Corpo nazionale dei vigili del fuoco

corpo civile della Repubblica Italiana

Il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco (in acronimo CNVVF ed abbreviato VV.F.) è un corpo ad ordinamento civile della Repubblica italiana, con funzioni di polizia e di pubblica sicurezza, dipendente dal Ministero dell'Interno.[1][2]

Corpo nazionale dei vigili del fuoco
Stemma del Corpo nazionale dei vigili del fuoco
Descrizione generale
Attivo27 febbraio 1939 – oggi
NazioneBandiera del Regno d'Italia Regno d'Italia
Repubblica Sociale Italiana (bandiera) Repubblica Sociale Italiana
Italia (bandiera) Italia
ServizioVigili del fuoco
TipoCorpo dello Stato ad ordinamento civile
CompitiContrasto e prevenzione incendi
Ricerca e soccorso (pubblico, tecnico)
Difesa civile
Attività NBCR
Primo soccorso
Polizia amministrativa
Polizia giudiziaria
Pubblica sicurezza
Numero di emergenza115 (112 con il numero unico di emergenza)
Comando generalePiazza del Viminale, 1
Roma
Dimensionecirca 30.000 unità
SoprannomePompieri
PatronoSanta Barbara
MottoFlammas Domamus Donamus Corda
Domiamo le fiamme, doniamo i cuori
ColoriRosso
MarciaItalia Nostra
OperazioniDisastro del Vajont (1963)

Terremoto del Friuli del 1976
Terremoto dell'Irpinia del 1980
Alluvione in Versilia (1996)
Terremoto di Umbria e Marche (1997)
Terremoto del Molise del 2002
Terremoto dell'Aquila del 2009
Alluvione di Messina del 2009
Incidente ferroviario di Viareggio (2009)
Terremoti dell'Emilia del 2012
Terremoto del Centro Italia del 2016
Crollo del viadotto Polcevera (2018)
Terremoto dell'Albania del 2019
Terremoto in Turchia e Siria del 2023

Anniversari4 dicembre
Sito internethttps://www.vigilfuoco.it
Parte di
Reparti dipendenti
Comandanti
Capo del Corpo - dirigente generaleCarlo Dall'Oppio
Simboli
fregioLogo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco
Insegna Istituzionale presente all'esterno delle Caserme
Voci di enti di soccorso presenti su Wikipedia

È preposto a garantire, su tutto il territorio nazionale, ad eccezione del territorio del Trentino-Alto Adige e della Valle d'Aosta (dove sono presenti servizi equivalenti gestiti a livello provinciale o regionale) le prestazioni previste dalla legge.

La costituzione e l'attività di Alberto Giombini

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Alberto Giombini.

Il primo corpo di pompieri nell'era moderna nella penisola italiana e preunitaria fu fondato a Napoli da re Giuseppe Bonaparte il 22 febbraio 1806.[3] Dopo l'unità d'Italia si pose il problema di creare un corpo che potesse superare i corpi pompieristici locali degli stati preunitari italiani, così durante il ventennio fascista venne affidato l'incarico di effettuare una riforma organica al prefetto Alberto Giombini, che venne chiamato dal Ministero dell'Interno per coordinare la nascita di un unico corpo di vigili del fuoco in Italia. Giombini, che si avvalse dell'ingegnere Agostino Felsani per gli aspetti tecnici, diventò poi il primo direttore della "Direzione generale servizi antincendi" (DGSA), mentre Felsani fu comandante delle Scuole centrali antincendio e poi comandante dei vigili del fuoco di Napoli. Allo scopo di uniformare la materia, che non aveva mai avuto una disciplina unitaria a livello nazionale, venne emanato il regio decreto legge 10 ottobre 1935, n. 2472,[4] che istituì il Corpo pompieri, posto alla diretta dipendenza del Ministero dell'interno, e che ne decretò l'organizzazione su base provinciale e distaccamenti nei centri più importanti.[5] Il successivo regio decreto legge 16 giugno 1938 n. 1021[6] sostituì alla parola pompieri quelle di "vigili del fuoco"[7] (parrebbe che ciò sia stato dovuto all'influenza di Gabriele D'Annunzio, anche se peraltro la locuzione era comunemente in uso a Roma).[senza fonte] Il regio decreto-legge 27 febbraio 1939, n. 333[8] convertito in legge 22 maggio 1939, n. 960,[9] abolì tutti i vari servizi pompieristici locali e le relative coordinazioni nazionali, nonché le varie organizzazioni provinciali.[10]

La seconda guerra mondiale

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Operazione C3.
 
Elicottero AB 204 del Corpo nazionale dei vigili del fuoco esposto a Volandia

Con l'istituzione del servizio antincendio comunale, ad opera della legge 27 dicembre 1941, n. 1570, il corpo subì un primo riordino ed assunse la denominazione di "Corpo nazionale dei vigili del fuoco", venendo posto alle dirette dipendenza del Ministero dell'interno. Nel 1942 viene creato il Battaglione Santa Barbara e la creazione avviene in un momento particolare della guerra, quando cioè le sorti si ribaltano a favore degli anglo-americani, segnata da episodi quali la seconda battaglia difensiva del Don, e la seconda battaglia di El Alamein.

Nello stesso anno venne concepita l'idea dell'invasione di Malta, chiamata operazione C3; l'attacco avrebbe dovuto svolgersi a mezzo delle autoscale dei vigili del fuoco, montate su posamine che avrebbero dovuto raggiungere e circondare l'isola e poi, sviluppate le volate delle scale, far salire i soldati che avrebbero così invaso il territorio. Giombini, in gran segreto, chiese a tutti i corpi una lista di volontari per il suddetto battaglione e le richieste furono tanto numerose che si videro costretti ad effettuare una selezione rigidissima per il personale da arruolare: la richiesta minima parlava di personale con età anagrafica inferiore ai 42 anni.[senza fonte] In ottobre i selezionati si ritrovarono a Roma, non alloggiati presso la scuole centrali antincendi a Capannelle, bensì attendati accanto nel terreno adiacente, ed il comando venne affidato all'ingegnere Osvaldo Piermarini. L'operazione militare, fu però di colpo abbandonata nello stesso mese di ottobre, il battaglione venne sciolto, ed ai primi di novembre, causa l'aumento dei bombardamenti anglo-americani sulle città italiane, gli uomini furono suddivisi in 5 centurie ed inviati nelle città maggiormente colpite dai bombardamenti delle forze alleate (Torino, Genova, Roma, Napoli, Milano) in aiuto ai vigili del fuoco dei comandi interessati. Le scale smontate furono restituite ai comandi ed il personale che aveva fatto parte del battaglione fu autorizzato a portare sulla divisa lo stemma della Santa Barbara, ebbe un diploma di appartenenza e l'amministrazione statale si riservò la prerogativa, in caso di necessità, di ricostituire lo stesso.[11]

Il secondo dopoguerra e le iniziative umanitarie

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Con la fine della seconda guerra mondiale il Corpo venne ulteriormente riordinato e smilitarizzato con la legge 13 maggio 1961 n. 469, venendo nuovamente posto sotto le dirette dipendenze del Ministero dell'interno. A partire dal secondo dopoguerra è inoltre stato impegnato in diverse iniziative umanitarie, come ad esempio nel 1989, da quando cioè ha ricevuto la nomina di "ambasciatore di buona volontà" da parte del Comitato italiano per l'Unicef. Tra le iniziative cui il Corpo ha partecipato, c'è Yes for Children, per un manifesto dei diritti dell'infanzia.[senza fonte]

L'inclusione nel servizio nazionale di protezione civile

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Con l'emanazione della legge 24 febbraio 1992, n. 225 e l'istituzione del Dipartimento della protezione civile, il Corpo è successivamente entrato a far parte del servizio nazionale della protezione civile nel 2012. Il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300 prevedeva che questo dipendesse funzionalmente da una istituenda Agenzia della protezione civile e gerarchicamente dal Ministero dell'Interno, da cui dipende funzionalmente anche per le attività diverse dalla protezione civile. Tuttavia il decreto legge 7 settembre 2001, n. 343, convertito in legge 9 novembre 2001, n. 401, eliminò tale previsione, riportando la dipendenza funzionale al dicastero.[12] Infine nel 2005 è stato dotato di un proprio ordinamento, e nel 2006 un decreto legislativo ne ha rivisto i compiti istituzionali.

Compiti istituzionali

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Le competenze, le funzioni e di compiti del Corpo sono stabilite dal decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139 e dalle ulteriori leggi in materia.

Prevenzione e spegnimento incendi

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L'attività di prevenzione e protezione incendi costituisce una delle principali funzioni svolte; in questo ambito rilevano innanzitutto i compiti di tipo preventivo e operativo, che intervengono direttamente con lo svolgimento delle attività economiche e industriali a rischio di incendio. Tale funzione si esplica in ogni situazione caratterizzata dall'esposizione al rischio di incendio negli edifici pubblici e privati e nei luoghi di lavoro, del controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose, dell'energia, della protezione da radiazioni ionizzanti, dei materiali da costruzione.

Esercita inoltre la vigilanza ispettiva sull'applicazione della normativa in materia di prevenzione incendi, rilascia il certificato di prevenzione incendi e altre documentazione prevista dalla legge a riguardo, vigila sull'applicazione del codice di prevenzione incendi e delle altre normative di interesse, nonché svolge altri compiti in materia di prevenzione attengono alla elaborazione di norme e alle attività di studio.

Soccorso pubblico

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Il Corpo effettua gli interventi tecnici necessari al fine di salvaguardare l'incolumità delle persone e l'integrità dei beni, garantendo soccorso in generale non solo in occasione di incendi, ma anche di altre situazioni di emergenza quali crolli, frane, piene, alluvioni ed in generale eventi, disastri ed incidenti di varia natura. Si occupa anche si occupa della attività di ricerca e soccorso in determinati contesti.

Protezione civile

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Nel caso di calamità naturale, il C.N.VV.F. esercita funzioni di soccorso quale componente fondamentale del servizio nazionale della protezione civile. In tali occasioni, assicura gli interventi di soccorso tecnico indifferibili e urgenti, e di ricerca e salvataggio assumendone la direzione e la responsabilità nell'immediatezza degli eventi, attraverso il coordinamento tecnico-operativo e il raccordo con le altre componenti e strutture coinvolte (D.Lgs. 2 gennaio 2018, n. 1).

Difesa civile

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Le attività di difesa civile, consistono nella salvaguardia svolta nei confronti della popolazione civile e delle infrastrutture nazionali in caso di minaccia alla sicurezza nazionale. Essa ricomprende:

  • la garanzia e la sicurezza delle istituzioni;
  • la capacità di sopravvivenza economica, produttiva e logistica del Paese in occasione di crisi interne o internazionali;
  • nell’ambito di tali crisi, la gestione di rischi di tipo non convenzionale, derivanti dall’impiego in danno di persone o beni, di armi di distruzione di massa di tipo nucleare, biologico e chimico.

Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, nell'ambito delle proprie competenze istituzionali, deve a riguardo:

  • garantire il soccorso specializzato con appositi nuclei, in caso di pericolo nucleare, biologico, chimico e radiologico (NBCR);
  • concorrere alla preparazione di unità antincendi per le forze armate;
  • addestrare specifiche unità preposte alla protezione della popolazione civile in caso di eventi bellici.

Formazione

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Il Corpo nazionale svolge attività di formazione di personale - come ad esempio nel caso dei "vigili del fuoco aziendali" - nell'ambito delle proprie competenze finalizzata alla diffusione della cultura della sicurezza. Il Corpo assicura le attività formative anche in materia di sicurezza sul lavoro ove previsto

Organizzazione

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Organi centrali

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Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ha una struttura ad ordinamento civile, incardinata nel Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile del Ministero dell'Interno, che ha la responsabilità dello svolgimento delle funzioni e delle attività del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.

