Casso (Erto e Casso)
Casso (Cas in dialetto cassano, Sćias in dialetto ertano[3]) è una frazione del comune di Erto e Casso, in provincia di Pordenone.
Casso frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Friuli-Venezia Giulia |
Provincia | Pordenone |
Comune | Erto e Casso |
Territorio | |
Coordinate | 46°16′18″N 12°19′55″E |
Altitudine | 950[1] m s.l.m. |
Abitanti | 18[2] (2011) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 33080 |
Prefisso | 0427 |
Fuso orario | UTC+1 |
Nome abitanti | cassani |
Patrono | santi Gervasio e Protasio |
Cartografia | |
Sorge a circa 1000 m d'altitudine tra le Prealpi bellunesi e le Dolomiti friulane. Oggi Casso, specie in seguito al disastro del Vajont, è quasi del tutto disabitata.
Origini del nome
modificaGiovanni Frau ha proposto per Casso due ipotesi etimologiche: dal latino capsum "cassa, gabbia" e quindi "luogo chiuso"; dal latino quassāre "scuotere", con riferimento alle condizioni ambientali. Carla Marcato, notando come la fonetica della dizione ertana Sćias non collimi con la seconda teoria, propende per la prima[4]. Per Giorgio Valussi è in relazione con il ladino chiàsis "villaggio", "gruppo di case"[3] (friulano cjasis “case”).
Storia
modificaCasso viene nominata per la prima volta in un documento del 1332 (in Casso)[4], quando alcuni nobili bellunesi ottenevano dall'abate di Sesto al Reghena la facoltà di sfruttarne le risorse. Tuttavia di un centro abitato permanente si ha notizia solo dal 1558.
Casso è quindi più recente rispetto alla vicina Erto e sarebbe stata popolata da boscaioli provenienti dal Bellunese. A conferma di ciò, tuttora vi si parla un idioma di tipo veneto (detto bellunese antico), a differenza di Erto il cui dialetto è vicino al friulano occidentale ed al ladino dolomitico[5]. Le diversità culturali furono alla base dei continui scontri tra i due centri, sfociati talvolta in vere e proprie battaglie. Nel 1703 si arrivò a dividere politicamente le due comunità, già distinte dal punto di vista ecclesiastico (tuttora Casso è in diocesi di Belluno-Feltre, a differenza di Erto che è in diocesi di Concordia-Pordenone)[3].
Casso conserva ancora edifici precedenti al disastro del Vajont.
Note
modifica- ^ Fonte: ISTAT, su dawinci.istat.it. URL consultato il 15 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ Fonte: ISTAT
- ^ a b c Sergio De Filippo, La storia di Erto (PDF), su erto.it, 2003. URL consultato l'8 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 1º agosto 2012).
- ^ a b Carla Marcato, Erto e Casso, in Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, Garzanti, 1996, p. 260, ISBN 88-11-30500-4.
- ^ Antonio Devetag, Friuli Venezia Giulia. Dalle Alpi all'Adriatico. Arte, natura, enogastronomia, Milano, Touring Editore, 2004, pp. 168-169.
Voci correlate
modificaAltri progetti
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