Crimine di aggressione
Il crimine di aggressione è uno dei crimini su cui la Corte penale internazionale esercita giurisdizione in base a quanto stabilito dallo Statuto di Roma, e dagli emendamenti di Kampala del 2010, entrati in vigore a partire dal 17 giugno 2018: essi furono adottati dopo che la definizione di questo crimine è stata oggetto di molte revisioni, riunioni di alto livello, conferenze di esperti e sessioni dell'Assemblea degli Stati Parte.
Con l'entrata in vigore degli emendamenti di Kampala, si completa l'attuazione del principio di diritto internazionale penale per il quale individui considerati responsabili per crimini di guerra, crimini contro l'umanità, genocidio, gravi violazioni delle Convenzioni di Ginevra e crimine di aggressione sono soggetti ad una giurisdizione che, nel caso degli Stati parte dello Statuto di Roma, consiste nell'azione sovranazionale della Corte penale internazionale (CPI).
Storia
modificaMentre gli altri crimini ricadenti nella giurisdizione della CPI (crimini di guerra, crimini contro l'umanità, genocidio e gravi violazioni delle Convenzioni di Ginevra) erano già definiti all'interno dello Statuto di Roma e degli Elements of Crimes (traducibile in modo un po' approssimativo: Codice dei Crimini)[1] al momento della sua firma (e quindi sono in vigore dal momento della ratifica), per il crimine di aggressione la questione è risultata un po' più complessa. Gli Stati Parte hanno infatti ratificato lo Statuto di Roma 'sulla fiducia' per quanto riguarda il crimine di aggressione: la CPI avrebbe avuto giurisdizione sui crimini summenzionati e sul 'crimine di aggressione (quando verrà definito)'.
Dopo varie Sessioni Preparatorie internazionali presso le Nazioni Unite, otto Sessioni Plenarie dell'Assemblea degli Stati Parte (ASP), varie conferenze e incontri internazionali di alto livello, è stato costituito un 'Gruppo di Lavoro per la definizione del crimine di aggressione' le cui conclusioni e reports sono state discusse in una Conferenza di Revisione[2], tenutasi a Kampala in Uganda dal 31 maggio all'11 giugno 2010.
Questioni diplomatiche connesse
modificaSeppur non sempre in modo esplicito, il problema del crimine di aggressione riguarda in particolare le complesse relazioni diplomatiche della CPI con alcuni tra i Membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, nello specifico con tre dei cinque Stati che non hanno ratificato lo Statuto di Roma, Stati Uniti, Russia e Cina. La CPI è de jure un organo indipendente dalle Nazioni Unite e i rapporti tra le due organizzazioni sono regolati da trattati internazionali per garantire la maggior neutralità, trasparenza e indipendenza; de facto, però, gli Stati parte dello Statuto di Roma si destreggiano mediante equilibrismi diplomatici di cui la definizione del crimine di aggressione è l'esempio più lampante.
Mentre la Russia e la Cina si oppongono fermamente e i Paesi Europei hanno dimostrato una compattezza di intenti e una politica estera comune, gli Stati Uniti hanno dimostrato un atteggiamento contraddittorio nei confronti della CPI. Gli USA hanno infatti firmato lo Statuto di Roma durante gli ultimi giorni dell'Amministrazione Clinton, non hanno ratificato e hanno esplicitamente manifestato ostilità durante l'Amministrazione Bush, le tensioni si sono allentate durante l'Amministrazione Obama che ha inviato una delegazione di 'osservatori' alla Conferenza di Kampala[3]. Molte tra le più importanti Organizzazioni non governative per l'entrata in vigore dello Statuto di Roma sono almeno in parte, statunitensi (o, come nel caso dell'italianissima No Peace Without Justice, il nucleo e i gruppi di lavoro più attivi avevano una base a New York), svolgendo attività di 'lobbying' che ha sostenuto apertamente la CPI.
Per quanto riguarda Israele e l'Autorità Nazionale Palestinese (ANP), la questione è ancora più complessa, essendo conteso territorio in guerra da oltre sessant'anni. Israele non ha ratificato lo Statuto di Roma, ma molti gruppi di pressione, tra cui il potentissimo American Jewish Committee, sono parte della Coalizione per la Corte penale internazionale (CICC) e dell'AMICC (American NGOs Coalition for the International Criminal Court). L'ANP ha inviato delle segnalazioni di presunti crimini all'Ufficio del Procuratore (OTP) della Corte penale internazionale, affermando il proprio diritto alla ratifica dello Statuto di Roma[4]. Le parti in conflitto pertanto seguivano con attenzione gli sviluppi della discussione sulla definizione di crimine di aggressione.
Per quanto riguarda la Russia, oltre all'opposizione aprioristica alla CPI, il crimine di aggressione è una questione spinosa che riguarda in particolar modo i paesi limitrofi che facevano parte dell'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, alcuni dei quali attualmente Stati Parte[5] che hanno accettato la giurisdizione sovranazionale della CPI.
