Torre d'Isola
Torre d'Isola (Tur d'Isula in dialetto pavese[4]) è un comune italiano di 2 395 abitanti[1] della provincia di Pavia in Lombardia. Si trova nel Pavese occidentale, e si estende lungo la riva del Ticino; i centri più importanti sono Casottole e Massaua, che hanno avuto un notevole sviluppo residenziale grazie alla vicinanza del capoluogo.
Torre d'Isola comune | |
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La chiesa di Santa Maria della Neve | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Pavia |
Amministrazione | |
Sindaco | Roberto Casimiro Veronesi (lista civica) |
Territorio | |
Coordinate | 45°13′N 9°05′E |
Altitudine | 84 m s.l.m. |
Superficie | 16,44 km² |
Abitanti | 2 395[1] (28-2-2022) |
Densità | 145,68 ab./km² |
Frazioni | San Varese, Sette Filagni, Casottole, Massaua, Carpana, Campagna, Cà de Vecchi, Boschetto, Villaggio dei Pioppi, Brughiere, Mulino della Valle, Cascina Grande, Santa Sofia e Frutteto, Brughiera, Cascina Grande, Cassineta |
Comuni confinanti | Bereguardo, Carbonara al Ticino, Marcignago, Pavia, Trivolzio, Zerbolò |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 27020 |
Prefisso | 0382 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 018159 |
Cod. catastale | L269 |
Targa | PV |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 619 GG[3] |
Nome abitanti | Torredisolani |
Patrono | Madonna della Neve |
Cartografia | |
Posizione del comune di Torre d'Isola nella provincia di Pavia | |
Sito istituzionale | |
Origini del nome
modificaIl toponimo appare forse nel XII secolo come Ynsula, nel XV come Turris Insulae e, in un atto del 1456, è menzionata una torre inserita in un'azienda agricola di proprietà del monastero di San Lanfranco,[5] forse proprio la torre cui fa riferimento il nome del paese. Per quanto riguarda il termine "isola", esso fa riferimento a un'isola fluviale o a un appezzamento di terra compreso tra due corsi d'acqua (il fiume Ticino è assai vicino).[6]
Storia
modificaIl paese faceva parte della Campagna Soprana pavese, e apparteneva alla squadra (podesteria) della Divisa (fraz. di Marcignago). Dal sec. XV appartenne alla famiglia Botta, poi Botta Adorno, che vi realizzò importanti opere irrigue. Nel 1841 venne unito a Torre d'Isola il comune di Santa Sofia; nel 1871-1872 vennero poi aggregati i soppressi comuni di San Varese e Cassine Tolentine.
- Santa Sofia si trova su un terrazzo che domina da 20 m d'altezza le acque del Ticino.
- San Varese (CC I380) era nel XVIII secolo feudo dei Belcredi di Pavia, e apparteneva alla Campagna Soprana. Nel XVIII secolo gli venne aggregato il comuni di Cassina Tentori. Nel 1871 fu soppresso e unito a Torre d'Isola.
- Cassine Tolentine (o Cassine de' Tolentini), è oggi chiamata Cascina Grande.
Simboli
modifica«Partito semitroncato: il PRIMO, di azzurro, alla torre di rosso, mattonata di nero, chiusa dello stesso, finestrata di due di nero, poste in palo, merlata alla guelfa di cinque, fondata sulla pianura di verde; il SECONDO, di verde, alle sette spighe di grano, d'oro, impugnate, legate di rosso; il TERZO, campo di cielo, alla barca a vela di verde, con la vela di rosso, munita del tricolore sventolante a destra e del sartiame di nero, essa barca con la prua a destra e sostenuta da una campagna di azzurro, fluttuosa di argento. Ornamenti esteriori di Comune.»
Il gonfalone è un drappo rettangolare di bianco.
Monumenti e luoghi d'interesse
modificaChiesa di Santa Maria della Neve
modificaAll'ingresso del paese, nelle vicinanze del municipio, sorge la chiesa di Santa Maria della Neve, piccolo edificio sacro posto lateralmente alla settecentesca Villa Botta Adorno. La chiesetta era già presente nel 1630 quando il parroco della vicina Trivolzio testimoniava della presenza sotto la sua giurisdizione di questa chiesetta.
