Camburzano
Camburzano (Cambruscian[4] o Cambruzan in piemontese[5]) è un comune italiano di 1 115 abitanti della provincia di Biella in Piemonte.
Camburzano comune | |
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Panorama | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Piemonte |
Provincia | Biella |
Amministrazione | |
Sindaco | Luca Menegon (lista civica Camburzano unita) dal 27-5-2019 |
Territorio | |
Coordinate | 45°32′41.33″N 7°59′58.54″E |
Altitudine | 420 m s.l.m. |
Superficie | 3,8 km² |
Abitanti | 1 115[1] (31-12-2021) |
Densità | 293,42 ab./km² |
Comuni confinanti | Graglia, Mongrando, Muzzano, Occhieppo Inferiore, Occhieppo Superiore |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 13891 |
Prefisso | 015 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 096010 |
Cod. catastale | B465 |
Targa | BI |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 588 GG[3] |
Nome abitanti | camburzanesi |
Patrono | san Martino |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Origini del nome
modificaCamburzano, nome di cui origine vi sono diverse ipotesi, da Campus Burcianus, ossia campo del centurione romano Burcius, insediamento di tende per guarnigione e schiavi impegnati nella ricerca dell'oro nella vicina Bessa. Alcune fonti ipotizzano il nome derivante da Campo Sano ossia luogo in cui le coltivazioni godono di un'ottima terra fertile e di un clima ideale per diverse specie di frutti e ortaggi. Lo stemma del Paese è rappresentato da tre tende romane, quindi sembra che la prima ipotesi sia la più accreditata.
Storia
modificaDurante il Medioevo l'insediamento fece parte dei territori appartenenti ai vescovi di Vercelli. Nel 1165 il Vescovo Uguccione donò le terre a una famiglia nobile, gli Avogadro di Cerrione, due secoli circa più tardi, nel 1379, entrò a far parte dei possedimenti dei Savoia. Infeudata nel 1620 a Giovanni Aurelio Arborio di Gattinara passò, nel 1636, ai fratelli Dal Pozzo per essere infine ceduta, nel 1722 a Carlo Emanuele le Tettu.
Simboli
modificaLo stemma del comune di Camburzano è stato concesso con decreto del presidente della Repubblica del 21 aprile 1999.[6]
«D'oro, a tre tende militari romane d'azzurro, male ordinate (1-2), aperte di rosso. Ornamenti esteriori da Comune.»
Monumenti e luoghi d'interesse
modifica- Torre: I resti della bella torre medievale, presa per diversi periodi a simbolo del Paese, oramai in condizioni fatiscenti: in origine era parte di un castello, distrutto nel 1400. Le immagini che seguono mostrano la torre alla stato attuale, ad ottobre 2013.
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Veduta
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Interno
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Interno
- Chiesa parrocchiale di San Martino: risalente al Duecento, essa ha subito nel corso dei secoli numerose aggiunte e rifacimenti. Impreziosita da pregevoli sculture lignee e arredi sacri del XVIII secolo, è affiancata all'esterno dalla torre campanaria del 1867.
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Chiesa parrocchiale di San Martino
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Interno, opere di Biancardi
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Interno
- Santuario della Madonna delle Grazie: risalente al XVII secolo e contenente una pregiata pittura parietale dello stesso periodo.
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Santuario della Madonna delle Grazie
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Pittura parietale
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Panoramica stato conservazione
Società
modificaEvoluzione demografica
modificaAbitanti censiti[7]
Infrastrutture e trasporti
modificaCamburzano disponeva di una fermata denominata Cambursano-Graglia, posta lungo la ferrovia Biella-Mongrando, attiva fra il 1891 e il 1951 e trasformata in tranvia nel 1922.
Amministrazione
modificaDi seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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24 aprile 1995 | 14 giugno 1999 | Bruno Maffiotti | lista civica | Sindaco | [8] |
14 giugno 1999 | 14 giugno 2004 | Bruno Maffiotti | lista civica | Sindaco | [8] |
14 giugno 2004 | 8 giugno 2009 | Mario Leo Maffiotti | lista civica | Sindaco | [8] |
8 giugno 2009 | 25 maggio 2014 | Mario Leo Maffiotti | lista civica | Sindaco | [8] |
10 giugno 2014 | 27 maggio 2019 | Elena Pesole | lista civica Camburzano unita | Sindaco | [8] |
27 maggio 2019 | in carica | Luca Menegon | lista civica Camburzano unita | Sindaco | [8] |
Altre informazioni amministrative
modificaIl comune apparteneva alla Comunità montana Bassa Valle Elvo, soppressa nel 2009 e confluita, insieme alla Comunità montana Alta Valle Elvo, nella Comunità montana Valle dell'Elvo.
Note
modifica- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2021 (dato provvisorio).
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Roberto Gremmo, Toponimi piemontesi, tradotti e traditi, su rivistaetnie.com, 19 ottobre 2014. URL consultato il 1º settembre 2023.
- ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 120, ISBN 88-11-30500-4.
- ^ Camburzano, decreto 1999-04-21 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su dati.acs.beniculturali.it. URL consultato il 5 novembre 2021 (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2021).
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ a b c d e f http://amministratori.interno.it/
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Camburzano
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su comune.camburzano.bi.it.
- Camburzano, su sapere.it, De Agostini.