L'organizzazione degli uffici centrali e dirigenziali è stata operata con il decreto del Presidente della Repubblica 7 settembre 2001, n. 398. Il Dipartimento, articolato in Direzioni Centrali ed uffici, costituisce l'organizzazione al livello centrale ed è presieduto dal Capo Dipartimento (Prefetto), mentre al vertice del Corpo Nazionale è posto il Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, con la qualifica di Dirigente Generale, vicario del Capo Dipartimento.

Capo Dipartimento

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Svolge funzioni di indirizzo generale e di coordinamento politico-amministrativo.

Capo del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco

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Al Capo del Corpo nazionale è riconosciuta, una posizione di sovraordinazione funzionale nei confronti dei Dirigenti Generali del Corpo.

Il Capo del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco:

  • Sostituisce il Capo del Dipartimento in caso di assenza o impedimento ed espleta le funzioni vicarie
  • Coordina le Direzioni Centrali, con le strutture periferiche del Corpo nazionale
  • È responsabile dei risultati raggiunti in attuazione degli indirizzi del Capo del Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
  • Presiede il Comitato Centrale Tecnico Scientifico per la prevenzione incendi
  • È componente di diritto della commissione consultiva centrale controllo armi
  • È componente di diritto del consiglio di amministrazione dell'Opera Nazionale di Assistenza per il personale del Corpo Nazionale
  • È componente del Consiglio di Amministrazione del Ministero dell'Interno per la trattazione degli affari concernenti il personale del Corpo Nazionale (Presieduto dal Ministro dell’Interno)
  • Esprime parere sulle modalità di svolgimento dei servizi ispettivi sull'attività tecnica.

Uffici centrali

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L’organigramma del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e Difesa Civile, prevede gli Uffici di Staff di collegamento fra il Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ed il Capo Dipartimento e per la Comunicazione in Emergenza.

Sono previste, inoltre, 8 Direzioni Centrali:

  • Direzione Centrale per l’Emergenza, il Soccorso Tecnico e l’Antincendio Boschivo, a cui spetta la pianificazione, il coordinamento, l’indirizzo e lo sviluppo dell’attività di soccorso del C.N.VV.F., compresa quella delle componenti specialistiche e specializzate. Ha la gestione del Centro Operativo Nazionale (CON), nonché la competenza degli interventi in materia di antincendio boschivo (AIB), di contrasto al rischio NBCR, in ambito portuale ed aeroportuale. Gestisce la flotta aerea antincendio e il servizio centrale delle telecomunicazioni. Il Direttore Centrale per l’Emergenza è vicario del Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
  • Direzione Centrale per la Formazione, coordina le attività di formazione di base, specialistica e di qualificazione del personale del C.N.VV.F. organizzate presso le strutture formative centrali e periferiche, sviluppando anche le attività di collaborazione con università, scuole di alta formazione e comunità scientifica.
  • Direzione Centrale per la Prevenzione e la Sicurezza Tecnica, predispone le norme di prevenzione incendi, monitora sull’applicazione della normativa di prevenzione incendi, rilascia gli atti autorizzativi sui prodotti antincendio, effettua lo studio, la ricerca e la sperimentazione su prodotti, sistemi, impianti e materiali per la protezione passiva e attiva contro gli incendi e sui dispositivi di protezione individuale (DPI), svolge attività investigativa connessa ad incendi ed esplosioni.
  • Direzione Centrale per le Risorse Logistiche e Strumentali, che gestisce gli appalti per la costruzione e manutenzione, nonché, la locazione delle sedi del Corpo.
  • Direzione Centrale per la Difesa Civile e le Politiche di Protezione Civile, che funge da raccordo fra le attività di difesa civile delle Prefetture.
  • Direzione Centrale per le Risorse Umane, che gestisce il personale del C.N.VV.F. (attuazione mobilità, procedimenti negoziali, attività disciplinare, status giuridico).
  • Direzione Centrale per le Risorse Finanziarie, che svolge attività amministrative economico-finanziarie relative anche alle retribuzioni ed assicurazioni del personale del C.N.VV.F.
  • Direzione Centrale per l’Amministrazione Generale, che organizza e gestisce le procedure di reclutamento, dei concorsi interni per il personale del C.N.VV.F, ed, inoltre, monitora i contenziosi verso il Dipartimento.

Uffici territoriali

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L'organizzazione livello territoriale è invece disciplinata dal decreto del Presidente della Repubblica 23 dicembre 2002, n. 314 che ha articolato il Corpo in:

  • direzioni (regionali ed interregionali)
  • comandi provinciali (presenti in ogni capoluogo di provincia)
  • distaccamenti territoriali

Il Corpo è presente in tutte le regioni italiane in oltre cento comandi provinciali con alle dipendenze un numero variabile di distaccamenti, situati prevalentemente nei comuni più estesi e popolati della provincia, nonché in comuni distanti dal capoluogo di provincia. I comandi provinciali e i distaccamenti sono organizzati secondo una serie di livelli che determinano il numero di personale ivi assegnato nonché la dotazione di attrezzature.

I distaccamenti sono permanenti o volontari a seconda del personale in servizio presso la relativa struttura; quelli permanenti sono classificati in 4 livelli:[13]

  • distaccamento SD1, dotato di 28 unità di personale;
  • distaccamento SD2, dotato di 36 unità di personale (distaccamenti classificati come D2b hanno maggiore personale, circa 48 unità);
  • distaccamento SD3, dotato di 52 unità di personale;
  • distaccamento SD4, dotato di 80 unità di personale.

Il personale

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Modalità di reclutamento

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I requisiti sono stabiliti dall'art. 5 del d.lgs. 13 ottobre 2005, n. 217[14] (con alcune incompatibilità riguardo ai vigili volontari, per appartenenti alle forze armate italiane e alle forze di polizia italiane statali nonché agli amministratori di società e dei titolari di impresa che operino nel settore antincendio);[15] il reclutamento avviene previo superamento di un concorso pubblico bandito dal Ministero dell'Interno.

Tra i requisiti vi sono limiti di età, previsti dal decreto del Ministero dell'interno 5 novembre 2019, n. 167: in particolare 26 anni per i vigili operativi semplici e 30 per gli ispettori antincendio,[16] ulteriori prescrizioni psico-fisiche sono previste dal decreto del Ministero dell'interno 3 maggio 1993, n. 228 e dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 27 aprile 1993, n. 233. Inoltre, alcune norme sono contenute nel d.lgs. 15 marzo 2010, n. 66, che oltre a prevedere disposizioni di carattere generale, contempla anche riserva in posti nei casi tassativamente indicati dalla legge.[17]

Infine, le modalità di selezione del personale del ruolo SATI (Servizio Amministrativo-contabile, Tecnico e Informatico) avviene tramite concorso pubblico, secondo le modalità stabilite dal decreto del Ministero dell'interno 24 luglio 2014, n. 131.

Ordinamento e qualifiche

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Qualifiche del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.

Il decreto del presidente della Repubblica 6 febbraio 2004, n. 76 ha riformato il reclutamento, l'avanzamento di carriera e l'impiego del personale. Il successivo D.P.R. 21 marzo 2005, n. 85 ne ha disciplinato la consistenza organica, dando la facoltà al Ministero dell'interno di provvedere a nuove rideterminazioni in funzione di sopravvenute necessità.[18] Nonostante il rapporto di lavoro disciplinato dal CCNL comparto "Vigili del fuoco e soccorso pubblico" è, in linea generale derogatoria, oggetto di disciplina di diritto pubblico.[19][20]

Il personale è strutturato in due categorie: personale permanente e personale volontario. Alla prima appartiene il personale di ruolo vincitore di concorso pubblico, alla seconda appartengono i volontari che sono tali in quanto ammessi a domanda presso il comando provinciale di appartenenza; sono tenuti a seguire un corso di formazione teorico-pratico e dopo la nomina sono iscritti in un apposito elenco presso il comando di residenza e svolgono servizio presso dei distaccamenti dedicati. Percepiscono una retribuzione per ogni intervento e sono utilizzati per le necessità delle strutture centrali e periferiche del Corpo. I vigili del fuoco nell'esercizio delle loro funzioni sono agenti di pubblica sicurezza; inoltre, il personale operativo, gode della qualifica di agente o ufficiale di polizia giudiziaria,[21][22] nonché di polizia amministrativa.[23]

L'organico è composto oltre che dal personale che svolge funzioni tecnico-operative, anche da personale non appartenente ai ruoli operativi differenziati in relazione alle attività svolte:

  • logistico-gestionali
  • informatici
  • tecnico-scientifici
  • sanitari
  • ginnico-sportivi

Formazione

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La formazione del personale si svolge lungo tutta la carriera, a partire dai corsi di ingresso all'atto dell'assunzione, fino ai corsi di passaggio di qualifica, di specializzazione e di aggiornamento. I corsi sono organizzati sia nelle strutture centrali che in quelle territoriali. Le strutture addestrative principali sono:

Altre strutture che operano sul territorio nazionale sono i poli didattici di Dalmine, Varallo Sesia, Bologna, Senigallia, Papigno, Napoli, Bari, Lamezia Terme, Catania, Treviso.

Tutto il personale di ruolo neoassunto effettua un addestramento specifico di nove mesi presso le Scuole Centrali Antincendi e presso la Scuola di Formazione Operativa, rivestendo la qualifica di "allievo vigile del fuoco". Successivamente svolge tre mesi di affiancamento pratico, assumendo la qualifica di "vigile del fuoco in prova".

Qualifiche

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Qualifiche del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.

Le qualifiche del personale sono state disciplinate con decreto del Ministero dell'interno del 10 febbraio 2012.[24]

Specializzazioni e alte qualifiche

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All'interno del Corpo esistono diverse specializzazioni. Personale addestrato per interventi particolari che, affiancato al personale operativo, copre tutti tipi di intervento. Tenuto conto del particolare tipo di impiego del personale, sono attualmente istituite le seguenti quattro categorie di attività di soccorso tecnico specialistico del Corpo nazionale dei vigili del fuoco:

  • elicotteristi e piloti d'aereo;
  • nautici;
  • sommozzatori;
  • radioriparatori.

Nucleo investigativo antincendi (NIA)

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È un organo di polizia giudiziaria, attivo in seno al Corpo nazionale dei vigili del fuoco, che studia, ricerca e analizza le cause d'incendio, su propria iniziativa o su specifica richiesta da parte della autorità giudiziaria. In ogni comando provinciale è comunque attivo un ufficio di polizia giudiziaria che, con la riforma del Corpo forestale dello Stato, presso alcune sedi, è stato affidato alle unità della Forestale confluite nel CNVVF.

Squadre Urban Search And Rescue (USAR)

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Team Usar al ponte Morandi

Il settore nasce per migliorare le attività di soccorso in presenza di macerie, derivanti da eventi sismici, esplosioni, crolli o dissesti statici e idrogeologici. I team USAR del Corpo nazionale affrontano operazioni di soccorso con un adeguato livello di sicurezza e con metodologie altamente evolute, concernenti soprattutto la valutazione dei rischi associati, le tecniche di localizzazione e le attività di estrazione delle vittime.[25]

Nucleo sommozzatori

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Sommozzatore al lavoro

Per le emergenze derivanti dal rischio acquatico, il Corpo dispone dei nuclei di soccorso subacqueo ed acquatico, presenti sul territorio nazionale con 21 sedi, attivi 24 ore su 24, e tre presidi, con 418 operatori in grado di intervenire nelle varie situazioni di pericolo legate all'elemento acqua[26]: dall'incendio a bordo o naufragio di navi alla presenza di rischi biologici, chimici e nucleari, dalla ricerca di persone in mare, laghi, fiumi e ambienti ipogei allagati, anche con l'utilizzo di sistemi integrati basati su tecnologia sonar, all'emergenza alluvionale. Peculiarità dei Sommozzatori dei vigili del fuoco è l'immersione anche in luoghi non convenzionali quali acquedotti, pozzi, acque nere e reti fognarie.

