Caproni Ca.48
Il Caproni Ca.48 fu un aereo da trasporto passeggeri trimotore triplano sviluppato dall'azienda aeronautica italiana Caproni nei primi anni venti del XX secolo.
Caproni Ca.48 | |
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Descrizione | |
Tipo | aereo di linea |
Costruttore | Caproni |
Esemplari | 1 |
Sviluppato dal | Caproni Ca.41-Ca.42 |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 13,20 m |
Apertura alare | 29,90 m |
Altezza | 6,30 m |
Superficie alare | 200 m² |
Peso a vuoto | 4 000 kg |
Passeggeri | 23 |
Capacità | 3 200 kg |
Propulsione | |
Motore | 3 |
Potenza | 900-1 200 CV complessivi |
Prestazioni | |
Velocità max | 130-140 km/h |
dati estratti da I cento aeroplani Caproni, 1909-1930[1] | |
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Il modello, derivato dalle esperienze acquisite nella costruzione dei bombardieri Caproni Ca.41 e Ca.42, costituisce uno dei modelli realizzati dall'azienda basati su progetti ad uso militare concepiti durante la prima guerra mondiale e convertiti all'uso civile postbellico.
Tecnica
modificaIl modello, di grandi dimensioni, era caratterizzato da una configurazione a doppia trave di coda.
La gondola, collocata sotto l'originale struttura destinata all'equipaggio dei bombardieri, era posizionata centralmente tra i piani alari centrale e inferiore ed integrava uno scompartimento passeggeri per 17 posti a sedere. I restanti 6 posti a sedere erano esterni, collocati sul tetto tra i due abitacoli aperti riservati a pilota e meccanico e la parte posteriore dove era l'unico gruppo motoelica in configurazione spingente.[1][2]
La velatura era di tipo triplana, con i piani alari di eguale apertura. Le due travi di coda erano collegate all'intradosso dell'ala mediana, e fungevano da supporto ai due motori in configurazione traente e, posteriormente, all'impennaggio costituito da un largo ed unico piano orizzontale dotato di equilibratore e di due derive dalle forme squadrate.
Il carrello d'atterraggio era caratterizzato da una coppia di telai che integravano una struttura con due elementi in linea a ruote gemellate mentre posteriormente l'appoggio a velivolo fermo era garantito da appositi pattini collocati all'apice inferiore di un lungo montante collegato ad ognuna delle travi di coda.
Impiego operativo
modificaIncidenti
modificaIl 2 agosto 1919 il Ca.48 rimase coinvolto nel primo incidente aereo italiano relativo all'aviazione commerciale, uno dei più gravi nell'epoca pionieristica del trasporto aereo di passeggeri, quando probabilmente a causa di un cedimento strutturale precipitò nei pressi di Verona senza lasciare sopravvissuti[3].
Note
modifica- ^ a b Barbero, p. 20.
- ^ Caproni 1937, p. 114.
- ^ Disastro Aereo di Verona, su quellidel72.it. URL consultato il 19 novembre 2017.
Bibliografia
modifica- Rosario Abate, Gregory Alegi e Giorgio Apostolo, Aeroplani Caproni – Gianni Caproni ideatore e costruttore di ali italiane, Trento, Associazione Museo dell'Aeronautica "G. Caproni", 1992, ISBN non esistente.
- T. L. Barbero, I cento aeroplani Caproni, 1909-1930, ISBN non esistente.
- Gianni Caproni, Triplano Ca 48, in Gli Aeroplani Caproni - Studi, progetti, realizzazioni dal 1908 al 1935, Milano, Edizione del Museo Caproni - Ed. d'Arte E. Bestetti, 1937.
Altri progetti
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