Châtel-Argent
Châtel-Argent (pron. fr. AFI: [ʃatɛl aʁʒɑ̃]) è un antico castello, oggi diroccato, che si erge su un terrazzo roccioso a picco sulla Dora Baltea nel comune di Villeneuve, in Valle d'Aosta.
Châtel-Argent | |
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Ubicazione | |
Stato attuale | Italia |
Regione | Valle d'Aosta |
Città | Villeneuve |
Indirizzo | loc. Châtel-Argent |
Coordinate | 45°42′07.4″N 7°12′40.4″E |
Informazioni generali | |
Tipo | Castello medievale |
Visitabile | si |
Sito web | www.lovevda.it/it/banca-dati/8/castelli-e-torri/villeneuve/chatel-argent/902 |
Informazioni militari | |
Note | Indirizzo: Località Châtel-Argent 11020 Villeneuve (AO) |
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Architettura
modificaIl castello, che non aveva scopo abitativo ma veniva sfruttato dal feudatario solo in caso di pericolo, era composto da un dongione circondato da altri corpi architettonici e protetto da una triplice cinta muraria.[1]
L'area che oggi rinchiusa da ciò che resta della cinta muraria è di 90 x 70 m; si calcola che potesse contenere 2000 uomini[2], un corpo di guardia più che sufficiente per controllare la valle centrale da una posizione strategica[3].
Per quanto riguarda la costruzione del XIII secolo si trovano, all'interno della cinta, nella posizione più elevata del sito, la torre, i resti di un corpo di fabbrica e di una cisterna. Completava il sito una cappella.
La parte meglio conservata, che caratterizza l'aspetto del sito, è rappresentata dal dongione di forma cilindrica, alto circa 16 metri ed avente un diametro di 9,50 m misurato all'esterno: la porta era posta a 8 metri dal suolo, per garantire una maggiore difesa in caso di attacco, permettendo di ritirare la scala a pioli per accedervi. La forma circolare della torre, inaugurata in Valle d'Aosta nel XII secolo, garantiva «un minor perimetro da difendere per unità di superficie».[3]
Chiesa di Santa Colomba
modificaSul fronte est dell'area fortificata si trova una piccola chiesa castellana dedicata a santa Colomba in stile romanico che si ritiene costruita verso il 1050-70[4]. La chiesa ha un aspetto alquanto arcaico: la facciata presenta tre specchiature verticali coronate da archetti digradanti; l'abside che sporge oltre la cinta muraria, è ornata da lesene e archetti pensili in cotto.
Storia
modificaIl cocuzzolo marmoreo[5] sul quale si ergono i ruderi del castello era già occupato in epoca preistorica (lo confermerebbe il ritrovamento di una stele antropomorfa protostorica), e successivamente fu occupato in epoca salassica e poi romana da una fortificazione posta a guardia della valle.[6]
Tra la chiesa di Santa Colomba e il castello restano tracce di alcune cave di epoca romana di bardiglio, un marmo a silicati, e di altre cave di epoca successiva, di cui una, a nord del promontorio, attiva tra gli anni trenta e settanta del Novecento.[7][8][9]
Secondo alcuni studiosi il nome di Châtel-Argent deriva dalla zecca ("argent" in francese significa "denaro") che vi avrebbe avuto sede[10]. Indagini più recenti confermano che il toponimo Castrum Argenteum fosse già in uso intorno al 1175[2][11].
I ruderi del castello oggi visibili risalgono al XIII secolo, più precisamente la costruzione del castello daterebbe 1275 ad opera di James of Saint Georges (in francese, Maître Jacques de Saint-Georges), architetto del conte Pietro II di Savoia[11]. Diversamente dagli altri castelli valdostani, Châtel-Argent fu sempre sotto la giurisdizione di Casa Savoia, anche se la baronia di Châtel-Argent ebbe numerosi signori: i Bard, gli Challant, i Roncas, e altri.[2]
La strada lastricata a gradoni che parte dalla periferia del borgo e porta al castello è detta "la rampa" ed è stata scavata nella roccia probabilmente nel 1817 (un'incisione nella pietra reca questa data) per raggiungere la chiesa di santa Maria.[12]
Oggi è visitabile e gestito dalla Fondation Grand-Paradis, che organizza visite guidate al rudere e lungo un itinerario che si snoda sul promontorio e denominato "Vivre Châtel-Argent".
Galleria d'immagini
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Veduta delle mura e del dongione di Châtel-Argent
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Ingresso moderno al dongione
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Veduta invernale
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Veduta del Châtel-Argent dal castello Sarriod de la Tour.
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La Cappella di santa Colomba da nord-ovest
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Il sentiero
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Le mura
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La "Rampa"
Note
modifica- ^ Châtel-Argent, su grand-paradis.it. URL consultato l'8 maggio 2024 (archiviato l'11 agosto 2012).
- ^ a b c Comune di Villeneuve.
- ^ a b Francesco Corni.
- ^ Touring Club Italiano, p. 611.
- ^ Châtel-Argent, così come il castello di Saint-Pierre, sorge su una rocca di marmo a silicati. Cfr. Francesco Prinetti, p. 45
- ^ Margherita Morra, pp. 109-111.
- ^ Lorenzo Appolonia, Patrizia Framarin, Alessandro Borghi e Veronica Da Pra, Caratterizzazione minero-petrografica di marmi policromi provenienti da contesti urbani di Augusta Praetoria, in Bollettino, n. 9, 199, pp. 40-45.
- ^ Cave storiche e tecniche estrattive (PDF), su www.lapideiculturali.unifi.it (archiviato dall'url originale il 3 settembre 2018).
- ^ Francesco Prinetti, p. 45.
- ^ Sonia F., Châtel-Argent, su inalto.org. URL consultato l'8 maggio 2024.
- ^ a b Châtel-Argent, su Regione Valle d'Aosta. URL consultato l'8 maggio 2024.
- ^ La Rampa su www.giroparchi.it
Bibliografia
modifica- Guida rossa Torino e Valle d'Aosta, Milano, Touring Club Italiano, 2005.
- Margherita Morra, Guida ai castelli della Val d'Aosta, Novara, Legenda, 2001, pp. 109-115, ISBN 88-509-0050-3. (fonte)
- Mauro Minola, Beppe Ronco, Valle d'Aosta. Castelli e fortificazioni, Varese, Macchione ed., 2002, pp. 51, ISBN 88-8340-116-6.
- André Zanotto, Castelli valdostani, Quart (AO), Musumeci, 2002 [1980], ISBN 88-7032-049-9.
- Francesco Prinetti, Andar per sassi. Le rocce alpine fra natura e cultura. Valle d'Aosta, Canavese, Valsesia, Quart (AO), Musumeci, 2010, ISBN 978-88-7032-857-8. (fonte)
- Carlo Nigra, Torri e castelli e case forti del Piemonte dal 1000 al secolo XVI, vol. II. La Valle d'Aosta, Quart (AO), Musumeci, 1974, pp. 40-44. (fonte)
- AA. VV., Villeneuve en Châtel-Argent, Aosta: Duc, 1989
- Francesco Corni, Valle d'Aosta medievale, Sarre, Tipografia Testolin, 2005. (fonte)
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Châtel-Argent
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su lovevda.it (archiviato l'8 dicembre 2023).
- Il castello di Châtel-Argent, su comune.villeneuve.ao.it, Comune di Villeneuve. URL consultato l'8 maggio 2024 (archiviato il 9 luglio 2012).
- Rocca Di Chatel Argent, su icastelli.it. URL consultato l'8 maggio 2024.