L'attuale edificio fu ricostruito e ampliato a partire dal 1703 dal marchese Botta Adorno e consacrato il 31 ottobre 1706.
Villa Botta Adorno
modificaLa Villa con l'annesso cascinale, fu per lungo tempo l'unico edificio abitato di Torre d'Isola. Fu costruita nel secolo XVIII dai marchesi Botta Adorno e in seguito ne furono proprietari i loro successori: Cusani Visconti, Litta Modignani, sino ai Morelli di Popolo. Il corpo principale della costruzione si apre verso la piazza del paese in un maestoso ed elegante cortile d'onore e si affaccia verso sud su uno splendido parco, digradante verso il fiume. Verso ovest, dalla "manica" del cortile, si passa alla grande corte agricola.
Cappella di Santa Sofia
modificaAl luogo di Santa Sofia è legato il mito di fondazione della città di Pavia. Qui gli antichi abitanti tentavano di fondare la città, ma tutto ciò che riuscivano a costruire in un giorno, il giorno successivo lo trovavano distrutto. In seguito, sotto l'alto terrazzo fluviale, qui fu installato il porto militare a difesa di Pavia. Il terrazzo domina le acque del fiume Ticino da un'altezza di 20 metri. A Santa Sofia si accampò Carlo Magno negli anni 773-774, quando assediava Pavia. Fu in tale occasione che la cappella fu eretta, narra la tradizione, dalle stesse mani dal re franco e dei suoi paladini. La cappella, ricostruita alla fine del sec. XVI, sorge in una posizione elevata che domina un'ampia curva del Ticino e subì diverse vicissitudini: alla fine degli anni Cinquanta rischiò di rovinare nelle acque del fiume a causa dell'erosione delle fondazioni. Dopo un lungo periodo d'abbandono, è stata restaurata negli anni Novanta ed ora è destinata a manifestazioni, mostre d'arte e matrimoni.
Società
modificaEvoluzione demografica
modificaAbitanti censiti[7]
Geografia antropica
modificaFrazioni
modificaIl territorio di Torre d'Isola è composto da numerose frazioni:
San Varese, Sette Filagni, Casottole, Massaua, Carpana, Campagna, Cà de Vecchi, Boschetto, Villaggio dei Pioppi, Brughiere, Mulino della Valle, Cascina Grande, Santa Sofia e Frutteto.
Massaua
modificaPiccola frazione a ridosso della "strada della Sora", che collega Torre d'Isola con la città di Pavia, si è sviluppata nei primi anni del XX secolo. È stata battezzata come l'omonima città eritrea di Massaua, allora colonia italiana, a causa dell'entusiasmo generalmente suscitato dalle espansioni coloniali in quegli anni.[8]
Amministrazioni
modificaPeriodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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23 aprile 1995 | 13 giugno 2004 | Michele Trombetta | Lista Civica | Sindaco | |
13 giugno 2004 | 7 giugno 2009 | Marco Bellaviti | Lista Civica | Sindaco | |
7 giugno 2009 | 25 maggio 2014 | Michele Trombetta | Lista Civica | Sindaco | |
25 maggio 2014 | in carica | Roberto Casimiro Veronesi | Lista Civica | Sindaco |
Note
modifica- ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 28 febbraio 2022.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Dì par dì 2005, calendario in dialetto pavese, PI-ME Editrice.
- ^ Fabio Romanoni, Sicurezza e prestigio: le torri "familiari" nel contado pavese, in R. Comba, F. Panero e G. Pinto (a cura di), Motte, torri e caseforti nelle campagne medievali (secoli XII- XV), Cherasco, 2007. URL consultato il 17 maggio 2019.
- ^ Dizionario di toponomastica, Torino, UTET, 1997 [1990], ISBN 88-02-07228-0.
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it. - ^ Alberto Arecchi, Torre d'Isola, a cura del Comune di torre d'Isola, Belgioioso, Associazione Culturale Oi petres, 1994, p. 98.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Torre d'Isola
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su comune.torredisola.pv.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 237489985 |
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