 
Elicottero AW139

Nucleo elicotteri

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Il Corpo nazionale dispone di elicotteri assegnati al Centro aviazione di Ciampino e ad altri 11 Reparti volo dislocati sul territorio nazionale. L’impiego dei velivoli si dimostra risolutivo, anche in ausilio alle squadre di terra, in molti tipi d’intervento: soccorso e salvataggio di persone in zone impervie, ricognizione e spegnimento di incendi mediante l’uso di attrezzature al gancio, ricerca di persone disperse, soccorso e assistenza a persone isolate in località altrimenti inaccessibili, operazioni di rilevamento chimico, biologico e della radioattività.[27]

Nucleo speleo-alpino-fluviale (SAF)

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Nucleo speleo-alpino-fluviale.

È un'abilitazione suddivisa in 4 livelli, 1A, 1B, 2A, 2B e un'abilitazione al soccorso in ambito fluviale-alluvionale. Il livello più alto, denominato SAF 2B, comprende l'abilitazione di aerosoccorritore. I nuclei Speleo Alpino Fluviali sono costituiti da personale operativo che utilizza, nell’ambito delle attività di soccorso tecnico urgente, attrezzature e procedure di soccorso derivate dagli ambiti della speleologia, dell’alpinismo e del fluviale, opportunamente adattate e sviluppate per essere efficaci in zone impervie. Esse consentono di aumentare i livelli di sicurezza dei soccorritori e migliorare il servizio offerto alla popolazione. Tutti i Comandi provinciali dispongono di personale con specializzazione SAF, con i diversi livelli di abilitazione.[28]

Nucleo cinofili

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Il personale operativo del vigili del fuoco dispone anche di reparti cinofili, effettuano interventi di ricerca di ogni genere, impiegati su tutto il territorio nazionale con l'ausilio di cani. La componente dispone di 155 unità che operano sul territorio nazionale, incardinate nelle Direzioni regionali. Le unità cinofile sono impiegate nelle operazioni di soccorso finalizzate alla ricerca di dispersi in superficie e sotto le macerie. L’utilizzo di cani permette di ridurre i tempi di ritrovamento, specialmente in zone difficilmente esplorabili, aumentando le probabilità di salvataggio dei dispersi. Per tali ragioni, sono integrate nelle squadre ordinarie, nei team USAR e SAF, a bordo degli elicotteri.[29]

Nucleo Topografia Applicata al Soccorso (TAS)

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Il Servizio di Topografia Applicata al Soccorso lavora per migliorare l’efficacia e l’efficienza delle attività del Corpo attraverso l’approccio geografico. Utilizza risorse umane e strumentali per l’analisi e l’impiego di dati geo-referenziati, utili alla descrizione dello scenario operativo al fine di supportare la fase decisionale del direttore tecnico dei soccorsi dei Vigili del fuoco, consentendo il monitoraggio dell’intervento e la documentazione delle operazioni. Il servizio è organizzato in nuclei provinciali e regionali coordinati dal Servizio Centrale TAS che costituisce l’Ufficio cartografico del Corpo e cura l’aggiornamento del Geoportale VVF.[30]

Nucleo aeroportuali

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Il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco assicura il servizio antincendio in 38 aeroporti nazionali, con l’impiego di circa 2.800 unità e circa 300 automezzi progettati e specificamente realizzati per scenari incidentali che coinvolgono gli aeromobili e per consentire il salvataggio dei passeggeri a bordo. In questi casi, le operazioni di soccorso e salvataggio devono essere completate entro pochi minuti dall’incidente, i mezzi in dotazione sono perciò caratterizzati da elevata velocità, facilità di manovra, automatismi e grande capacità di spegnimento.[31]

Nucleo nautici

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Presenti nei più importanti porti italiani, gli specialisti nautici sono pronti a ogni evenienza in ambito portuale, che può variare dall’incendio al soccorso a imbarcazioni, alle operazioni SAR (Search and Rescue). Dislocato lungo tutta la costa italiana, il soccorso portuale dei Vigili del fuoco è quindi un’importante componente del Corpo nazionale.[32]

  • Dislocazione nuclei portuali VVF:
    • I Classe (porti di rilevanza internazionale): Ancona, Augusta (SR), Cagliari, Genova, Gioia Tauro (RC), La Spezia, Livorno, Napoli, Ravenna, Savona, Taranto, Trieste, Venezia;
    • II Classe (porti di rilevanza nazionale): Bari, Brindisi, Catania, Civitavecchia (RM), Messina, Palermo, Porto Torres (SS);
    • III Classe (porti di rilevanza regionale e interregionale): Gaeta (LT), Trapani, Vibo Valentia Marina (VV).

Nucleo nucleare-biologico-chimico-radiologico (NBCR)

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I Vigili del fuoco fronteggiano da sempre le emergenze legate alla presenza di sostanze pericolose, comprese le emergenze di tipo NBCR derivanti dall’impiego dell’energia nucleare e dall’uso di sostanze biologiche, chimiche e radiologiche. Per questo, il Corpo nazionale è dotato di una rete di rilevamento della radioattività, con stazioni automatiche di rilevamento, trasmissione ed elaborazione dei dati rilevati, che consentono anche il monitoraggio ambientale.[33]

Nucleo Radioriparatori

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Si tratta di personale dedicato alla verifica del corretto funzionamento delle apparecchiature di comunicazione dei vigili del fuoco. Le comunicazioni sono di fondamentale importanza per l'operato quotidiano delle squadre impegnate sul territorio.

Nucleo Gruppi Operativi Speciali

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Il compito fondamentale è la demolizione di edifici pericolanti, apertura di varchi per facilitare il raggiungimento dei luoghi di intervento inaccessibili ai mezzi ordinari per il soccorso, il ripristino della viabilità, nonché la bonifica ambientale a seguito di alluvioni e dissesti idrogeologici, l'attività di supporto alla ricerca di dispersi sotto macerie e di appoggio alle squadre impegnate nel contrasto agli incendi di vaste proporzioni che impongono lo smassamento del combustibile.[34]

Soccorso Acquatico

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Sono circa 1.000 i vigili del fuoco qualificati come soccorritori acquatici: intervengono in scenari alluvionali in ambito urbano, marittimo, lacustre, fluviale e sulle spiagge nel periodo estivo, in servizio nei presidi stagionali. Distribuiti sul territorio per integrarsi nel servizio di soccorso ordinario, operano in sinergia con gli specialisti sommozzatori, prestando un’azione di salvataggio qualificata e tempestiva.[35]

Nucleo Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto (SAPR)

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Forniscono immagini in alta qualità e in tempo reale, caratteristica fondamentale per la gestione di un’emergenza. La loro attività si sviluppa nel soccorso ordinario e nelle grandi emergenze come terremoti, alluvioni, incendi, nei rilasci incontrollati di energia o di sostanze e nelle attività di Difesa Civile. In particolare, i SAPR (Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto) sono impiegati nelle missioni di ricerca in aree estese, remote o in condizioni ambientali ostili, inaccessibili e meteorologiche avverse, superando i limiti dei tradizionali mezzi che possono trovare impedimenti o limitazioni di volo. Il nucleo SAPR dei Vigli del fuoco è impegnato, con drone e sensore di colore RGB, nei rilievi termici nelle zone colpite dagli incendi boschivi a supporto del DOS (Direttore Operazioni di Spegnimento)[36]

Nucleo Neve e Ghiaccio (Negh)

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Preparate e istruite all’uso di dispositivi salvavita in caso di valanga, come l’ARTVA (Apparecchio di Ricerca dei Travolti in Valanga), abilitate alla guida di automezzi speciali e specifici per spostamenti su terreno innevato, qualificate all’uso di tecniche di movimentazione con ramponi ed esperte in ancoraggi su terreno ghiacciato. Sono le squadre “Neve e Ghiaccio” dei Vigili del fuoco, esperte nel soccorso in ambiente montuoso e dove è presente l’elemento neve. Queste unità sono integrate nell’ordinario dispositivo di soccorso e possono essere inviate su tutto il territorio italiano per operare in scenari emergenziali.[37]

Servizio Trattamento Criticità Strutturali (SCTS)

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È una funzione operativa del Corpo Nazionale studiata per la gestione di problematiche riguardanti l’edificato in condizioni di emergenza. Si esplica mediante attività iniziali di Ricognizione Esperta per la Caratterizzazione Strategica (RECS), effettuata dalla componente tecnica del Corpo (Ingegneri, Architetti, Geometri e Periti Industriali). Tale ricognizione si realizza attraverso sopralluoghi funzionali all’analisi generale dello stato di dissesto del territorio, nonché con la gestione di Interventi Speciali di messa in sicurezza, grazie alla costituzione di un Nucleo (NIS) di tecnici ed operatori Vigili del fuoco esperti nel settore delle “opere provvisionali”.[38]

 
Canadair che sgancia acqua

Canadair

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È composta da 19 Canadair CL415, aerei anfibi bimotore turboelica ad ala alta, con un’autonomia di 2.427 km, velocità massima di 376 Km/h ed una portata di 6.137 litri d’acqua. Gli aeromobili Canadair sono schierati presso le basi operative, che si distinguono in permanenti, stagionali e di scalo temporaneo in base a un piano di azione o su disposizione del COAU (Centro Operativo Aereo Unificato). Le basi permanenti dei Canadair sono collocate a Genova, Roma e Lamezia Terme.[39]

Il personale SAF (anche quello fluviale) ed NBCR è normalmente, tranne che nei livelli apicali, personale operativo "standard", cioè quello che viene chiamato al 115.

Mezzi in dotazione

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Il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco possiede mezzi speciali per lo svolgimento di qualsiasi intervento di soccorso; nonché veicoli logistici e di supporto tecnico alle attività istituzionali. I principali mezzi di soccorso sono dislocati in ciascun Comando e distaccamento, in numero adeguato alle esigenze del territorio di competenza.

L'acquisto dei veicoli da destinarsi ai vari Comandi avviene attraverso bandi di gara ministeriali mentre, i distaccamenti volontari, possono essere finanziati anche da enti locali o privati (tramite apposite onlus) e provvedere ad acquisti autonomi. Non di rado, si possono individuare mezzi (sequestrati alle organizzazioni malavitose) che vengono poi intestati al Corpo.

La dotazione tipica è la seguente:

  • Auto pompa serbatoio;
  • Autobotte pompa;
  • Autogrù;
  • Anfibio;
  • Automezzo Cingolato Bimodulare;
  • Carro viveri;
  • Fuoristrada;
  • Movimento terra;
  • Mezzi NBCR;
  • Vetture di servizio;
  • Veicoli logistici.

Tutti i mezzi di cui prima sono, come ovvio, dotati di apparati ricetrasmittenti di ultima generazione in grado di coprire anche aree non servite dal servizio GSM e di apparati di segnalazione ottica e acustica per gli interventi effettuati con urgenza. La caratteristica livrea, con scritte bianche su fondo rosso acceso, li rende particolarmente riconoscibili su tutta la flottiglia di mezzi dedicati al soccorso pubblico.

