Croce al merito dell'Esercito
La croce al merito dell'Esercito è una decorazione di merito della Repubblica Italiana.
Croce al merito dell'Esercito | |
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Repubblica Italiana | |
Tipo | Medaglia al merito di Forza armata |
Status | attivo |
Istituzione | Roma, 26 luglio 1974 |
Concessa a | cittadini italiani e stranieri, comandi, corpi o enti. |
Gradi | oro, argento, bronzo |
Medaglie, decorazioni e ordini cavallereschi italiani | |
Nastri della medaglia | |
Storia
modificaLa medaglia venne istituita con legge n. 330 del 26 luglio 1974[1] con l'intento di "ricompensare il concorso particolarmente intelligente, ardito ed efficace ad imprese e studi di segnalata importanza, volti allo sviluppo ed al progresso dell'Esercito italiano, da cui siano derivati a quest'ultimo spiccato lustro e decoro".[2]
La croce al merito dell'Esercito può essere concessa "alla memoria".
Gradi
modifica- oro
- argento
- bronzo
Insegne
modificaLa medaglia è costituita da una croce decussata d'oro, argento o bronzo a seconda della classe, avente in centro un tondo riportante sul diritto la corona turrita, mentre sul retro si trova la scritta "AL MERITO DELL'ESERCITO" incisa sulle due braccia orizzontali. Sotto la scritta, nel braccio verticale, si trova il monogramma della Repubblica Italiana: "R I".
Il nastro è blu attorniato da una striscia gialla e una rossa per parte e con al centro una corona cittadina di materiale differente a seconda del grado (oro, argento). La medaglia di bronzo non riporta la corona turrita sul nastrino.
Note
modifica- ^ Legge 26 luglio 1974, n. 330 Istituzione di ricompense al valore e al merito dell'Esercito, Gazzetta Ufficiale n. 211 del 12-8-1974
- ^ Ricompense al Valore e al Merito dell'Esercito nel sito ufficiale del Quirinale
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Croce al merito dell'Esercito Italiano
Collegamenti esterni
modifica- Croce al Merito dell'Esercito (dal sito ufficiale dell'Esercito Italiano), su esercito.difesa.it. URL consultato il 14 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 25 gennaio 2012).