Classe Regina Maria Pia
Le pirofregate corazzate della classe Regina Maria Pia sono state delle unità della Regia Marina costruite tra il 1861 ed il 1863 in quattro esemplari.
Classe Regina Maria Pia | |
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La Regina Maria Pia fotografata alla boa a Napoli, nel 1864 | |
Descrizione generale | |
Tipo | pirofregata corazzata |
Numero unità | 4 |
Proprietà | Regia Marina |
Cantiere | Mediterranée - La Seyne (Francia) |
Impostazione | 1862 |
Varo | 1863 |
Completamento | 1864 |
Radiazione | 1904 |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento | 4 268 t (normale); 4 600 (pieno carico) t |
Lunghezza | 81,2 m |
Larghezza | 15,2 m |
Pescaggio | 6,3 m |
Propulsione | 6 caldaie, 1 motrice alternativa, 1 elica; potenza: 2.500 Shp |
Velocità | 13 nodi (24,08 km/h) |
Autonomia | 2 600 miglia a 10 n |
Equipaggio | 484 |
Armamento | |
Artiglieria | 22 cannoni da 160 mm 4 cannoni da 72 libbre |
Corazzatura | 120mm (verticale); 110 mm (ridotto) |
dati rilevati da www.marina.difesa.it | |
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Progetto
modificaLe navi vennero costruite nell'ambito del programma di riarmo navale propugnato da Camillo Benso conte di Cavour per la Regia Marina del dopo unità d'Italia, ma la loro costruzione venne effettuata all'estero, in parte perché i cantieri italiani non possedevano ancora le tecnologie necessarie, in parte per la contemporaneità di costruzione originata dal programma che prevedeva ben 12 navi corazzate da schierare[1].
Caratteristiche
modificaLe navi avevano una corazzatura completa di 120mm di spessore ed un ridotto centrale, mentre l'armamento era disposto tradizionalmente in bordata lungo le fiancate[2]. Nonostante la propulsione fosse ad elica, con la forza motrice prodotta da 6 caldaie a vapore per complessivi 2500 SHP, erano previsti anche tre alberi, uno a vele quadre e due a vele auriche per la navigazione a vela[2]. Le navi, con artiglierie principali disposte in batteria lungo le fiancate e i soli pezzi da 72 libbre posti in caccia, erano anche dotate di uno sperone da 3 metri in ferro fuso applicato a prora e poppa rientrante[2]. Erano unità a ponte raso, cioè nessuna sovrastruttura era presente sulla coperta. Questa classe non presentava alcuna caratteristica innovativa, analogamente alle altre classi fatte costruire durante il riarmo, eccettuato l'Affondatore[3].
Servizio
modificaTutte le unità furono schierate durante la battaglia di Lissa.
Regina Maria Pia
modificaLa Regina Maria Pia partecipò alla battaglia di Lissa, nella Squadra di Battaglia - Navi corazzate dell'ammiraglio Persano[2], inquadrata nella 3ª Divisione comandata dal capitano di vascello Augusto Riboty. La nave rimase in servizio per quarant'anni, partecipando anche ad operazioni coloniali[2].
San Martino
modificaLa San Martino partecipò alla battaglia di Lissa, nella Squadra di Battaglia - Navi corazzate dell'ammiraglio Persano, inquadrata insieme alla Fregata corazzata ad elica Palestro e alla pirofregata corazzata ad elica di 1° rango Re d'Italia nella 2ª Divisione comandata dal capitano di vascello Emilio Faà di Bruno[4].
Ancona
modificaLa Ancona partecipò alla battaglia di Lissa, nella Squadra di Battaglia - Navi corazzate dell'ammiraglio Persano, inquadrata insieme alla Fregata corazzata ad elica Principe di Carignano e alla pirofregata corazzata Castelfidardo nella 1ª Divisione comandata dal contrammiraglio Giovanni Vacca, che impedì a due navi della sua divisione di portarsi a prestare assistenza alle unità della 2ª e 3ª divisione impegnate contro gli austroungarici. Il suo nome deriva da un episodio del Risorgimento italiano, che vide i bersaglieri occupare la città il 29 settembre 1860, dopo la sconfitta delle truppe pontificie nella battaglia di Castelfidardo.[5]
Castelfidardo
modificaLa Castelfidardo partecipò alla battaglia di Lissa, nella Squadra di Battaglia - Navi corazzate dell'ammiraglio Persano, inquadrata insieme alla Fregata corazzata ad elica Principe di Carignano e alla pirofregata corazzata Ancona nella 1ª Divisione comandata dal contrammiraglio Giovanni Vacca. Il suo nome deriva da un episodio del Risorgimento italiano, la battaglia di Castelfidardo.
Note
modifica- ^ Nascita della Regia Marina, su marina.difesa.it, Marina Militare italiana. URL consultato il 1º novembre 2010.
- ^ a b c d e Regina Maria Pia - Pirofregata corazzata, su marina.difesa.it, Marina Militare italiana. URL consultato il 3 novembre 2010.
- ^ La Regia Marina - dal 1861 al 1920 (PDF) [collegamento interrotto], su anmimonza.it, ANMI Monza. URL consultato il 2 novembre 2010.
- ^ http://www.marina.difesa.it/storia/almanacco/parte06/Navi0622-01.asp
- ^ Dati e caratteristiche della fregata "Ancona", su marina.difesa.it (archiviato dall'url originale il 21 aprile 2007).
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Classe Regina Maria Pia
Collegamenti esterni
modifica- Scheda sul sito della Marina Militare, su marina.difesa.it.