Mezzi terrestri

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Autopompa serbatoio (APS)

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Viene comunemente utilizzata per la maggior parte degli interventi come gli incendi, incidenti stradali, soccorso a persone ecc. Questi mezzi sono dotati sia del materiale necessario all’estinzione di incendi, sia degli attrezzi per gli altri interventi di soccorso che comunemente vengono svolti.

Auto botte pompa (ABP)

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È un mezzo dotato di una importante capacità idrica (in media 8.000 litri) che opera in appoggio dell’APS soprattutto negli incendi di grande entità. Ha inoltre il compito di rifornire di acqua gli automezzi operanti. La cabina ospita esclusivamente l'autista e un vigile, anticamente definito "uomo di botte".

Autogrù (AG)

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Veicolo utilizzato per la movimentazione di carichi durante interventi di soccorso, in particolare in scenari relativi ad incidenti stradali, ferroviari e dissesti statici interessanti edifici o infrastrutture.

Autoscala (AS)

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Veicolo utilizzato per raggiungere luoghi alti come piani di condomini, alberi ecc. I vigili del fuoco hanno in dotazione autoscale che possono raggiungere altezze che con gli automezzi più piccoli arrivano a 20 m fino ai 50 m degli automezzi più grandi.

Anfibio (AA)

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Mezzo speciale utilizzato nel caso di esondazioni, specie per la ricerca e il soccorso di persone rimaste isolate in zone parzialmente o totalmente inondate.

Autofurgone Unità di Crisi Locale (AF/UCL)

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Veicolo equipaggiato con apparecchiature di comunicazione e geolocalizzazione dedicato al coordinamento di più squadre di soccorso, è in grado di gestire a livello locale, tutte le comunicazioni sugli interventi maggiori come ricerche di persone disperse o scomparse.

Mezzi nautici

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La motobarcapompa VF07

Esistono diverse tipi di MBP (motobarche pompa) a seconda della categoria del porto e del tipo di intervento. Dalla più grande e meno veloce (una velocità massima di 12 nodi) la serie 1100 dalla lunghezza di 30 metri e con una grande portata d'acqua, a quelle medie, tipo la serie 1000 o Raff, serie decisamente più veloce (dai 20 ai 30 nodi) e con una portata d'acqua inferiore, ai mezzi RIB od equivalenti, ovvero battelli pneumatici di 9 – 10 m che possono raggiungere anche 50 nodi ed hanno lo scopo di trasportare la squadra d'intervento direttamente sulle navi che necessitano soccorso o per partecipare al SAR.

 
Mezzi nautici ormeggiati nel porto di Genova

Mezzi aerei

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Il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco ha in dotazione quattro modelli di elicotteri disposti in undici elinuclei dislocati ad Alghero, Arezzo, Bari, Bologna, Catania, Genova, Pescara, Salerno, Torino, Varese, Venezia e al Centro aviazione di Roma Ciampino. I modelli attualmente in uso sono:

  • Agusta-Bell AB 412 utilizzato per il trasporto, soccorso, spegnimento incendi ecc.
  • Agusta-Bell AB 206 utilizzato soprattutto per la formazioni dei nuovi piloti presso la scuola dell'aeronautica militare di Frosinone e/o per servizi di ricognizione e coordinamento (monitoraggio e controllo).
  • Agusta Westland A109, destinato a sostituire gradatamente gli ormai vecchi e obsoleti AB 206.
  • Leonardo AW 139, che sostitirà i più vecchi AB 412, soprattutto le prime versioni SP ed HP

Da ricordare la presenza di due aerei bimotore a turboelica P180 (VF-181) Piaggio P180 Avanti II (VF-182) presso il Centro Aviazione di Roma Ciampino

 
Un'esercitazione del Nucleo Elicotteri dei Vigili del Fuoco di Genova mediante elicottero AB 412.

Il Corpo nazionale ha utilizzato una quindicina di elicotteri AB 204 ASW radiati dalla Marina Militare e "denavalizzati" dalla Agusta. Attualmente questi elicotteri sono stati quasi completamente radiati anche dal Corpo. In precedenza ha utilizzato alcuni esemplari di AB 205 attualmente radiati. I primi elicotteri usati dal Corpo nazionale dei Vigili del fuoco sono stati gli AB-47G, seguiti dagli AB-47J, entrambe da tempo radiate.

Inoltre ci sono altri mezzi dedicati alle varie specialità del Corpo, quali mezzi dedicati ai sommozzatori, al personale SAF. o agli aeroportuali.

Tutti i mezzi in servizio presso il Corpo hanno dispositivi di segnalazione visiva (lampeggiante blu) e sonora (sirena). Questa può essere a fischio (in disuso, ma non rara da sentire, data la vetustà di alcuni mezzi in dotazione al Corpo) o bitonale, in quanto questi mezzi sono veicoli d'emergenza.

Aeromobili in uso

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Aeromobile Origine Tipo Versione (denominazione locale) In servizio
(2024)
Note Immagine
Aerei per impieghi speciali
Canadair CL-415 SuperScooper   Canada aereo antincendio anfibio CL-415 18 19 CL-415 consegnati, uno dei quali è stato perso in un incidente il 27 ottobre 2022.[40] Si tratta dei velivoli ex Protezione civile incorporati a partire dal 2013.
 
Bombardier CL-415
Aerei da trasporto
Piaggio P.180 Avanti II   Italia aereo da trasporto Piaggio P.180 Avanti II 1
 
Piaggio P-180 Avanti
Elicotteri
AgustaWestland AW109 Power   Italia elicottero leggero da trasporto e osservazione AW109E 5[41] 5 AW109E Power consegnati a partire dal 2003.[41]
 
Agusta A109E Power
Agusta-Bell AB-412   Italia
  Stati Uniti
elicottero utility medio AB-412EP
AB-412SP
33[42] 35 tra AB-412EP ed AB-412SP consegnati a partire dal 1984, 2 esemplari persi.[42]
 
Agusta AB412
AgustaWestland AW139   Italia elicottero utility medio AW139 28[43] 3 AW139 ordinati a fine 2018, con consegne a partire dal 2019 (i primi due consegnati nell'aprile 2019, l'ultimo lo sarà nel corso dell'anno) ed opzione per ulteriori 12 esemplari.[44][45][46] Ulteriori 5 esemplari sono stati ordinati a giugno 2019, portando a 8 il numero degli esemplari ordinati.[47][48] Altri 8 esemplari sono stati acquistati nel 2024.[43]
 
Agusta-Bell AB-206   Italia
  Stati Uniti
elicottero da addestramento e osservazione AB-206B 16[49] 19 AB-206B consegnati a partire dal 1968, 3 esemplari persi.[49]
 
Sikorsky S-64 Skycrane   Stati Uniti elicottero antincendio S-64F 5[50][51] 4 S-64F, precedentemente in servizio nel dismesso Corpo forestale dello Stato.[52] Ulteriori 2 S-64F ordinati a gennaio 2020, con consegna del primo esemplare nel 2020 ed il secondo nel 2021.[51][53] Il primo dei due nuovi S-64F è stato consegnato a maggio 2020.[51] Il sesto S-64F è stato consegnato a Maggio del 2021. Un esemplare è stato perso in un incidente il 22 luglio 2024.[50]
 

Modalità operative

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Vigili del fuoco alla parata del 2 giugno a Roma, in occasione della festa della Repubblica Italiana.
 
Vigili del fuoco al lavoro dopo l'incidente ferroviario di Viareggio del 2009.
 
La caserma dei vigili del fuoco ad Ancona
 
Castello di manovra - Caserma dei vigili del fuoco di Bergamo

Il soccorso tecnico urgente è effettuato da squadre operative presenti in tutto il territorio nazionale. In ogni provincia è presente un comando provinciale che coordina l'attività di vari distaccamenti dislocati sul territorio, gli interventi possono essere affidati al personale operativo, il quale opera generalmente sulle APS (autopompa serbatoio) e su altri mezzi che sono normalmente presenti nei distaccamenti (autoscala, autobotte, ecc). Le squadre sono formate generalmente da 5 o 6 persone.

A coordinare le attività di soccorso di una singola squadra vi è un caposquadra o, in sua sostituzione, un facente funzione, oppure il più alto in grado in quel momento. Questi gestisce gli uomini sullo scenario dell'evento e li coordina per ottimizzare le risorse e i tempi. Il vigile immediatamente di grado successivo (o comunque con la maggiore anzianità di servizio) è preposto a svolgere funzioni di vice del caposquadra in sua assenza o ogni qualvolta si renda necessario.

Al fianco dei vigili operano, in posizione gerarchicamente sovraordinata, una serie di figure professionali oggi appartenenti agli albi degli ingegneri e degli architetti, precedentemente diplomati (periti industriali e geometri) inquadrate nel ruolo tecnico antincendi, che svolgono funzioni direttive e di coordinamento nell'ambito del soccorso e della gestione delle risorse.

L'intervento di soccorso dei vigili del fuoco è sempre gratuito 24 ore su 24, mentre sono a pagamento i servizi d'istituto (ad es.: vigilanze in locali di pubblico spettacolo, assistenza alle operazioni di rifornimento carburante di navi, aerei con passeggeri a bordo, ecc) e i servizi di soccorso tecnico non urgente (per i quali esiste un tariffario ministeriale). Per il servizio di aperture porte che non presentino condizioni di pericolo o estrema necessità/urgenza la gratuità dipende da dove è ubicato l'immobile in quanto il tariffario viene applicato solo in alcune province.

Numeri telefonici per chiamate di soccorso

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Ai sensi della legge 13 maggio 1985 n. 197, il 20 febbraio 1987 (prima nel Lazio poi entro la fine del 1987 esteso nel resto d'Italia) venne dedicato ed attivato un numero telefonico per le chiamate di soccorso, che è il 115, tuttavia può anche essere utilizzato il numero unico di emergenza 112.[54] Esso può essere usato in caso di bisogno, di "soccorso tecnico urgente" o per segnalare e/o richiedere interventi in caso di, incendi, incidenti (anche stradali), fughe di gas, allagamenti, presenza di materiali radioattivi e/o chimici, ma anche annidamenti pericolosi di insetti come vespe e calabroni o di rettili oppure recupero di animali vivi in situazione di difficoltà (come gatti o cani incastrati, cavalli o bestiame in posizioni difficilmente raggiungibile).

Il numero è attivo e gratuito su tutto il territorio nazionale (fatto salvo gli interventi non urgenti e i compiti istituzionali), alle chiamate risponde il personale delle sale operative del comando provinciale di competenza che, a seconda della zona, del tipo di incidente e dell'intervento, decide quali distaccamenti, squadre e mezzi inviare. Tali sale operative sono in stretto contatto con le altre centrali operative 112, 113, 117, 118, 1515, 1530 ed anche delle polizie locali; al fine di garantire un rapido intervento di tutti i mezzi di soccorso. Per questioni di polizia giudiziaria tutte le chiamate in arrivo al 115 sono registrate.

Rappresentanza

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Bandiera d'istituto e di Stato

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Il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco è dotato di una bandiera d'istituto, assegnata con legge dello Stato nel febbraio del 2005. Essa è composta da un drappo, un puntale, un'asta, una fascia e una cordoniera. Il regolamento definitorio della stessa può essere visionato, oltre che dal sito istituzionale, anche dal sito del Ministero dell'interno.