La Cina storicamente non è particolarmente sensibile alle questioni dei diritti umani ed è contraria alla CPI: si temeva che il crimine di aggressione ponesse dei problemi ad una eventuale apertura delle autorità cinesi nei confronti della CPI, in particolar modo per i 'casi storici' contestati alla Repubblica Popolare dalla comunità internazionale.
Insomma, la definizione del crimine ha costituito e continua a costituire un problema diplomatico di rilevanza internazionale che potenzialmente potrebbe essere stato avviato verso una conclusione durante la Conferenza di Kampala.
Definizione
modificaDopo gli antefatti definitori tentati dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite[6], il primo sintagma normativo cogente è quanto deciso dalla Conferenza di revisione sullo Statuto di Roma della Corte penale internazionale che si è svolta a Kampala, Uganda, in seguito alla decisione, adottata il 26 novembre 2009, dell'ottava sessione plenaria dell'ASP. Per esso il crimine di aggressione è il crimine che prevede “la pianificazione, la preparazione, l'inizio o l'esecuzione, da parte di una persona in grado di esercitare effettivamente il controllo o di dirigere l'azione politica o militare di uno Stato, di un atto di aggressione che, per il suo carattere, gravità e portata, costituisce una manifesta violazione della Carta delle Nazioni Unite”[7].
Proseguendo nella «transizione del diritto internazionale positivo, dallo ius ad bellum allo ius contra bellum»[8], con questa previsione si intende ribadire che "la vera soluzione dei conflitti è riconoscere a organismi sovranazionali un potere che impedisca le violazioni della dignità delle persone e delle comunità, sia delle minoranze dentro gli Stati sia tra gli Stati. Chiunque commette un crimine contro le persone o contro le comunità non può ritenersi impunito"[9].
Entrata in vigore
modificaIl crimine è stato dunque definito ma le modifiche statutarie non potevano entrare in vigore fino a che 30 stati parte non avessero ratificato le modifiche e fino a che l'Assemblea degli Stati Parte - sostenuta da un voto favorevole di almeno due terzi dei componenti, a partire da una qualunque data successiva al 1º gennaio 2017 - non avesse deciso di attivare la giurisdizione così creata[10].
Il 17 luglio 2018 ambedue le condizioni si sono verificate e la nuova giurisdizione è stata creata. Il percorso delle ratifiche degli emendamenti di Kampala non si è fermato e nel 2021 le adesioni erano giunti a 42 Stati, tra cui, dal 10 novembre 2021, anche l'Italia[11].
Note
modifica- ^ La versione ufficiale degli Elements of Crimes si può consultare sulla pagina web dedicata della Corte penale internazionale [1]
- ^ Per il sito della Review Conference, consultare la pagina dedicata della Corte penale internazionale [2]
- ^ Per le relazioni tra Stati Uniti e CPI è consultabile una voce su wiki in inglese. Il testo del report degli osservatori è in inglese nel sito del Governo Statunitense [3] Archiviato il 25 giugno 2010 in Internet Archive.
- ^ L'OTP aveva avviato, di concerto con la Presidenza, dei colloqui con i diplomatici dell'ANP e con l'Ambasciata Israeliana nei Paesi Bassi, costituendo un gruppo di lavoro per esaminare le richieste; ad una prima disamina sembrava che non vi fossero le condizioni per definire l'ANP uno stato o rappresentativo di una nazione, cosa che pareva rendere assai difficoltoso far passare in Pre-Trial Chamber la legittimità di una misura giurisdizionale, assunta sul presupposto della statualità della Palestina.
- ^ Si tratta in particolare del caso della Georgia.
- ^ United Nations General Assembly Resolution 3314. Vedi anche GENERAL ASSEMBLY RESOLUTION 2131 (XX) OF 21 DECEMBER 1965 DECLARATION ON THE INADMISSIBILITY OF INTERVENTION IN THE DOMESTIC AFFAIRS OF STATES AND THE PROTECTION OF THEIR INDEPENDENCE AND SOVEREIGNTY.
