Cornus (Sardegna)
Cornus è un'antica città-stato della Sardegna, fondata nell'ultimo quarto del VI secolo a.C.[1] I suoi resti si trovano nei pressi del comune di Cuglieri, in provincia di Oristano a pochi passi dalla frazione di S'Archittu.
Cornus | |
---|---|
Il fonte battesimale | |
Epoca | Punica |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Comune | Cuglieri |
Altitudine | 67 m s.l.m. |
Dimensioni | |
Superficie | circa 9 000 m² |
Mappa di localizzazione | |
La città era costituita da una acropoli (sono visibili i resti delle mura) sul colle di Corchinas e da quartieri artigianali e di abitazioni nelle zone pianeggianti.
La città è citata (Kornos) dal geografo Claudio Tolomeo[2] (II secolo) nell'interno dell'isola e viene riportata nell'Itinerario Antonino (Cornos) a metà strada tra Bosa e Tharros. Tito Livio[3] ne parla come della capitale dei nuragici ai tempi della rivolta antiromana di Ampsicora nel 215 a.C., nell'ambito della quale fu conquistata da Tito Manlio Torquato.
Divenne municipio in epoca flavia o traianea e fu colonia nel III secolo.[4]
Nella città doveva esistere, sul colle di Corchinas, un'area pubblica, forse il foro, dalla quale provengono alcune iscrizioni onorarie.[5] Sono visibili inoltre resti di un impianto termale in opera listata, probabilmente restaurato sotto Graziano, Valentiniano e Teodosio (379-383).
Bonifacio, vescovo di Sanaphar o Sanafer (identificata da alcuni studiosi con la diocesi di Cornus),[6] con altri 466 vescovi, tra i quali i sardi Lucifero di Kalaris, Martiniano di Forum Traiani, Vitale di Sulci e Felix di Turris, partecipò nel 484 al concilio di Cartagine che fu indetto da Unerico, Re dei Vandali, con l'intento di convertire i cattolici all'arianesimo.
In epoca tardo-antica, poco distante dalla città (frazione di Santa Caterina di Pittinuri) sorse il complesso cristiano di Columbaris, con un vasto cimitero che ha restituito diversi sarcofagi e un primo edificio a pianta basilicale a carattere funerario, preceduto da un battistero (III-IV secolo). Due altre basiliche sorsero nel V-VI secolo, con altre strutture. Il primo nucleo fu abbandonato dopo l'VIII secolo.
È raggiungibile dalla Strada Statale 292 Nord Occidentale Sarda, il cui ingresso è situato tra le borgate di Santa Caterina di Pittinuri e S'Archittu.
Note
modifica- ^ Secondo il linguista Massimo Pittau (pagina del suo sito personale) la città avrebbe avuto origine nuragica.
- ^ Claudio Tolomeo, Geografia, III, 3, 7.
- ^ Tito Livio, Ab Urbe condita, XXIII, 41.
- ^ L'iscrizione CIL X 7915 riporta la dedica al cavaliere Quinto Sergio Quadrato per i meriti verso i cittadini della colonia (in colonos).
- ^ CIL X, 7915, CIL X, 7916, CIL X, 7917, CIL X, 7918.
- ^ Secondo il linguista Massimo Pittau (pagina del suo sito personale) Sanaphar costituirebbe l'originale toponimo sardo-nuragico, più tardi tradotto nel latino cornus (al plurale), con il significato di "prominenze"
- ^ Massimo Pittau, Cornus
Bibliografia
modifica- Giorgio Farris, Le aree paleocristiane di Cornus, Oristano, S'Alvure, 1993, ISBN 88-7383-009-9.
- Anna Maria Giuntella, Cornus I: 1. L'area cimiteriale orientale, Oristano, S'Alvure, 1999, ISBN 88-7383-024-2.
- Anna Maria Giuntella, Cornus I: 2. L'area cimiteriale orientale. I materiali, Oristano, S'Alvure, 2000, ISBN 88-7383-023-4.
- Vittore Vitense: Historia persecutionis provinciae Africae.
- Giovanni Domenico Mansi: Sacrorum conciliorum nova et amplissima collectio.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Cornus
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Cornus
Collegamenti esterni
modifica- Cornus (testo di Raimondo Zucca) sul sito del comune di Cuglieri
- Basiliche di Cornus Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive. sul sito della regione Sardegna
- Area delle basiliche di Cornus, su Sardegna Virtual Archaeology. URL consultato il 28 agosto 2021.
- Antica città di Cornus, su SardegnaTurismo - Sito ufficiale del turismo della Regione Sardegna, 20 novembre 2015. URL consultato il 28 agosto 2021.
- Immagini del complesso paleocristiano di Columbaris sul sito IlPortaleSardo.it
- Informazioni e itinerario di visita, su sarchittu.org.
- Documentazione con saggi e il testo di Tito Livio tradotto
- Passeggiata virtuale nel sito archeologico con foto in sequenza
- Saggio sulla collocazione del porto di Cornus, su sarchittu.net. URL consultato il 21 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 22 giugno 2013).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 2145376254783721415 · GND (DE) 4216644-5 · J9U (EN, HE) 987007534218005171 |
---|