Dismutazione (matematica)

permutazioni di un insieme che non fissano alcun elemento

In combinatoria vengono dette dismutazioni (o sconvolgimenti, o permutazioni complete) le permutazioni di un insieme che non fissano alcun elemento, ossia tali che nessuno degli elementi dell'insieme iniziale compaia nella sua posizione originaria.

Formalmente, se le permutazioni di un insieme sono le funzioni biiettive , le dismutazioni di sono le funzioni biiettive tali che per ogni .

Si verifica facilmente che non esiste alcuna dismutazione per un insieme di un solo elemento, ne esiste 1 per un insieme di 2 elementi, 2 per un insieme di 3 elementi, 9 per uno di 4 elementi...

Ad esempio, le 9 dismutazioni possibili della parola "ABCD" sono:

BADC BCDA BDAC 
CADB CDAB CDBA
DABC DCAB DCBA

Il numero di dismutazioni di un insieme di elementi viene talvolta chiamato subfattoriale di e denotato con .

Contare le dismutazioni

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Il numero di dismutazioni di un insieme di   elementi è

 

La dimostrazione di questo fatto è un esempio di applicazione del principio di inclusione-esclusione. Dato un insieme   di   elementi, siano   rispettivamente l'insieme delle sue permutazioni e quello delle sue dismutazioni. Sia   l'insieme delle permutazioni che fissano l' -esimo elemento. La sua cardinalità sarà evidentemente   perché gli altri elementi possono muoversi liberamente.

Per calcolare la cardinalità di  , vorremmo sottrarre dal numero totale delle permutazioni il numero di quelle che fissano (almeno) 1 elemento. Cerchiamo quindi  . Sia  . Osserviamo che   perché in   le intersezioni del tipo   saranno contate 2 volte. Più precisamente,   dove

 

In generale, definiti

 

e

 

abbiamo che

 

In particolare ne ricaviamo

 

Calcolare la cardinalità di   non è difficile: i modi di scegliere   elementi (quelli da fissare) sono  , e per ognuno di questi gli altri elementi possono permutare liberamente, quindi in   modi. Ne segue che

 

A questo punto sappiamo che il numero di permutazioni che fissano almeno un elemento è  . Quindi quelle che non ne fissano nessuno sono

 

Comportamento asintotico

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Per conoscere il comportamento asintotico del numero di dismutazioni di un insieme di   elementi (ossia cosa succede per  ) possiamo notare che   è proprio la serie di Taylor di   calcolata in  , e che quindi

 

dove il simbolo   significa "è asintoticamente equivalente a".

Un altro modo di vedere questo risultato è che, dato   sufficientemente grande, la probabilità che una permutazione scelta a caso di un insieme di   elementi sia una dismutazione è circa  

Forma ricorsiva

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Il numero di dismutazioni di un insieme di   elementi può essere calcolato anche in forma ricorsiva, in particolare vale che:

 
 

Questo è dimostrabile osservando che nella prima posizione può essere messa una qualsiasi tra   lettere (tutte tranne la A nella tabella riportata), da ora chiameremo questa lettera K. Per proseguire si possono distinguere due casi, se il primo elemento (A nel nostro caso) va a finire nella cella corrispondente a K, posso continuare in un numero di modi pari a  (è uguale al numero di dismutazioni senza considerare la A e la K). Altrimenti, se la A va a finire in una cella diversa da quella corrispondente a k, il numero di modi di continuare è uguale a  , questo perché possiamo considerare le dismutazioni di tutto l'insieme esclusa la A, e metterla nella posizione in cui verrebbe messa K.

A B C D E F G
(n-1)

In numero di dismutazioni di   elementi può essere espresso in forma ricorsiva anche nella maniera seguente:

 

La validità di questa relazione è dimostrabile partendo dalla precedente per via induttiva.

Generalizzazioni

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Talora servono dismutazioni che, oltre a non ammettere punti fissi, soddisfano restrizioni ulteriori.

Le dismutazioni costituiscono un esempio della ampia collezione degli insiemi di permutazioni soggette a vincoli. Ad esempio il problema dei ménages chiede per   coppie di coniugi, in quanti modi possono essere sistemati a un tavolo rotondo in modo che si alternino uomini e donne e in modo che nessuno si trovi di fianco al coniuge.

Su un piano più formale, dati due insiemi A ed S e date due collezioni U e V di suriezioni da A in S, ci si può chiedere il numero delle coppie di funzioni (f,g) con f in U e g in V, tali che per tutti gli a in A si abbia f(a) ≠ g(a); in altre parole ci si chiede quando per ogni f e g esiste una dismutazione φ di S tale che f(a) = φ(g(a)).

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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