Distretto di Caserta

Il distretto di Caserta fu una delle suddivisioni amministrative del Regno di Napoli in seguito Regno delle Due Sicilie, subordinate alla provincia di Terra di Lavoro.

Distretto di Caserta
Informazioni generali
CapoluogoCaserta
8.845 abitanti (1840)
Altri capoluoghiSanta Maria (dal 1806 al 1808)
Capua (dal 1808 al 1818)
Dipendente da Terra di Lavoro
Suddiviso in16 circondari
76 comuni
126 villaggi
Amministrazione
Organi deliberativiIntendente[1]
Consiglio distrettuale
Evoluzione storica
Inizio1806
CausaL. 132 del 1806 del Regno di Napoli
Fine1860
CausaOccupazione garibaldina e annessione al Regno di Sardegna.
Preceduto da Succeduto da
Circondario di Caserta
Cartografia

Istituzione e soppressione

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Con la legge 132 del 1806 Sulla divisione ed amministrazione delle province del Regno, varata l'8 agosto di quell'anno da Giuseppe Bonaparte, veniva attuata la riorganizzazione amministrativa del Regno di Napoli, che prevedeva la divisione dello stesso in province a loro volta suddivise in distretti. La legge 272 del successivo 8 dicembre fissava il capoluogo del primo distretto della provincia di Terra di Lavoro in Santa Maria di Capua, che diveniva, così, sede di intendenza[2]. Nel 1808, però, con il decreto 182 del 26 settembre, Gioacchino Murat apportò un'ulteriore variazione all'organizzazione del distretto: la sede dell'intendenza, e, quindi, il capoluogo, venne spostato a Capua, mentre la sede del tribunale restò fissata in Santa Maria[3].

 
Ferdinando I delle Due Sicilie

Tra il 1810 e il 1811, invece, al distretto fu apportata una serie di variazioni territoriali che ne ridussero sensibilmente l'estensione: con l'intervento legislativo dell'8 giugno 1810, infatti, fu istituito il distretto di Nola[4], all'interno del quale venivano inclusi il nolano e il circondario di acerrano. Nel 1811, infine, venne isitiuito il distretto di Piedimonte d'Alife[4], nel quale andava a ricadere tutta l'area nord-orientale del distretto di Capua ed i circondari di Venafro e Colli distaccati dal distretto di Sora.

Nel 1818, il distretto, che, ormai da tempo, aveva assunto una conformazione territoriale ultima, cambiò ancora una volta capoluogo assumendo anche una denominazione definitiva: per volere di Ferdinando I, con il decreto 1416 del 1818, la sede dell'intendenza di Terra di lavoro passò da Capua a Caserta[5], facendo della città della reggia, la città capoluogo della provincia e del distretto.

Con l'occupazione garibaldina e l'annessione al Regno di Sardegna del 1860, il distretto fu soppresso.

Suddivisione in circondari

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Il distretto era suddiviso in successivi livelli amministrativi gerarchicamente dipendenti dal precedente. Al livello immediatamente successivo, infatti, individuiamo i circondari, che, a loro volta, erano costituiti dai comuni, l'unità di base della struttura politico-amministrativa dello Stato moderno. A questi ultimi potevano far capo i casali, centri a carattere prevalentemente rurale. All'atto dell'annessione al futuro Regno d'Italia, comprendeva 16 circondari[6]:

Frazioni Aulpi, Avezzano, Baia Domizia, Carano, Cascano, Cescheto, Corbara, Corigliano, Cupa, Fasani, Fontanaradina, Gusti, Lauro, Li Paoli, Maiano, Marzuli, Piedimonte, Ponte, Rongolise, San Carlo, San Castrese, San Martino, Santa Maria a Valogno, Sorbello, Tuoro, Valogno

Scuola Paritaria Distretto di Bellona

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A Bellona in via Vinciguerra, è presente la Scuola Paritaria[8] per l'infanzia il Nido di Antonio Cozzi [9] , nata come Associazione onlus nel 1996, poi riconosciuta nel 2005 Paritaria con decreto Ministeriale.


Galleria d'immagini

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  1. ^ Nei distretti dei capoluoghi di provincia non era prevista la figura del sottintendente ma le funzioni erano assegnate all'intendente della provincia
  2. ^ Bullettino delle leggi del Regno di Napoli, Anno 1806, Napoli, Forderia Reale e stamperia della Segreteria di Stato, 1813, p. 452. URL consultato il 17 agosto 2010. ISBN non esistente
  3. ^ Bullettino delle leggi del Regno di Napoli, Anno 1808. Da gennajo a tutto giugno, Napoli, Fonderia Reale e Stamperia della Segreteria di Stato, 1813, p. 547. URL consultato il 17 agosto 2010. ISBN non esistente
  4. ^ a b Maria Rosaria Rescigno, All'origine di una burocrazia moderna: il personale del Ministero delle Finanze nel Mezzogiorno di primo Ottocento, Napoli, ClioPress, 2007, p. 103, ISBN 978-88-88904-11-5.
  5. ^ Anna Giordano, Marcello Natale, Adriana Caprio, Terra di lavoro, Napoli, Guida Editore, 2003, p. 32, ISBN 88-7188-774-3. URL consultato il 17 agosto 2010.
  6. ^ Gabriello De Sanctis (a cura di), Dizionario statistico de' paesi del regno delle Due Sicilie, Napoli, 1840. ISBN non esistente
  7. ^ Comune indipendente dall'amministrazione provinciale. Gabriello De Sanctis (a cura di), Elenco alfabetico delle province, distretti, circondari, comuni e villaggi del regno delle Due Sicilie, Napoli, Stabilimento Tipografico di Gaetano Nobile, 1854, p. 54. URL consultato il 21 agosto 2010. ISBN non esistente
  8. ^ Blia.it, Scuola codice CE1A213009 - Il Nido di Antonio Cozzi - BELLONA, su Blia.it. URL consultato il 23 febbraio 2020.
  9. ^ Il Nido, su Reteimprese.it. URL consultato il 23 febbraio 2020.

Bibliografia

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Voci correlate

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Distretti della Provincia di Terra di Lavoro (1816-1860)  

Caserta · Gaeta · Nola · Piedimonte d'Alife · Sora