Chiesa di San Cristoforo (Ossona)
La chiesa di San Cristoforo è la parrocchiale di Ossona, in città metropolitana ed arcidiocesi di Milano[1]; fa parte del decanato di Magenta.
Chiesa di San Cristoforo | |
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Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Località | Ossona |
Indirizzo | Piazza San Cristoforo |
Coordinate | 45°30′14.57″N 8°54′05.66″E |
Religione | cattolica di rito ambrosiano |
Arcidiocesi | Milano |
Completamento | XIX secolo |
Storia
modificaLa prima citazione di una cappella ad Ossona risale al Basso Medioevo ed è contenuta nel Liber Notitiae Sanctorum Mediolani, in cui si legge che dipendeva dalla pieve di San Vittore di Corbetta[2].
Nella seconda metà del XVI secolo la chiesa fu dotata delle nuove cappelle di Santa Maria e del battistero. Questo edificio, come si apprende dagli atti relativi alla visita compiuta nel 1567 dall'arcivescovo Carlo Borromeo, era composto da una sola navata e il soffitto dell'aula era a capriate; in quest'occasione il presule ordinò di restaurarlo[1].
Tra la fine del Cinquecento e l'inizio del secolo successivo la chiesa venne ristrutturata e rimaneggiata; nel 1619 si procedette alla realizzazione della cappella del Santissimo Rosario, mentre tra il 1703 e il 1706 la struttura fu interessata da una parziale ricostruzione[1].
Nel 1760 l'arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli, compiendo la sua visita pastorale, trovò che la parrocchiale aveva alle sue dipendenze gli oratori di San Bartolomeo Apostolo, Santa Maria ad Elisabetta e di San Michele alla Cascina Barchio e che i fedeli ammontavano a 779[2].
La facciata e la torre campanaria vennero rimodellate nel 1783; la parrocchiale fu poi rifatta a partire dal 1832, allorché fu portata a tre navate[1].
Nel 1879 il precedente castello in legno che sosteneva le campane venne sostituto con uno più moderno costituito da ghisa e ferro[1]; nel 1897 l'arcivescovo Andrea Carlo Ferrari annotò durante la sua visita che a servizio della cura d'anime v'erano il parroco, un coadiutore e un cappellano e che la parrocchiale, in cui avevano sede la confraternita del Santissimo Sacramento e della Beata vergine del Santissimo Rosario, le pie unioni delle Figlie di Maria e di San Luigi e il pio Consorzio di San Giuseppe, aveva come filiali gli oratori di San Bartolomeo, di Santa Maria Elisabetta, di San Luigi al cimitero e di San Michele[2].
In occasione della nuova suddivisione territoriale dell'arcidiocesi promossa dall'arcivescovo Giovanni Colombo, nel 1971 la chiesa passò dalla soppressa pieve di Corbetta al decanato di Magenta; la parrocchiale venne poi restaurata tra il 1980 e il 1985, mentre tra il 2013 e il 2014 si provvide a ristrutturare il campanile[1].
Descrizione
modificaEsterno
modificaLa facciata a capanna della chiesa, che volge a ponente, è scandita da due lesene laterali, sorreggenti il timpano di forma triangolare, e presenta al centro il portale d'ingresso architravato e il bassorilievo ritraente San Cristoforo, inscritto in un grande arco a tutto sesto[1].
Annesso alla parrocchiale è il campanile a base quadrata, abbellito da paraste angolari; la cella presenta una monofora a tutto sesto ed è coronata dalla cupola poggiante sul tamburo[1].
Interno
modificaL'interno dell'edificio è suddiviso da pilastri in tre navate, la centrale delle quali, spartita in quattro campate, è coperta dalla volta a botte lunettata; al termine dell'aula si sviluppa il presbiterio, a sua volta chiuso dall'abside di forma semicircolare[1].
Note
modificaVoci correlate
modificaAltri progetti
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Collegamenti esterni
modifica- Parrocchia di S. CRISTOFORO, su pmap.it. URL consultato il 14 settembre 2021.
- Parrocchia di Ossona, su parrocchiaossona.it. URL consultato il 14 settembre 2021.