Nel maggio del 2009 è stata riconosciuta, dopo circa 70 anni di marineria, la bandiera di Stato alle navi del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, che è stata consegnata direttamente al capo del Corpo Antonio Gambardella dall'ammiraglio della Marina Militare Dino Nascetti, in quanto le amministrazioni dello Stato possono iscrivere il proprio naviglio nel registro della marineria. Esso comporta alcuni diritti, come per esempio l'equiparazione alle navi da guerra, godendo in alto mare della completa immunità dalla giurisdizione di qualunque Stato estero, che non sia quello italiano.

Con decreto del presidente della Repubblica, nel mese di novembre del 2009 è stato concesso al Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, uno stemma araldico, poi visualizzato anche sul suo gonfalone; riporta un drago, col motto: Flammas domamus donamus corda (domiamo le fiamme, doniamo i cuori). È stato presentato in occasione della festività di santa Barbara (patrona del Corpo), tenuta in modalità nazionale il 4 dicembre 2009 a Venezia.

Banda del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco

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Banda del Corpo alla festa del 2 giugno.

Formata verso la fine degli anni trenta del XX secolo, attualmente la banda è composta da più di 60 componenti. Gli esecutori sono tutti diplomati nei conservatori ed istituti nazionali italiani e fanno tutti parte del personale operativo del corpo soprattutto tra le file del personale volontario, svolgendo anche servizio nei vari comandi provinciali d'Italia. Direttore della banda è il maestro Donato di Martile.

Preghiera del Vigile del fuoco

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Santa Barbara di Francisco Goya

Iddio, che illumini i cieli e colmi gli abissi,
arda nei nostri petti, perpetua,
la fiamma del sacrificio.

Fa più ardente della fiamma
il sangue che scorre nelle vene,
vermiglio come un canto di vittoria.

Quando la sirena urla per le vie della città,
ascolta il palpito dei nostri cuori
votati alla rinuncia.

Quando a gara con le aquile
verso Te saliamo,
ci sorregga la Tua mano piagata.

Quando l'incendio, irresistibile avvampa,
bruci il male che si annida nelle case degli uomini,
non la ricchezza che accresce la potenza della Patria.

Signore, siamo i portatori della Tua croce,
e il rischio è il nostro pane quotidiano.

Un giorno senza rischio non è vissuto,
poiché per noi credenti la morte è vita,
è luce: nel terrore dei crolli,
nel furore delle acque,
nell'inferno dei roghi.

La nostra vita è il fuoco,
la nostra fede è Dio
Per santa Barbara Martire.

Attività sportive

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Il Corpo nazionale dei vigili del fuoco porta con sé una lunga tradizione sportiva, la cui gestione è affidata all'Ufficio per le attività sportive, posto alla diretta collaborazione del capo del Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile e del capo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco - vice capo dipartimento vicario.

I compiti istituzionali dell'ufficio sono i seguenti:

  • elaborare la pianificazione e la programmazione delle attività sportive agonistiche ed agonistiche/giovanili svolte dai gruppi sportivi del C.N.VV.F. e di quelle amatoriali svolte dal personale dipendente;
  • dirigere le rappresentative ufficiali del C.N.VV.F. nelle discipline sportive riconosciute;
  • organizzare e coordinare, in sinergia con i comandi provinciali VV.F., le manifestazioni sportive;
  • curare i rapporti con il CONI e le federazioni sportive nazionali, con gli uffici sportivi di altri Corpi dello Stato e con le altre organizzazioni sportive nazionali ed internazionali;
  • predisporre per il capo dipartimento o per il vice capo vicario i provvedimenti di concessione di permessi per le attività sportive agli atleti, ai tecnici ed ai dirigenti sportivi.

Dal 1983, oltre a promuovere la partecipazione degli atleti VV.F. alle attività agonistiche federali, organizza ogni anno dei campionati nazionali riservati ai vigili del fuoco in servizio o in quiescenza, nelle seguenti discipline sportive:

  • arrampicata sportiva
  • beach volley
  • calcio
  • calcio a 5
  • ciclismo su strada
  • ciclismo grande e medio fondo
  • ciclismo a cronometro
  • ciclocross
  • corsa campestre
  • fondo su pista (atletica leggera)
  • lotta
  • maratona
  • mezza maratona
  • mountain bike
  • nuoto
  • nuoto per salvamento
  • pesistica
  • podismo
  • staffetta (podismo)
  • sci alpino e sci nordico
  • tennistavolo
  • tiro a volo
  • triathlon.

Le Fiamme Rosse, il Gruppo Sportivo dei VIgili del Fuoco, sono state istituite con decreto ministeriale 21 ottobre 2013; successivamente, con decreto dipartimentale n. 351 del 4 dicembre 2014, a firma del Capo del Corpo Nazionale Ing. Giocchino Giomi, ne è stato approvato lo statuto. L'attività agonistica è svolta anche in sede locale, per opera dei gruppi sportivi dei comandi provinciali VV.F., aperti soprattutto ai giovani. Sul territorio si contano attualmente 32 gruppi dei vigili del fuoco attivi, polisportive dilettantistiche senza scopo di lucro, intitolate a vigili del fuoco deceduti, che, nel complesso, vedono impegnati circa 1000 atleti.

Le discipline svolte dal Gruppo Sportivo Fiamme Rosse sono le seguenti:

  • canottaggio
  • tuffi
  • lotta
  • nuoto
  • tiro a volo
  • pesistica
  • scherma
  • taekwondo.

Inoltre, allo scopo di diffondere l'immagine del Corpo nell'ambito di iniziative di cooperazione con gli altri corpi dello stato e per la raccolta di fondi nell'ambito di iniziative umanitarie e di beneficenza sono state costituite le seguenti rappresentative nazionali VV.F.:

  • calcio
  • ciclismo
  • podismo
  • rafting
  • rugby
  • tiro a volo
  • triathlon
  • vela.
 
VV.F. La Spezia - Vincitori della Divisione Nazionale 1944

Da segnalare, infine, che in piena seconda guerra mondiale la compagine del 42º Corpo dei vigili del fuoco della Spezia trionfò in un torneo calcistico disputato in condizioni al limite della sopportazione, in un'Italia divisa e tormentata dalla guerra. I vigili del fuoco liguri, il 16 luglio 1944, ebbero la meglio sul Torino FIAT all'Arena di Milano, città a quel tempo occupata dalle truppe tedesche. La vittoria è stata riconosciuta il 22 gennaio 2002 come titolo onorifico, con l'assegnazione alla formazione spezzina di una medaglia al valore sportivo da parte della FIGC[55].

Musei dedicati

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Regioni italiane con propri Corpi sostitutivi

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Grazie all'autonomia attribuita dallo statuto speciale, Valle d'Aosta e Trentino-Alto Adige si sono avvalse di un'organizzazione autonoma dei servizi di soccorso tecnico urgente e protezione civile, adottando alcune varianti rispetto allo standard nazionale.

Le risorse economiche risparmiate vengono impiegate per l'acquisto di automezzi ed attrezzature tecnologicamente avanzate. In questo modo, anche i piccoli centri abitati possono essere dotati di piccoli distaccamenti volontari, equipaggiati con gli automezzi di base.

Valle d'Aosta

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Sede dei vigili del fuoco volontari di Pollein, nel villaggio di Tharençan.

Il Corpo valdostano dei vigili del fuoco, ai sensi della legge regionale 10 novembre 2009, n. 37 (Nuove disposizioni per l'organizzazione dei servizi antincendi della Regione Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste), è componente fondamentale e struttura operativa del sistema di protezione civile, ai sensi dell'articolo 11 della legge 24 febbraio 1992, n. 225 (Istituzione del servizio nazionale della protezione civile), e della legge regionale 18 gennaio 2001, n. 5 (Organizzazione delle attività regionali di protezione civile) e sostituisce, nel territorio regionale, il Corpo nazionale dei vigili del fuoco e svolge le funzioni e i compiti allo stesso attribuiti. Il Corpo valdostano dei vigili del fuoco svolge inoltre le funzioni relative ai servizi antincendi aeroportuali, presso l'aeroporto regionale, secondo la normativa vigente in materia. Pertanto le funzioni e le competenze in materia antincendi facenti capo al Ministero dell'interno o al ministro dell'interno sono attribuite, rispettivamente, all'amministrazione regionale e al presidente della Regione.

Inoltre in coordinamento con le analoghe strutture del Ministero dell'interno, il Corpo nazionale dei vigili del fuoco assicura, nei limiti delle proprie competenze, la direzione tecnica dei soccorsi nell'ambito degli interventi di difesa civile.

Trentino-Alto Adige

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La legge regionale del 20 agosto 1954, n. 24 e successive modificazioni, ha reso autonomo il servizio antincendi nelle provincie autonome di Trento e Bolzano.

In Trentino, è istituito il servizio antincendi della Provincia autonoma di Trento, è Costituito dal Corpo Permanente dei vigili del fuoco di Trento e dai Corpi dei vigili del fuoco volontari; svolge su tutto il Territorio della Provincia Autonoma di Trento, nell'ambito delle leggi regionali 20 agosto 1954, n. 24, e 2 settembre 1978, n. 17, della legge provinciale 22 agosto 1988, n. 26 e della legge n. 9 del 1 luglio 2011 e relativi regolamenti di esecuzione, l’attiva Istituzionale di Soccorso Pubblico e Difesa Civile, nonché vigilia sul rispetto della normativa di Prevenzione incendi. Il servizio antincendi è coordinato dal Dirigente Provinciale competente al medesimo servizio nonché esercita anche la funzione di Comandante del Corpo permanente dei vigili del fuoco della Provincia autonoma di Trento.

Il Corpo Permanente VVF Trento è formato da professionisti ed attivo solamente nel capoluogo, mentre il resto della provincia è interamente coperto dai corpi Volontari. Sono infatti 238 i corpi dei vigili del fuoco volontari sparsi sull'intero territorio della Provincia Autonoma di Trento, con oltre 6.000 uomini, dislocati nella maggior parte dei comuni della provincia, a loro volta suddivisi in distretti, che grossomodo corrispondono alle vallate trentine. I Corpi VVF volontari sono rappresentati dalla Federazione provinciale dei corpi dei vigili del fuoco volontari del Trentino[56] principale ente di rappresentanza di questi ultimi e diretto referente della Provincia per le attività connesse con il soccorso pubblico rese dai vigili del fuoco volontari.

In Alto Adige esiste il Corpo permanente dei vigili del fuoco di Bolzano, formato da professionisti e attivo soprattutto nel capoluogo, cui si affiancano 306 corpi di vigili del fuoco volontari, dislocati nei comuni della provincia e organizzati nell'Unione provinciale dei corpi dei vigili del fuoco volontari dell'Alto Adige, e 3 squadre antincendio aziendali a presidio dei poli industriali e dell'aeroporto di Bolzano[57][58].

