Bozza:MCC Interim Linux

MCC Interim Linux
sistema operativo
SviluppatoreOwen Le Blanc
FamigliaLinux (Unix-like)
Release corrente2.0+ (4 November 1996)
Tipo di kernelMonolithic (Linux)
Piattaforme supportateIntel 386
LicenzaVarious
Stadio di sviluppoInterrotto

MCC Interim Linux è una distribuzione Linux rilasciata per la prima volta nel febbraio 1992 da Owen Le Blanc del Manchester Computing Center (MCC), parte dell'Università di Manchester . È stata la prima distribuzione Linux creata per utenti non esperti del mondo Unix.[1] Metteva a disposizione un programma di installazione a menu che consentiva l'installazione sia del kernel che una serie di strumenti per l'utente finale e per la programmazione.

Furono le frustrazioni di Le Blanc provenienti dai suoi primi esperimenti con Linux ad ispirare la creazione di questa distribuzione.[2] All'epoca infatti non esisteva fdisk e per acquisire il software essenziale era necessario scaricare i programmi da più repository FTP. Questo spesso generava problemi con le librerie (e le relative versioni) su cui poggiavano tali programmi.

Prima del suo primo rilascio, la cosa che più si avvicinava al concetto di distribuzione Linux erano le immagini del floppy disk "Boot/Root" di HJ Lu dell'inizio del 1992.[3] Si trattava di due immagini di dischetti da 5¼" contenenti il kernel Linux e gli strumenti minimi richiesti per iniziare a lavorare. Questi strumenti erano talmente minimi che per poter eseguire l'avvio dal disco fisso era necessario modificare il master boot record attraverso un editor esadecimale .[4]

La prima versione di MCC Interim Linux si basava su Linux 0.12 e utilizzava il codice ramdisk di Theodore Ts'o per copiare una piccola immagine root in memoria, in questo modo liberava l'unità floppy per poter accedere a ulteriori dischetti per che consentivano di caricare altri tool e utility.[5]

Le Blanc era solito definire le sue distribuzioni quali "esperimenti non ufficiali" i cui obiettivi erano:

  • Fornire una procedura di installazione semplificata[2]
  • Fornire una procedura di installazione completa.
  • Mettere a disposizione un servizio di backup/ripristino.
  • Compilare, linkare e testare ogni file binario con le ultime versioni del kernel, gcc e delle librerie.[5]
  • Fornire un sistema base stabile, installabile in poco tempo e al quale poter aggiungere altri software con il minimo sforzo.

Proprio in virtù di questa natura "sperimentale", non è mai stato fatto alcun tentativo di distribuirla con un'ampia gamma di software né con il sistema a finestre X386 .

Software incluso

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Versione 0.95c+

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Come descritto in un'e-mail del 23 aprile 1992, la coppia di dischi di avvio e utilità includeva:[2]

Dei dischi aggiuntivi mettevano poi a dispodizione gcc e g++ 2.1, kermit e shoelace.

Versione 0.99.p8

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Rilasciata il 14 aprile 1993.[6] Alla versione 0.95c+ sono stati aggiunti bison, flex, gdb, gprof, groff, gzip[7] e man .[8]

Versione 0.99.p8+

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Rilasciato il 26 aprile 1993.[9] Alla versione 0.99.p8 sono stati aggiunti emacs e info.[10]

Versione 1.0+

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Rispetto alla versione 0.99.p8+ sono stati aggiunti elm,[11] lp, mail, progman, timezone e words[12]

Riferimenti

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  1. ^ Moody, Glyn (2002) Rebel Code
  2. ^ a b c manlug.org, http://www.manlug.org/index.php?option=com_content&task=view&id=170&Itemid=65.
  3. ^ maketecheasier.com, https://www.maketecheasier.com/history-of-early-linux-distros/.
  4. ^ A Short History of Linux Distributions by Joe Klemmer [LWN.net]
  5. ^ a b ibiblio.org, http://www.ibiblio.org/pub/historic-linux/distributions/MCC-1.0/1.0/documentation/README.
  6. ^ Manchester Computing Centre, 0.99p8, http://debian.mcc.ac.uk/non-debian/mcc-interim/old/0.99p8/Changelog.
  7. ^ Manchester Computing Centre, 0.99p8, http://debian.mcc.ac.uk/non-debian/mcc-interim/old/0.99p8/Acknowledgements.
  8. ^ Manchester Computing Centre, 0.99p8, http://debian.mcc.ac.uk/non-debian/mcc-interim/old/0.99p8/README.package.
  9. ^ Manchester Computing Centre, 0.99.p8+, http://debian.mcc.ac.uk/non-debian/mcc-interim/old/0.99.p8+/Changelog.
  10. ^ Manchester Computing Centre, 0.99.p8+, http://debian.mcc.ac.uk/non-debian/mcc-interim/old/0.99.p8+/README.ftp.
  11. ^ Manchester Computing Centre, 1.0+, http://debian.mcc.ac.uk/non-debian/mcc-interim/old/1.0+/documentation/Origins.
  12. ^ Manchester Computing Centre, 1.0+, http://debian.mcc.ac.uk/non-debian/mcc-interim/old/1.0+/documentation/README.ftp.

Collegamenti esterni

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