- ^ Versione italiana della Risoluzione del Parlamento europeo sulla Conferenza di revisione sullo Statuto di Roma della Corte penale internazionale a Kampala, Uganda, B7‑0265/2010 presente sul sito del Parlamento Europeo "1 in occasione della presentazione del parere ufficiale alla Conferenza di revisione sullo Statuto di Roma della Corte penale internazionale a Kampala, Uganda, svoltasi dal 31 maggio all'11 giugno 2010 convocata in seguito alla decisione, adottata il 26 novembre 2009, dell'ottava sessione plenaria dell'Assemblea degli Stati parte. Per la versione completa RC/Res.6 (advance version), Annex I, Amendments to the Rome Statute of the International Criminal Court on the Crime of Aggression "For the purpose of this Statute, “crime of aggression” means the planning, preparation, initiation or execution, by a person in a position effectively to exercise control over or to direct the political or military action of a State, of an act of aggression which, by its character, gravity and scale, constitutes a manifest violation of the Charter of the United Nations. 2. For the purpose of paragraph 1, “act of aggression” means the use of armed force by a State against the sovereignty, territorial integrity or political independence of another State, or in any other manner inconsistent with the Charter of the United Nations. Any of the following acts, regardless of a declaration of war, shall, in accordance with United Nations General Assembly resolution 3314 (XXIX) of 14 December 1974, qualify as an act of aggression: a) The invasion or attack by the armed forces of a State of the territory of another State, or any military occupation, however temporary, resulting from such invasion or attack, or any annexation by the use of force of the territory of another State or part thereof; b) Bombardment by the armed forces of a State against the territory of another State or the use of any weapons by a State against the territory of another State; c) The blockade of the ports or coasts of a State by the armed forces of another State; d) An attack by the armed forces of a State on the land, sea or air forces, or marine and air fleets of another State; e) The use of armed forces of one State which are within the territory of another State with the agreement of the receiving State, in contravention of the conditions provided for in the agreement or any extension of their presence in such territory beyond the termination of the agreement; f) The action of a State in allowing its territory, which it has placed at the disposal of another State, to be used by that other State for perpetrating an act of aggression against a third State; g) The sending by or on behalf of a State of armed bands, groups, irregulars or mercenaries, which carry out acts of armed force against another State of such gravity as to amount to the acts listed above, or its substantial involvement therein."
- ^ Claus Kreß, SULL’ATTIVAZIONE DELLA GIURISDIZIONE DELLA CORTE PENALE INTERNAZIONALE IN RELAZIONE AL CRIMINE DI AGGRESSIONE, Diritto penale contemporaneo, 11/2018, pp. 6-7.
- ^ Graziano Delrio, C'è un'arma di pace in più: il crimine di aggressione, Avvenire, 5 novembre 2021.
- ^ Gli articoli approvati a Kampala stabiliscono infatti "che la Corte potrà esercitare la sua giurisdizione solo rispetto ai crimini che siano commessi dopo l’adozione di una decisione in questo senso da parte degli Stati parti in una data successiva al 1º gennaio 2017, e il decorso di un anno dalla ratifica degli emendamenti ad opera di trenta Stati parte. Occorre ricordare che: a) le due condizioni sono cumulative; b) risulterebbero essere pochissimi, solo 37, gli Stati che, al novembre 2018, hanno ratificato gli emendamenti riguardanti il crimine di aggressione; c) per la decisione di attivazione della giurisdizione della Corte è necessaria la stessa maggioranza richiesta per l’adozione degli emendamenti, ovvero i due terzi degli Stati parte, che attualmente dovrebbero risultare essere in numero di 123" (Senato della Repubblica, XVIII legislatura, DISEGNO DI LEGGE n. 667, d’iniziativa dei senatori AIROLA, CIAMPOLILLO, FERRARA, LUCIDI,PACIFICO, TAVERNA e PUGLIA, COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 17 LUGLIO 2018, Ratifica ed esecuzione degli emendamenti allo Statuto istitutivo della Corte penale internazionale, ratificato ai sensi della legge 12 luglio 1999, n.232, adottati a Kampala il 10 e l’11 giugno 2010, pagina 3).
- ^ Legge 10/11/2021: Ratifica ed esecuzione degli emendamenti allo Statuto istitutivo della Corte penale internazionale, ratificato ai sensi della legge 12 luglio 1999, n. 232, adottati a Kampala il 10 e l'11 giugno 2010.
Collegamenti esterni
modifica- Pagina della Corte penale internazionale in inglese dedicata alle Sessioni dell'Assemblea degli Stati Parte e alla Conferenza di Revisione di Kampala [4]
- Parlamento Europeo, Risoluzione sulla Conferenza di revisione sullo Statuto di Roma della Corte penale internazionale a Kampala, Uganda, B7‑0265/2010 presente sul sito del Parlamento Europeo "1
- Charter of the United Nations (EN) [5]
- Sezione di Diritto internazionale delle Nazioni Unite [6]
- Coalition for the International Criminal Court, CICC, (EN) "Pagina dedicata al crimine di aggressione" [7]
- Angelino Alfano, "Report del Ministro sulla Conferenza di Kampala sul sito del Ministero" http://www.giustizia.it/giustizia/it/mg_6_9.wp?previsiousPage=mg_6_13&contentId=NOL166637[collegamento interrotto]
- Pino Arlacchi, Diario di Kampala [8]
- Emma Bonino, sito ufficiale, comunicato stampa sull'iniziativa sul calcio d'inizio della Conferenza di Kampala [9] Archiviato il 24 giugno 2013 in Internet Archive.
Controllo di autorità | Thesaurus BNCF 40811 · LCCN (EN) sh85002191 · J9U (EN, HE) 987007293938405171 |
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