Cartello di Beltrán Leyva
Il cartello di Beltrán Leyva (in spagnolo: Cártel de los Beltrán Leyva o CBL) è un cartello della droga messicano fondato dai quattro fratelli Beltrán Leyva, Marcos Arturo, Carlos, Alfredo e Héctor, nel 2008.
Il cartello fu responsabile del trasporto e vendita di cocaina e della produzione e vendita di marijuana ed eroina. Controllava numerosi corridoi per il traffico di droga ed era coinvolto in traffico di esseri umani, riciclaggio di denaro, estorsione, rapina e omicidio. Una volta era uno dei più potenti cartelli della droga ed aveva anche infiltrati in diverse agenzie governative messicane e nella interpol messicana. Il suo ultimo capo conosciuto era Héctor Beltrán Leyva o "El Ingeniero",[1] "El H"[1], arrestato a San Miguel de Allende, nello Stato centrale di Guanajuato, nel settembre del 2014. La taglia su di lui era multimilionaria sia da parte del governo messicano che da quello statunitense. Dopo la cattura l'11 agosto 2011 di uno degli ex maggiori "colonnelli" le autorità messicane hanno dichiarato il cartello messicano abbandonato ed estinto. Il successore di Héctor Beltrán Leyva, Juan Francisco Patrón Sanchez o "El H2", è stato ucciso il giorno 11 febbraio 2017 per merito di un'operazione della polizia federale messicana. Il capo del cartello si trovava in una fattoria nella città di Tepic (Stato di Nayarit), quando è stato raggiunto da colpi di mitragliatrice sparati da un elicottero da combattimento della Marina messicana a seguito di uno scontro a fuoco con i narcos. Con lui hanno perso la vita anche 12 sicari. "El H2" aveva preso il controllo del traffico di stupefacenti e altre attività criminali a Sinaloa e Jalisco dopo la cattura de "El Chapo" Guzman.
Latitanti
modifica- Arturo Beltrán Leyva, o "Jefe de Jefes",[2] "El Barbas",[3] "El Botas Blancas",[3] "La Muerte"[3] - Ucciso a dicembre 2009[4]
- Sergio Villarreal Barragán, o "El Grande"[5] "Comeniños",[6] King Kong[6] - Catturato a settembre 2010[7]
- Edgar Valdez Villareal, o "La Barbie";[8][9] "El Comandante";[8] "El Guero"[8] - Catturato ad agosto 2010[10][11]
Note
modifica- ^ a b Narcotics Rewards Program: Hector Beltran-Leyva. Archiviato il 13 ottobre 2012 in Internet Archive. U.S. Department of State. Bureau of International Narcotics and Law Enforcement Affairs. Retrieved 7 March 2012.
- ^ Abatido el capo Arturo Beltrán Leyva, el 'Jefe de Jefes', in El País, 17 dicembre 2009. URL consultato il 14 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 23 maggio 2013).
- ^ a b c Perfil de Arturo Beltrán Leyva: La Muerte, El Barbas o El Botas Blancas, como también se le conocía, se convirtió en el líder del cártel de Sinaloa y aparecía en la lista de los narcotraficantes más buscados del mundo. El Universal. Mexico City, Mexico. 16 December 2009. Retrieved 7 March 2012.
- ^ Mexican Cartel Boss Killed in Huge Raid. CBS News. 17 December 2009. Retrieved 21 December 2011.
- ^ Sergio Villarreal Barragan: Capture of “El Grande” helps Mexico's president: The 2nd capture of a high level suspected drug lord in two weeks - this time Sergio Villarreal Barragan, alias “El Grande” - again boosts Mexican President Felipe Calderón. Sara Miller Llana. Christian Science Monitor. 13 September 2010. Retrieved 7 March 2012.
- ^ a b Un “King Kong comeniños”. Archiviato il 1º dicembre 2012 in Internet Archive. María de la Luz González. El Universal. 13 September 2010. Retrieved 7 March 2012.
- ^ Christian Science Monitor.
- ^ a b c Narcotics Rewards Program: Edgar Valdez-Villarreal. Archiviato il 13 ottobre 2012 in Internet Archive. U.S. Department of State. Bureau of International Narcotics and Law Enforcement Affairs. Retrieved 7 March 2012.
- ^ In Mexico, skepticism that arrest of Edgar Valdez Villarreal – 'La Barbie' – will stem drug trade: Mexican officials arrested Edgar Valdez Villarreal – known as 'La Barbie' – an alleged senior leader in a drug trafficking cartel. That's good news for President Calderón, but there's skepticism it will make a dent in growing drug violence. Sara Miller Llana. The Christian Science Monitor. 31 August 2010. Retrieved 7 March 2012.
- ^ BBC News
- ^ MSNBC.
Voci correlate
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