Denominazione dei Corpi volontari nelle lingue minoritarie d'Italia

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Nelle regioni italiane che beneficiano di un regime di bilinguismo, la denominazione "pompieri volontari" è stata resa:

Medaglie e decorazioni concesse dal Corpo nazionale dei Vigili del fuoco

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Medaglia al merito di servizio del Corpo nazionale dei vigili del fuoco
de facto dal 2 giugno 1946 al 22 settembre 2007
  Medaglia al merito di servizio del Corpo nazionale dei vigili del fuoco (modello 1946)
Classe unica, d'argento.
(regio decreto 16 marzo 1942, n. 699, Norme sullo stato giuridico e sul trattamento economico del personale non statale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, in G. U. del Regno n. 152 del 30 giugno 1942, S. O. n. 152, in vigore dal 15 luglio);
dal 22 settembre 2007 - attuale
  Medaglia al merito di servizio del Corpo nazionale dei vigili del fuoco (modello 2007)
Classe unica, in lega argentata.
Conferita «ove per il medesimo fatto non sia stata concessa ricompensa al valore, a coloro che si sono distinti per aver dato prova di particolare ardimento e di eccezionali capacità professionali nell'attuazione di azioni di soccorso rilevanti»
(decreto del Ministro dell'interno, 5 luglio 2007, n. 148, art. 2, Regolamento recante le caratteristiche, le modalità di conferimento e le modalità d'uso dei segni di benemerenza e delle insegne conferiti al personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, in G. U. n. 208 del 7 settembre 2007, in vigore dal 22 settembre).
Diploma con medaglia di benemerenza del Corpo nazionale dei vigili del fuoco (22 settembre 2007- attuale)
  Medaglia di benemerenza del Corpo nazionale dei vigili del fuoco
Classe unica, in lega bronzea.
Conferito «ove per il medesimo fatto non sia stata concessa ricompensa al valore, a coloro che, con riguardo ai risultati ottenuti, hanno dato prova di particolare ardimento e di eccezionali capacità professionali nell'attuazione di interventi di soccorso, con azioni sinergiche»
(decreto del Ministro dell'interno, 5 luglio 2007, n. 148, art. 3, Regolamento recante le caratteristiche, le modalità di conferimento e le modalità d'uso dei segni di benemerenza e delle insegne conferiti al personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, in G. U. n. 208 del 7 settembre 2007, in vigore dal 22 settembre).
Croce di anzianità del Corpo nazionale dei vigili del fuoco
de facto dal 2 giugno 1946 al 22 settembre 2007
  Croce di anzianità del Corpo nazionale dei vigili del fuoco (15 anni di servizio, modello 1946)
Classe unica, di bronzo.
(regio decreto 16 marzo 1942, n. 699);
dal 22 settembre 2007 - attuale (modello 2007)
  Croce di anzianità del Corpo nazionale dei vigili del fuoco (30 anni di servizio)[59]
  Croce di anzianità del Corpo nazionale dei vigili del fuoco (20 anni di servizio)[59]
  Croce di anzianità del Corpo nazionale dei vigili del fuoco (15 anni di servizio)
Classe unica, di bronzo.
Conferita «a coloro che hanno prestato effettivo, meritevole servizio nel Corpo nazionale dei vigili del fuoco per un periodo di quindici anni»
(decreto del Ministro dell'interno, 5 luglio 2007, n. 148, art. 4 Regolamento recante le caratteristiche, le modalità di conferimento e le modalità d'uso dei segni di benemerenza e delle insegne conferiti al personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, in G. U. n. 208 del 7 settembre 2007, in vigore dal 22 settembre).
Diploma di lodevole servizio del Corpo nazionale dei vigili del fuoco (22 settembre 2007 - attuale)
  Diploma di lodevole servizio del Corpo nazionale dei vigili del fuoco
Classe unica, in lega «Vermeil» (dorata).
Medaglia non portativa.
Conferito «per l'opera svolta nel Corpo nazionale dei vigili del fuoco (…) al personale di ruolo collocato a riposo al compimento della anzianità minima richiesta; si prescinde da tale anzianità per coloro che sono dispensati dal servizio e non hanno riportato note di demerito o sanzioni disciplinari superiori alla censura» (art. 5). Unitamente alla medaglia e al diploma è consegnata una piccozza con il manico di legno e la parte superiore in acciaio (strumento simbolo dell'attività del vigile del fuoco) (All. A)»
(decreto del Ministro dell'interno, 5 luglio 2007, n. 148, Regolamento recante le caratteristiche, le modalità di conferimento e le modalità d'uso dei segni di benemerenza e delle insegne conferiti al personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, in G. U. n. 208 del 7 settembre 2007, in vigore dal 22 settembre).
Nastrino commemorativi
  nastrino commemorativo dell'intervento per l'Alluvione in Piemonte (1994)[59]
  nastrino commemorativo dell'intervento per l'incendio nel Duomo di Torino (1997)[59]
  nastrino commemorativo dell'emergenza in Kossovo (1997)[59]
  nastrino di Ambasciatore di Buona Volontà UNICEF[59]

Onorificenze

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La Bandiera d'istituto del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco è insignita delle seguente onorificenze (aggiornamento al giugno 2024)[60]:

  16 Medaglie d'oro al valor civile

  2 Medaglia d'argento al valor civile

  7 Medaglie d'oro al merito civile

  3 Medaglie d'argento al merito civile

  3 Diplomi di medaglia d'oro ai benemeriti della scuola, della cultura e dell'arte

  1 Medaglia d'oro al merito della sanità pubblica

  1 Attestato e medaglia di bronzo dorata di eccellenza di I classe di pubblica benemerenza del Dipartimento della Protezione civile

