Enrico Montalbetti

arcivescovo cattolico italiano (1888-1943)

Enrico Montalbetti (Venezia, 21 settembre 1888Annà di Melito di Porto Salvo, 31 gennaio 1943) è stato un arcivescovo cattolico italiano.

Enrico Montalbetti
arcivescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricoperti
 
Nato21 settembre 1888 a Venezia
Ordinato presbitero10 giugno 1911 dal cardinale Andrea Carlo Ferrari
Nominato arcivescovo5 maggio 1935 da papa Pio XI
Consacrato arcivescovo9 giugno 1935 dal cardinale Alfredo Ildefonso Schuster, O.S.B.
Deceduto31 gennaio 1943 (54 anni) ad Annà di Melito di Porto Salvo
 

Biografia

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Nasce a Venezia il 21 settembre 1888 dal milanese Emilio e da Carolina Portmann, originaria della Svizzera tedesca.

Formazione e ministero sacerdotale

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Dopo aver iniziato gli studi a Varese, entra, a 12 anni, nel seminario di San Pietro Martire di Seveso per i corsi ginnasiali, poi in quello di Monza per il liceo, e nel seminario maggiore a Milano per gli studi in teologia.

Il 10 giugno 1911 è ordinato presbitero dal cardinale arcivescovo Andrea Carlo Ferrari[1] e, nel settembre successivo, consegue la laurea in Teologia.

L'anno seguente diventa direttore spirituale del Collegio arcivescovile De Amicis di Cantù, dove rimane per diciotto anni.

Nel 1930 il cardinale Alfredo Ildefonso Schuster lo nomina pro-cancelliere per l'Ufficio matrimoni della curia arcivescovile di Milano e, tre anni dopo, direttore dell'Ufficio catechistico diocesano, assistente della FUCI e canonico onorario della basilica di Sant'Ambrogio.

Dal 1930 al 1935 è anche direttore spirituale dell'Istituto "Gonzaga" di Milano, retto dai Fratelli delle scuole cristiane, e, nel 1935, è tra i fondatori, con il salesiano don Antonio Cojazzi e mons. Norberto Perini, poi arcivescovo di Fermo, della rivista "Catechesi".

Ministero episcopale

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Il 5 maggio 1935 è eletto arcivescovo titolare di Derco e coadiutore con diritto di successione dell'arcivescovo di Trento Celestino Endrici.

Il 26 giugno successivo raggiunge Trento, dopo essere stato consacrato, nel duomo di Milano, il 9 dello stesso mese, dal cardinale Schuster, avendo per co-consacranti Pietro Mozzanica, vescovo titolare di Sela ed ausiliare di Milano, e il comboniano Antonio Stoppani, vescovo titolare di Stratonicea di Caria, già vicario apostolico di Bahr el-Ghazal in Sudan.

Il 9 giugno 1938 viene trasferito, quale arcivescovo metropolita, all'arcidiocesi di Reggio Calabria, al posto di mons. Carmelo Pujia, deceduto nell'agosto precedente.

Il 12 marzo 1941 viene nominato anche vescovo di Bova, in sostituzione del salesiano Giuseppe Cognata.

Si distingue per l'essere un vescovo vicino alla città ed ai suoi problemi, attento ai bisogni della comunità ecclesiale, né pavido di muovere critiche all'autorità fascista quando necessario, né restio, durante la Seconda guerra mondiale, ad accorrere dove vi sia bisogno della sua presenza.

A soli 54 anni, alle ore 20:10 del 31 gennaio 1943, mentre si trova ospite della villa dei marchesi Ramirez ad Annà di Melito di Porto Salvo, dove si è recato in visita pastorale, rimane vittima, assieme ad altre dieci persone, del mitragliamento da parte di un caccia bombardiere inglese, che fa la spola fra la costa calabrese e la dirimpettaia Messina.[2]

È sepolto nella navata sinistra del duomo di Reggio Calabria.

Attualmente è in corso la fase diocesana della causa di beatificazione: il 28 febbraio 2013, sotto la presidenza dell'allora arcivescovo Vittorio Mondello, il Consiglio presbiterale dell'arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova ha deliberato all'unanimità di proseguire con la causa di beatificazione.

 
Sepolcro nel duomo di Reggio

Genealogia episcopale

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La genealogia episcopale è:

  1. ^ BeWeb.
  2. ^ Luisa Lombardo, Il vescovo ucciso da un caccia bombardiere inglese, in Calabria-onweb, 12 febbraio 2013. URL consultato il 10 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 10 aprile 2019).

Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN89282150 · ISNI (EN0000 0000 6268 3127 · SBN SBLV024351 · BAV 495/120337 · GND (DE1099332664