C/1889 O1 Davidson

cometa

La C/1889 O1 Davidson è una cometa non periodica scoperta il 19 luglio 1889 dall'astrofilo John Ewen Davidson, residente a Branscombe, Mackay (Queensland).[2] La cometa fu visibile anche ad occhio nudo;[3] il suo nucleo raggiunse la 5ª-6ª magnitudine[4] e il 3 agosto 1889 apparve scisso in due frammenti [5].

Cometa
C/1889 O1 Davidson
Stella madreSole
Scoperta19 luglio 1889
ScopritoreJohn Ewen Davidson
Designazioni
alternative
1889e Davidson,
1889 IV Davidson
Parametri orbitali
(all'epoca 2411200,5
17 luglio 1889[1])
Semiasse maggiore435,212 UA
Perielio1,0397 UA
Afelio869,384 UA
Periodo orbitale≈ 9.100 anni
Inclinazione orbitale65,992°
Eccentricità0,997611
Longitudine del
nodo ascendente
287,7115°
Argom. del perielio345,862°
Par. Tisserand (TJ)0,526 (calcolato)
Ultimo perielio19 luglio 1889
MOID da Terra0,038 UA
Dati osservativi
Magnitudine app.
  • 5,0-6,0 (magnitudine) (max)

Particolarità orbitali

modifica

La cometa ha una piccola MOID con la Terra, 0,038 UA. Questo comporta che la cometa potrebbe essere il corpo progenitore di uno sciame meteorico con il picco del massimo centrato attorno all'8 luglio e con il radiante posizionato alle coordinate 4h 24m : di ascensione retta e -51,1° di declinazione (ossia a poco più di un grado dalla stella Gamma Doradus) e con velocità geocentrica di 40,17 km/s: considerato il lungo periodo di rivoluzione della cometa, è praticamente impossibile che si sia formato un toro meteorico sufficientemente denso da poter originare uno sciame meteorico osservabile.

  1. ^ I dati di C/1889 dal sito JPL.
  2. ^ (EN) R. L. J. Ellery, Observations of Comet 1889 IV (Davidson), Astronomische Nachrichten, vol. 123, col. 91-92, novembre 1889
  3. ^ (EN) Edward Emerson Barnard,Comet 1889e, Astronomical Journal, vol. 9, n. 201, pag. 66-67, agosto 1889
  4. ^ (EN) Elia Millosevich, Osservazioni della Cometa 1889...(Davidson), Astronomische Nachrichten, vol. 122, n. 10, pag. 187, agosto 1889
  5. ^ Annibale Riccò, Osservazioni della cometa 1889 IV, Astronomische Nachrichten, vol. 123, n. 13, pag. 205, dicembre 1889

Collegamenti esterni

modifica
  Portale Sistema solare: accedi alle voci di Wikipedia sugli oggetti del Sistema solare