Motivazioni

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«In occasione delle inondazioni verificatesi nell'Italia meridionale ed insulare durante le alluvioni del Polesine, il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, confermando le sue nobili tradizioni di valore e di generoso altruismo, si prodigava senza posa ed oltre ogni limite, con uomini e mezzi, nell'ardua opera di soccorso alle popolazioni colpite. In innumeri episodi, ufficiali, sottufficiali e vigili, sprezzanti di ogni rischio, affrontavano, con temerario ardimento e particolare perizia, situazioni spesso drammatiche e riuscivano a trarre in salvo migliaia di persone e a recuperare ingenti quantitativi di materiale e di bestiame, riscuotendo, per il loro comportamento, la meritata riconoscenza delle popolazioni e la unanime ammirazione del Paese. Ottobre - novembre 1951»
— Roma, decreto del Presidente della Repubblica, 26 ottobre 1952[61]
«In occasione delle nevicate di eccezionale imponenza abbattutesi sull'Italia centro-meridionale ed insulare, il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, continuando la sua ininterrotta tradizione di sacrificio e di dedizione, affrontava instancabilmente ogni rischio, con febbrile e pur ordinata lotta contro le avversità, per porgere soccorso alle popolazioni colpite. Con altissimo senso del dovere e sprezzo del pericolo, ufficiali, sottufficiali, vigili del fuoco, piloti elicotteristi e vigili sciatori, tra le bufere e i cedimenti di edifici e del terreno, raggiungevano località isolate, assistevano migliaia di persone, salvavano centinaia di vite umane, meritando, ancora una volta, con il loro eroico comportamento l'ammirazione e la gratitudine del Paese. Febbraio - marzo 1956»
— Roma, decreto del Presidente della Repubblica, 28 giugno 1956[61]
«Accorso con i suoi magnifici reparti, eredi di nobili tradizioni, sui luoghi colpiti dall'immane disastro del Vajont, il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, tra insidie, ostacoli e innumerevoli difficoltà, ha dimostrato, nel soccorrere le popolazioni superstiti, altissimo senso del dovere, generoso sprezzo del pericolo e mirabile spirito di fraterna solidarietà. Disastro del Vajont, ottobre 1963»
— Roma, decreto del Presidente della Repubblica, 18 maggio 1964[62]
«Confermando le più nobili tradizioni di illimitata dedizione al dovere, di abnegazione e sacrificio, accorreva con uomini e mezzi ovunque le calamità naturali investivano il territorio nazionale, largamente colpito dalla eccezionale violenza degli elementi. Tra le insidie delle acque irruenti, delle frane e dei crolli, gli Ufficiali, i Sottufficiali e i vigili del fuoco, sprezzando ogni pericolo, coraggiosamente operavano il salvataggio di migliaia di persone, di capi di bestiame e il recupero di ingenti beni. Nella nobile gara di altruismo rifulgevano ancora una volta le elevati doti di coraggio e di fulgido ardimento spinto fino al supremo olocausto. La commossa, profonda gratitudine del Paese testimonia le alte prove di valore e generoso altruismo offerte dal Corpo. Autunno 1966»
— Roma, decreto del Presidente della Repubblica, 14 luglio 1967[61]
«Il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, a conferma delle sue nobili tradizioni di attaccamento al dovere, di spirito di sacrificio, di incondizionata abnegazione, mobilitava con tempestività uomini e mezzi per soccorrere le genti friulane, colpite da un terrificante terremoto. L'altissimo senso di altruistico civismo, l'elevatissimo grado di efficienza dimostrato durante il salvataggio di vite umane, il recupero di salme, lo sgombero di macerie, effettuati con grave rischio della vita all'interno di edifici semidistrutti nel perdurare di violente, ripetute, scosse sismiche, l'impegno e le energie profuse senza risparmio nell'opera di ricostruzione e di sostegno morale delle popolazioni, il doloroso contributo di sangue offerto, hanno guadagnato al Corpo nazionale dei vigili del fuoco la riconoscenza della Nazione tutta. Friuli, 1976»
— Roma, decreto del Presidente della Repubblica, 3 giugno 1977[61]
«In occasione del rovinoso terremoto abbattutosi sull'Irpinia e sulla Lucania, che causava migliaia di vittime ed ingentissimi danni, il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, confermando, ancora una volta, una lunga tradizione di elevato spirito di sacrificio e di incondizionata abnegazione, interveniva con uomini e mezzi in soccorso delle popolazioni così tragicamente colpite, prodigandosi, con perizia non comune ed eccezionale senso del dovere, in un'opera generosa ed instancabile, nonostante incombenti situazioni di pericolo e innumerevoli difficoltà. L'elevatissimo grado di efficienza dimostrata, l'impegno e le energie profuse senza risparmio, l'efficace opera di soccorso prestata, tributavano al Corpo nazionale dei vigili del fuoco la riconoscenza della Nazione tutta. Sisma del novembre 1980»
— Roma, decreto del Presidente della Repubblica, 11 ottobre 1983[61]
«Per l'attività di tutela del patrimonio artistico»
— Roma, decreto del Presidente della Repubblica, 24 novembre 1990[61]
«Nell'arco di un cinquantennio, dimostrando esemplare spirito di abnegazione, encomiabile dedizione e generoso altruismo, si è prodigato con il più fervido slancio umanitario in innumerevoli interventi, dovunque la sua presenza era richiesta per aiuti o soccorsi, vite da salvare, sofferenze da lenire. Per tale quotidiana opera, svolta con eccezionale impegno, alta professionalità e indomito coraggio, ha ben meritato l'ammirazione e la gratitudine dell'intera Nazione. Anni 1941 - 1991»
— Roma, decreto del Presidente della Repubblica, 3 giugno 1991[61]
«In occasione della violenta alluvione abbattutasi su Piemonte e Emilia-Romagna, che causava vittime e ingentissimi danni, il personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, dando prova ancora una volta di elevatissima professionalità, di encomiabile spirito di sacrificio e di incondizionato impegno, interveniva con uomini e mezzi in soccorso delle popolazioni colpite e, prodigandosi con immediatezza, efficacia e sensibilità in una generosa e instancabile opera di solidarietà, garantiva il graduale ritorno alla normalità. Novembre 1994»
— Roma, decreto del Presidente della Repubblica, 15 maggio 1995[61]
«Incendio teatro "La Fenice" di Venezia e disastrosi eventi di Secondigliano, 1996»
— Roma, decreto del Presidente della Repubblica, 1996[62]
«In occasione del violento sisma che interessava vaste zone dell'Umbria e della Marche, causando vittime e ingentissimi danni, il Corpo nazionale dei vigili del fuoco si prodigava sin dalle prime ore con uomini e mezzi in aiuto delle popolazioni colpite negli affetti e nei beni e si adoperava con perizia ed encomiabile professionalità per il recupero e la salvaguardia del prezioso e insostituibile patrimonio artistico. Nonostante l'incessante ripetersi di scosse telluriche di elevata intensità, proseguiva poi instancabilmente a prestare, in ogni momento e in ogni circostanza, incondizionata ed efficiente assistenza, sicuro e significativo riferimento per i cittadini e gli altri soccorritori. Autunno - inverno 1997»
— Roma, decreto del Presidente della Repubblica, 1º dicembre 1997[61]
«Per l'attività di tutela del patrimonio artistico durante il sisma del 1997»
— Roma, decreto del Presidente della Repubblica, 2 marzo 1999[62]
«In occasione di un disastroso movimento franoso che colpiva i Comuni di Sarno, Siano, Bracigliano e Quindici, il Corpo nazionale dei vigili del fuoco accorreva con uomini e mezzi in soccorso della popolazione duramente colpita. Nonostante il protrarsi della calamità si prodigava, con eccezionale spirito di abnegazione e grande professionalità, per salvare vite umane, alleviare disagi e sofferenze, ripristinare condizioni di normalità. Chiaro esempio di elette virtù civiche e grande generosità. Salerno, Avellino, 5 maggio 1998»
— Roma, decreto del Presidente della Repubblica, 23 novembre 2000[62]
«Per l'opera meritoria compiuta dal Corpo nazionale dei vigili del fuoco in occasione di gravi e tragici eventi accaduti nel corso dell'anno 2002, di seguito indicati: Aprile 2002, Milano: schianto di un aereo da turismo contro il grattacielo “Pirelli”. Giugno 2002, Verbano Cusio-Ossola: formazione di un lago epiglaciale sul ghiacciaio del Monte Rosa. Giugno 2002, Milano: esplosione in un appartamento. Luglio 2002, Messina: incidente sulla linea ferroviaria Palermo-Venezia. Settembre 2002, Isola d'Elba: violento nubifragio. Settembre 2002, Palermo: scosse sismiche. Ottobre-novembre 2002, Catania: attività vulcanica e sismica. Ottobre-novembre 2002, Campobasso-Foggia: terremoto di intensità pari a 5.4 gradi della scala Richter. Nelle circostanze sopra descritte, gli appartenenti al Corpo nazionale dei vigili del fuoco, incuranti del pericolo, si prodigavano nei soccorsi con spirito di abnegazione, con spiccata professionalità e grande umanità per salvare vite in pericolo, per impedire il verificarsi di ulteriori danni alle persone e alle cose e dando esempio di eccezionale spirito di solidarietà umana nei confronti di coloro che, dai tragici eventi, venivano colpiti nei sentimenti più profondi. La generosa azione degli appartenenti al Corpo nazionale dei vigili del fuoco è un esempio mirabile di dedizione al bene della Comunità nazionale»
— Roma, decreto del Presidente della Repubblica, 22 novembre 2002[61]
«In occasione di gravi e tragici eventi accaduti nel triennio 2003-2005: terremoto in Algeria del maggio 2003, incendi boschivi del luglio 2003 in Francia, nottata del black-out del 27-28 settembre 2003; terremoto in Marocco del febbraio 2004; maremoto abbattutosi su tutto il Sud Est asiatico nel dicembre 2004; incidente ferroviario del 7 gennaio 2005 avvenuto nei pressi della stazione Bolognina di Crevalcore; alluvione in Georgia nel febbraio 2005; funerali del Santo Padre Giovanni Paolo II dell'aprile 2005 e violento incendio all'interno del Traforo del Frejus nel giugno del 2005, gli appartenenti al Corpo nazionale dei vigili del fuoco si sono prodigati con encomiabile dedizione, spiccata professionalità e spirito altruistico per salvare vite in pericolo, per impedire il verificarsi di ulteriori danni alle persone e alle cose e per alleviare le altrui sofferenze. Gli innumerevoli interventi compiuti con umiltà e coraggio, in estrema lotta contro il tempo, le asperità del terreno e le avversità atmosferiche, hanno arricchito la mirabile tradizione del valore e dell'efficienza del Corpo dei vigili del fuoco, suscitando, ancora una volta, la riconoscenza della Nazione tutta. Territori nazionale e internazionale, 2003-2005»
— Roma, decreto del Presidente della Repubblica, 13 aprile 2006[63]
«In occasione di un violento e disastroso evento alluvionale, il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, in un primo tempestivo intervento, si adoperava con perizia ed encomiabile professionalità, nella generosa opera di recupero delle salme di centinaia di vittime e nel portare in salvo migliaia di persone in pericolo. Provvedeva poi, con impegno ed energie profusi instancabilmente di notte e di giorno, alle operazioni di sgombero delle macerie e al prosciugamento dei numerosi appartamenti ed esercizi commerciali allagati. L'elevatissimo grado di efficienza dimostrato, lo spirito di umana solidarietà, di diffuso senso di abnegazione e di dedizione al dovere accrescevano il patrimonio delle virtù civiche proprie del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, suscitando ancora una volta l'ammirata e unanime riconoscenza del Paese. Salerno e provincia, 25-26 ottobre 1954»
— Roma, decreto del Presidente della Repubblica, 28 marzo 2007[64]
«In occasione del violento sisma che sconvolgeva la Regione Abruzzo, il Corpo nazionale dei vigili del fuoco accorreva tempestivamente con uomini e mezzi in soccorso della popolazione duramente colpita, prodigandosi, con eccezionale abnegazione ed elevatissimo spirito di sacrificio, per salvare vite umane, alleviare disagi e sofferenze, impedire il verificarsi di ulteriori danni alle persone e alle cose. Gli innumerevoli interventi compiuti con sprezzo del pericolo e senza risparmio di energie hanno arricchito la generosa tradizione del valore e dell'efficienza del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, suscitando la riconoscenza della Nazione tutta e l'ammirazione della comunità internazionale. L'Aquila, 6 aprile 2009»
— Roma, decreto del Presidente della Repubblica, 28 agosto 2009[64]
«Per l'attività di tutela del patrimonio artistico dopo il sisma in Abruzzo»
— Roma, decreto del Presidente della Repubblica, 25 settembre 2009[64]
«In occasione del grave disastro verificatosi nella stazione di Viareggio, il personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco accorreva nel cuore della notte, prodigandosi con grande coraggio e sprezzo del pericolo per salvare le persone coinvolte nell'immane incendio, causato dalle esplosioni delle cisterne del convoglio in transito e propagatosi alle abitazioni circostanti lo scalo ferroviario. L'intervento, condotto con professionalità di altissimo livello dai numerosi Vigili fatti affluire e protrattosi anche nei giorni successivi per il difficoltoso recupero delle vittime e per la messa in sicurezza dei luoghi, ha evidenziato la generosa abnegazione degli uomini e delle donne del Corpo nazionale, che anche a rischio della propria vita hanno ancora una volta dimostrato altissimo senso del dovere e straordinarie virtù civiche, suscitando l'ammirata riconoscenza della Comunità locale e della Nazione tutta. Viareggio (LU), 29 giugno 2009»
— Roma, decreto del Presidente della Repubblica, 7 settembre 2010[64]
«Per la partecipazione all'evento sismico del 6 aprile 2009 in Abruzzo, in ragione dello straordinario contributo reso con l'impiego di risorse umane e strumentali per il superamento dell'emergenza»
— 11 ottobre 2010[65][66]
«In occasione degli eventi alluvionali e franosi che hanno colpito la provincia di Messina, provocando ingenti danni, il personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco si prodigava con incondizionato impegno e generosa abnegazione per trarre in salvo i superstiti e recuperare le vittime. L'intervento, protrattosi anche nei giorni successivi, ha evidenziato ancora una volta la grande professionalità e lo spirito di solidarietà dei numerosi operatori intervenuti, suscitando la riconoscenza dell'intera collettività. Messina, 1º ottobre 2009»
— Roma, decreto del Presidente della Repubblica, 2 dicembre 2010[64]
«In occasione dei tanti eventi calamitosi che hanno interessato il territorio nazionale, gli appartenenti al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco si sono prodigati con eccezionale abnegazione ed altissimo senso del dovere nella tutela della vita umana, della salute e nella salvaguardia dell'ambiente. Nella loro attività quotidiana hanno dimostrato elevatissima competenza e encomiabile capacità operativa, coraggio e slancio solidaristico, rinsaldando in ogni occasione il profondo legame che li unisce alla cittadinanza. Il valore del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco è ormai affermato anche all'estero e arricchisce la mirabile tradizione di efficienza ed altruismo dei suoi appartenenti suscitando, ancora una volta, la riconoscenza della Nazione tutta. Territorio nazionale, 1992-2011»
— Roma, decreto del Presidente della Repubblica, 27 ottobre 2011[64]
«In occasione dell'alluvione che interessava il territorio della Provincia di Roma, il personale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, impegnato giorno e notte, riusciva a mettere in salvo centinaia di persone in pericolo per l'esondazione del Tevere. I Vigili del Fuoco con grande spirito di servizio ed abnegazione si prodigavano anche per scongiurare gravi danni alle opere d'arte. In particolare effettuavano un intervento altamente specialistico al ponte di Castel Sant'Angelo, riuscendo a salvaguardare l'integrità di un patrimonio artistico - culturale di rilevanza mondiale e suscitando la riconoscenza della comunità locale. Nobile esempio di elette virtù civiche e grande generosità. Roma, 11-14 dicembre 2008»
— Roma, decreto del Presidente della Repubblica, 30 novembre 2012[64]
«A seguito del drammatico naufragio di un'imbarcazione di migranti, inizialmente andata a fuoco e poi affondata, il personale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco prontamente interveniva, fin dalle prime ore del mattino, per garantire una tempestiva attività di primo soccorso dei naufraghi e di ricerca dei dispersi. Le operazioni proseguivano incessantemente nei giorni successivi, con immersioni a quote proibitive, mettendo a durissima prova la resistenza fisica e psicologica degli operatori intervenuti, i quali, spinti dai più alti valori di umana solidarietà, effettuavano il complesso recupero delle vittime rimaste intrappolate nello scafo sommerso, al fine di dare loro una dignitosa sepoltura. L'intervento condotto, attraverso una coralità di azione, con eccezionale abnegazione e coraggio, ha evidenziato straordinarie qualità umane e professionali ed elevate virtù civiche del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, ricevendo ancora una volta l'unanime apprezzamento e riconoscenza del Paese tutto. Lampedusa (AG), 3-15 ottobre 2013»
— Roma, decreto del Presidente della Repubblica, 2 dicembre 2014[64]
«In occasione del naufragio della Costa Concordia il personale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco accorreva già nel cuore della notte, prodigandosi con grande coraggio e sprezzo del pericolo per salvare le persone coinvolte nel grave disastro. Gli interventi sono stati eseguiti con estrema perizia e altissima professionalità dai numerosi Vigili fatti affluire al luogo del disastro e si sono protratti nei giorni e nei mesi successivi per assicurare il difficoltoso recupero delle vittime e la messa in sicurezza del relitto. Nella circostanza va evidenziata la generosa abnegazione degli operatori del Corpo Nazionale che, anche a rischio della propria vita, hanno ulteriormente dimostrato altissimo senso del dovere e straordinarie virtù civiche, suscitando l'ammirata riconoscenza della Comunità locale e della Nazione tutta. Isola del Giglio (GR), 13 gennaio 2012»
— Roma, decreto del Presidente della Repubblica, 2 dicembre 2014[64]
«Per il totale ed insostituibile contributo profuso dagli uomini del Corpo dei Vigili del Fuoco, accomunati da un alto livello di specializzazione, da un'accurata e costante formazione, dalla disponibilità all'estremo sacrificio e da un sentimento di solidarietà, per l'attività di soccorso pubblico a salvaguardia dell'incolumità delle persone e dell'integrità dei beni e dell'ambiente, prestato in occasione di complessi scenari calamitosi naturali e in contesti di eventi sismici affrontati con un elevato livello di sicurezza e con metodologie altamente evolute, nonché per l'attività svolta nell'ambito dell'emergenza umanitaria derivante dal massiccio afflusso di cittadini extracomunitari»
— Roma, decreto del Presidente della Repubblica, 19 agosto 2016[67][68]
«In occasione di un grave incidente ferroviario, il personale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco si adoperavano con perizia ed encomiabile professionalità nella generosa opera di soccorso e di ricerca dei dispersi. Successivamente gli operatori profondevano instancabilmente ogni impegno ed energia, utilizzando anche attrezzature speciali, per liberare i binari e garantire lo svolgimento delle operazioni, senza interruzione alcuna. La coralità dell'azione e la tempestività degli interventi hanno evidenziato, ancora una volta, le eccezionali qualità umane e professionali del Corpo Nazionale, suscitando l'ammirazione e l'unanime apprezzamento del Paese. Puglia, 12 luglio 2016»
— Roma, decreto del Presidente della Repubblica, 23 novembre 2016[64]
«In occasione del violento sisma che interessava l'area del centro Italia, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco interveniva tempestivamente con un apporto massiccio di uomini e mezzi in soccorso delle popolazioni coinvolte dai crolli, riuscendo ad estrarre dalle macerie e a trarre in salvo moltissime persone, nonostante le difficili condizioni ambientali, con sprezzo del pericolo e senza risparmio di energie. Gli interventi compiuti, con grande professionalità, altissimo senso del dovere, generoso spirito di solidarietà ed eccezionale abnegazione a salvaguardia della vita, rinsaldando il profondo legame che unisce il Corpo Nazionale alla cittadinanza, suscitando, ancora una volta, la riconoscenza della Nazione tutta. Italia centrale, 24 agosto 2016»
— Roma, decreto del Presidente della Repubblica, 23 novembre 2016[64]
«Con straordinaria determinazione e altissima professionalità, in occasione del cedimento di una campata di un viadotto autostradale, gli operatori del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco accorrevano da tutto il territorio nazionale con sofisticate strumentazioni per prestare soccorso, con generoso spirito di solidarietà, alle numerose vittime del disastroso crollo e per recuperare, in un complesso e rischioso scenario operativo, i corpi di coloro che avevano perso tragicamente la vita. Nei giorni successivi al disastro e fino al termine dell’emergenza, centinaia di unità di personale, con eccezionale abnegazione, senza sosta e anche in ore notturne, effettuavano oltre mille interventi, assistendo altresì la popolazione nel recupero degli effetti personali all'interno delle abitazioni dichiarate inagibili. Luminoso esempio di mirabile coraggio e di incondizionato amore per il prossimo che ha suscitato, ancora una volta, l’unanime riconoscenza dell’intera Nazione. Genova, 14 agosto-18 settembre 2018»
— Roma, decreto del Presidente della Repubblica, 1º dicembre 2018[64]
«Con straordinaria dedizione ed esemplare professionalità, fin dalle prime fasi dell'emergenza pandemica da Covid-19, gli operatori del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, oltre ad assicurare la continuità del soccorso tecnico urgente alla popolazione in un contesto di elevato livello di rischio e con scenari di intervento senza precedenti, fornivano il massimo supporto al Sistema Nazionale di Protezione Civile ed alle articolazioni dei vari livelli di governo, effettuavano le verifiche del rispetto dei protocolli Covid presso attività produttive ed aziende erogatrici di servizi essenziali, e collaboravano con le Forze di polizia alla verifica del rispetto, da parte della popolazione, delle prescrizioni impartite, affiancando una parallela azione di sensibilizzazione sulle pratiche comportamentali e le procedure da adottare per il contenimento del virus. L'indiscussa competenza in materia di contrasto ai rischi di natura nucleare, biologica, chimica e radiologica ha consentito al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco di fornire un preziosissimo aiuto alle articolazioni del Servizio Sanitario Nazionale. Durante le campagne vaccinali il Corpo ha fornito, altresì, un determinante contributo alle strutture sanitarie territoriali, attraverso la realizzazione di hub vaccinali in numerose sedi di servizio, e l'identificazione di altre strutture idonee. Luminoso esempio di professionalità, altissimo senso del dovere ed eccezionale abnegazione a salvaguardia della vita, che rinsalda il profondo legame che unisce il Corpo Nazionale con la cittadinanza suscitando, ancora una volta, l'ammirazione e l'unanime apprezzamento del Paese. Territorio nazionale, 2020-2022»
— Roma, decreto del Presidente della Repubblica, 15 novembre 2022[69]
«In occasione dei gravi eventi alluvionali e geologici che nel maggio 2023 hanno colpito la Regione Emilia Romagna, il Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile, già in fase di pre-allerta, ha iniziato la mobilitazione del personale del Corpo impiegando, per l'intera durata dell'emergenza, oltre 38.000 unità operative. La complessa attività messa in atto è stata la risultante di un'azione congiunta di grandissimo impatto che, anche in questa occasione, ha confermato il consolidato senso del dovere e abnegazione che caratterizzano la missione dei Vigili del Fuoco. 02-17 maggio 2023 - Emilia Romagna»
— Roma, decreto del Presidente della Repubblica, 7 giugno 2024[69]

