Polizia della Città di Londra

Polizia della Città di Londra
	Toppa della City of London Police
Descrizione generale
Attiva	1839 – oggi
Nazione	Inghilterra
Servizio	Polizia locale
Tipo	Forza di polizia ad ordinamento civile con competenza limitata nel territorio cittadino
Compiti	Polizia giudiziaria; polizia stradale; Polizia amministrativa; Polizia ambientale; Pubblica sicurezza ; Ordine pubblico
Numero di emergenza	999
Sede	Guildhall, Città di Londra
Dimensione	699 agenti
Sito internet	www.cityoflondon.police.uk
Reparti dipendenti
	Anticrimine; Reati finanziari; Intelligence; Servizi di supporto;
Comandanti
Commissario	Angela McLaren
Giurisdizione
	Inghilterra e Galles
	Voci di forze di polizia presenti su Wikipedia

La Polizia della Città di Londra (in inglese City of London Police) è una forza di polizia territoriale responsabile del mantenimento dell'ordine pubblico nella Città di Londra, in Inghilterra, che in qualità di contea dispone di una gendarmeria propria. Il servizio responsabile del resto della zona della Grande Londra è la Polizia Metropolitana, che rimane un'organizzazione separata.

La Polizia della Città di Londra conta circa 1200 dipendenti di cui 813 agenti di polizia^{[e gli altri?]}. Dispone di tre stazioni presso Snow Hill, Wood Street e Bishopsgate. Dipende dall'antica Corporazione della Città di Londra.

Commissari

Daniel Whittle Harvey (1839–1863)
Colonnello Sir James Fraser, KCB (1863–1890)
Tenente colonnello Sir Henry Smith, KCB (1890–1902)
Capitano Sir William Nott-Bower, KCVO (1902–1925)
Tenente colonnello Sir Hugh Turnbull, KCVO, KBE, KPM (1925–1950)
Colonnello Sir Arthur Young, KBE, CMG, CVO, KPM (1950–1971)
James Page, QPM (1971–1977)
Peter Marshall, QPM (1977–1985)
Owen Kelly, QPM (1985–1994)
William Taylor, QPM (1994–1998)
Perry Nove, QPM (1998–2002)
James Hart, QPM (2002–2006)
Michael Bowron, QPM (2006–2011)^[1]
Adrian Leppard, QPM (2011–2015)
Ian Dyson, QPM (2016–attuale)

Note

^ Widdup, Ellen, City police hire 50 specialists to fight £1 billion fraudsters, in London Evening Standard, 26 maggio 2009. URL consultato il 1º gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 5 maggio 2013).