dell'Undicesima battaglia dell'Isonzo.
Dopo la prima guerra mondiale fu frazione del comune di Canale d'Isonzo della Provincia del Friuli[3] per poi passare, nel 1927, alla ricostituita Provincia di Gorizia[9] nel medesimo comune.
Fu soggetta alla Zona d'operazioni del Litorale adriatico (OZAK) tra il settembre 1943 e il 1945 e tra il 1945 e il 1947, trovandosi a ovest della Linea Morgan, fece parte della Zona A della Venezia Giulia sotto il controllo Britannico-Americano del Governo Militare Alleato (AMG); passò poi alla Jugoslavia e quindi alla Slovenia.
Geografia fisica
modificaCorsi d'acqua
modificaFiume Isonzo (Soča).
Alture principali
modificaAvški Kuk, m 675.[4]
Note
modifica- ^ Cartografia di base De Agostini, su pcn.minambiente.it.
- ^ Bodres e Loga in "Mappa della Comune di Bodres, nel Litorale Circolo di Gorizia Distretto di Canale, 1822" (JPG), su catasto austriaco. URL consultato il 12 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 5 agosto 2012).
- ^ a b Regio Decreto 29 marzo 1923, G.U. 27 aprile 1923, n.99
- ^ a b Geoportale della Repubblica Slovena - archivio ZKN, su gis.gov.si. URL consultato il 19 ottobre 2022 (archiviato dall'url originale il 31 agosto 2022).
- ^ rielaborazione G.I.S. con i confini attuali e quelli del Josephinische Landesaufnahme (1763-1787), in Isonzo-Soča n.79/80 – Ottobre/Novembre 2008, pg. 18-22, “La Contea di Gorizia tra vecchi e nuovi confini”, Michele Di Bartolomeo
- ^ Mappa della Comune di Bodres, nel Litorale Circolo di Gorizia Distretto di Canale, 1822 (JPG), su catasto austriaco. URL consultato il 12 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 31 luglio 2012).
- ^ Gemeinde Bodres (JPG), su Catasto austriaco. URL consultato il 12 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 5 agosto 2012).
- ^ Allgemeines Verzeichnis der Ortsgemeinden und Ortschaften Österreichs nach den Ergebnissen der Volkszählung vom 31. Dezember 1910, Wien, 1915.
- ^ Archivio di Stato di Gorizia, su archiviodistatogorizia.beniculturali.it. URL consultato il 24 aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 30 gennaio 2010).