Decorazioni conferite ai Comandi provinciali

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  •   n. 10 Medaglie d'oro al valor civile
  •   n. 29 Medaglie d'argento al valor civile
  •   n. 19 Medaglie di bronzo al valor civile

Decorazioni individuali al valor militare

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  •   n. 7 Medaglie d'argento al valor militare
  •   n. 33 Medaglie di bronzo al valor militare
  •   n. 96 Croci di guerra al valor militare

Decorazioni individuali al valor civile e al merito civile

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  •    n. 44 Medaglie d'oro al valor civile ed al merito civile, tra cui le 4 conferite ai caduti per la strage di via Ventotene a Roma (Capo Squadra Danilo Di Veglia e dei vigili del fuoco Sirio Corona, Fabio Di Lorenzo e Alessandro Manuelli)
  •    n. 209 Medaglie d'argento al valor civile ed al merito civile
  •    n. 415 Medaglie di bronzo al valor civile ed al merito civile
  •   n. 656 Attestati di pubblica benemerenza al merito civile

Decorazioni individuali, attestati e medaglie di pubblica benemerenza

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Monumenti nazionali

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Ai Vigili del Fuoco sono stati diversi monumenti nazionali, a partire da quello inaugurato a Castrocaro Terme, presso Forlì, nel 1994, opera dello scultore Angelo Ranzi. Altri monumenti sorgono a: Arezzo, dal 2008; Ortona (dal 2009); Lodi, dal 2015; Marghera (Venezia), dal 2021.

  1. ^ Camera dei deputati, L'ordinamento del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, su temi.camera.it. URL consultato il 24 aprile 2024.
  2. ^ Polizia Giudiziaria, su www.vigilfuoco.it. URL consultato l'11 maggio 2024.
  3. ^ Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, su vigilfuoco.it. URL consultato il 15 novembre 2020 (archiviato il 28 febbraio 2021).
  4. ^ Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n. 165 dell'8 febbraio 1936 n. 325
  5. ^ Art. 1 regio decreto legge 10 ottobre 1935-XIV, n. 2472
  6. ^ Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n. 165 del 22 luglio 1938 n. 165
  7. ^ la locuzione venne adottata ufficialmente con l'articolo 1 del regio decreto-legge del 16 giugno 1938-XVI, n. 1021, per designare chi sino a quel momento era chiamato col termine "pompiere"., su augusto.digitpa.gov.it. URL consultato il 2 agosto 2012 (archiviato il 6 gennaio 2014).
  8. ^ Pubblicato come supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n. 49 del 28 febbraio 1939-XVII, su augusto.digitpa.gov.it. URL consultato il 2 agosto 2012 (archiviato il 6 gennaio 2014).
  9. ^ Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia del 13 luglio 1939, n. 162
  10. ^ Art. 71 comma 1 regio decreto-legge 27 febbraio 1939-XVII.
  11. ^ La storia del Battaglione Santa Barbara, da storiavvf.it giugno 2007 Archiviato il 24 settembre 2013 in Internet Archive.
  12. ^ Art. 1 decreto legge 7 settembre 2001, n. 343.
  13. ^ (PDF)Documento programmatico del Ministero dell'Interno sul progetto di riorganizzazione del corpo del 9 aprile 2014 Archiviato il 26 febbraio 2015 in Internet Archive.
  14. ^ Art. 5 d.lgs. 13 ottobre 2005, n. 217, su edizionieuropee.it. URL consultato il 30 luglio 2020 (archiviato il 28 giugno 2020).
  15. ^ Art. 8 D.P.R. febbraio 2004, n. 76, su edizionieuropee.it. URL consultato il 30 luglio 2020 (archiviato il 27 febbraio 2021).
  16. ^ Art. 2 decreto del Ministero dell'interno 5 novembre 2019, n. 167, su gazzettaufficiale.it. URL consultato il 30 luglio 2020 (archiviato il 29 maggio 2021).
  17. ^ Artt. 702 e 703 d.lgs. 15 marzo 2010, n. 66, su edizionieuropee.it. URL consultato il 30 luglio 2020 (archiviato il 3 luglio 2020).
  18. ^ Art. 2 D.P.R. 21 marzo 2005, n. 85, su edizionieuropee.it.
  19. ^ Art. 6 comma 1 d.lgs 8 marzo 2006, su edizionieuropee.it.
  20. ^ Art. 1 legge delega 30 settembre 2004, n. 252, su edizionieuropee.it.
  21. ^ Art. 6 comma 2 d.lgs 8 marzo 2006, su edizionieuropee.it.
  22. ^ Polizia Giudiziaria, su www.vigilfuoco.it. URL consultato il 24 aprile 2024.
  23. ^ Art. 19 comma 1 d.lgs 8 marzo 2006, su edizionieuropee.it.
  24. ^ Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana - Serie Generale n. 50 del 29 febbraio 2012
  25. ^ vigilfuoco.tv. URL consultato il 12maggio2022.
  26. ^ vigilfuoco.tv. URL consultato il 31maggio2022.
  27. ^ vigilfuoco.tv[collegamento interrotto]. URL consultato il 19maggio2022.
  28. ^ vigilfuoco.tv. URL consultato il 18maggio2022.
  29. ^ vigilfuoco.tv. URL consultato il 18maggio2022.
  30. ^ vigilfuoco.tv. URL consultato il 19maggio2022.
  31. ^ vigilfuoco.tv. URL consultato il 18maggio2022.
  32. ^ vigilfuoco.tv. URL consultato il 19maggio2022.
  33. ^ vigilfuoco.tv. URL consultato il 19maggio2022.
  34. ^ vigilfuoco.tv. URL consultato il 18maggio2022.
  35. ^ vigilfuoco.tv. URL consultato il 18maggio2022.
  36. ^ vigilfuoco.tv. URL consultato il 18maggio2022.
  37. ^ vigilfuoco.tv. URL consultato il 18maggio2022.
  38. ^ vigilfuoco.tv. URL consultato il 19maggio2022.
  39. ^ vigilfuoco.tv. URL consultato il 19maggio2022.
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Bibliografia

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  • Alessandro Mella, Uniformi e distintivi dei vigili del fuoco 1900 - 1965. Marvia 2008. ISBN 978-88-89089-24-8
  • Alessandro Mella, Uniformi e distintivi dei vigili del fuoco 1938 - 1945. Parma, Albertelli, 2004. ISBN 978-88-87372-43-4

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