Ermengol III di Urgell

Ermengol, o Armengol o Ermengardo detto el de Barbastro (1033 circa – Barbastro, 1065), è stato conte di Urgell dal 1038 fino alla sua morte.

Ermenegol III
I conti Ermengol III di Urgell e Raimondo Berengario I di Barcellona, miniatura tratta dal Liber feudorum Ceritaniae[1]
Conte d'Urgell
In carica1038 - 1065
PredecessoreErmengol II il Pellegrino
SuccessoreErmengol IV di Gerp
Nascita1033 circa
MorteBarbastro, 1065
Luogo di sepolturaCollegiata di San Pietro d'Àger
DinastiaCasa di Barcellona
PadreErmengol II il Pellegrino
MadreVelasquita [2]
ConiugiAdelaide di Besalù
Clemenza di Bigorre
Sancha d'Aragona
FigliErmengol e
Isabella, di primo letto
Raimondo
Guglielmo
Berengario e
Sancha, di secondo letto

Origine

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Come ci conferma le Ex Gestis Comitum Barcinonensium, era il figlio maschio primogenito del Conte d'Urgell, Ermengol II il Pellegrino[3] e di Velasquita[2] ( † dopo il 1066), di cui non si conoscono gli ascendenti, che viene citata assieme al figlio in due documenti, uno del 1048[4] e uno del 1049[5].
Come ci conferma le Ex Gestis Comitum Barcinonensium, Ermengol II il Pellegrino era l'unico figlio maschio del Conte d'Urgell, Ermengol I di Cordoba[6] e, secondo lo storico catalano Pròsper de Bofarull i Mascaró, di Teutberga o Geriberga[7] ( † prima del 1017), che secondo le Europäische Stammtafeln[8], vol II, 187 (non consultate)[9], era la figlia del Conte di Provenza e marchese di Provenza, Rotboldo II e della moglie, Emilde o Eimilde[10] (Eimildis Ermengarde) di Gévaudan († dopo il 1000 circa[11]), che secondo lo storico Szabolcs de Vajay era la figlia del visconte di Gévaudan Srefano di Brioude (915-967) e quindi sorella del visconte Bertrando I di Gévaudan[12] (938-993)[13].

Biografia

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Ermengol III viene citato, per la prima volta, nel 1036, quando suo padre, Ermengol II, e sua madre, Velasquita, garantirono dei privilegi agli abitanti di Santa Licinia[14].

Suo padre, Ermengol II morì nel 1038, pellegrino a Gerusalemme, come viene documentato nell'Ex Gestis Comitum Barcinonensium[6] e confermato dal documento n° XXXVI: Fragmentum historicum, Ex cartulario Alaonis, España Sagrada, tratado XLVI[15] e da quel giorno fu conosciuto come Emergol il Pellegrino.
A Ermengol II succedette il suo unico figlio, anche lui di nome Ermengol, Ermengol III[6]. Data la sua giovane età (aveva cinque anni) la madre esercitò la reggenza[14], per circa una decina d'anni. Infatti, nelle donazioni Ermengol III viene affiancato dalla madre: uno del 1048[4] e uno del 1049[5].

Dopo aver raggiunto la maggior età, secondo il documento CCXXXV della Marca Hispanica sive Limes Hispanicus, del 1050 circa, Ermengol III si accordò col cugino, Raimondo Berengario I, conte di Barcellona, per combattere Raimondo Goffredo, Conte di Cerdanya[16].

Nel febbraio/marzo 1065, Ermengol III morì (come ci viene documentato anche dal Chronicon alterum Rivipullense, Apendice al Viage Literario a las Iglesias de Espana, Tome V[17]); fu ucciso in battaglia, a Barbastro (dal nome di quella località, gli fu dato il soprannome), combattendo contro i Mori; gli succedette il figlio maschio primogenito, anche lui di nome Ermengol, che ebbe l'appoggio della matrigna, la terza moglie di suo padre, Sancha d'Aragona[18], con cui secondo la COL·LECCIÓ DIPLOMÀTICA DE SANT PERE D'ÀGER il 12 aprile di quello stesso anno, fece una donazione alla Collegiata di San Pietro d'Àger, dove Ermengol III, ucciso dai Saraceni, fu sepolto[19].
Anche la madre, Velasquita gli sopravvisse, come ci viene confermato dal documento n° 73 della COL·LECCIÓ DIPLOMÀTICA DE SANT PERE D'ÀGER in cui Velasquita (citata col nome di Costanza), il 25 marzo del 1066, fece una donazione alla Collegiata di San Pietro d'Àger, per l'anima del figlio, Ermengol III[20].

Matrimoni e discendenza

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Ermengol III aveva sposato, in prime nozze, verso il 1050, Adelaide[21] di Besalù ( † prima del 1055), figlia del Conte di Besalú e Ripoll Guglielmo I ( † 1052) e della moglie, Adelaide (o Gerberga) di Provenza ( † dopo il 1036), di cui non si conoscono gli ascendenti. Il nome di Adelaide era stato inserito (aggiunto) nel documento, sopra citato, del 1036[14],
Ermengol da Adelaide ebbe due figli[14]:

Dopo essere rimasto vedovo, Ermengol III, si sposò in seconde nozze, verso il 1055, con Clemenza di Bigorre (1036 - † prima del 1065), figlia del conte di Bigorre, Bernardo II e di Clemenza, di cui non si conoscono gli ascendenti. Clemenza controfirmò, come contessa di Urgell, il documento n° 42, datato 17 ottobre 1059, della COL·LECCIÓ DIPLOMÀTICA DE SANT PERE D'ÀGER[26].
Ermengol da Clemenza ebbe quattro figli[14]:

  • Raimondo[21] ( † dopo il 1086), che era ancora vivo, quando suo fratellatro, Ermengol detto di Gerb, aveva fatto il suo primo testamento[23]
  • Guglielmo[21] ( † dopo il 1086), che era ancora vivo, quando suo fratellatro, Ermengol detto di Gerb, aveva fatto il suo primo testamento[23]
  • Berengario[21] ( † dopo il 1086), che era ancora vivo, quando suo fratellatro, Ermengol detto di Gerb, aveva fatto il suo primo testamento[23]
  • Sancha, che aveva sposato il conte di Empuries, Ugo II[27].

Rimasto vedovo, per la seconda volta, Ermengol III, si sposò in terze nozze, nel 1065, con Sancha d'Aragona[21], figlia del re d'Aragona, Ramiro I[21] e di Ermessinda di Foix (ca. 1015-1049, Gilberga di Foix, dopo il matrimonio, divenuta regina d'Aragona, si fece chiamare, Ermesinda[28]), figlia del conte di Foix, Couserans e di Bigorre, Bernardo Ruggero I di Foix (figlio del conte Ruggero I di Carcassonne), e di Garsenda di Bigorre[28]. Per Sancha d'Aragona era il secondo matrimonio, essendo la vedova del conte di Tolosa, Ponzio II e non Guglielmo III Tagliaferro, come sostiene erroneamente la Historia de los condes de Urgel, Tomo I[21].

  1. ^ #ES Alcune tavole del Liber feudorum Ceritaniae
  2. ^ a b In alcuni documenti citata col nome di Costanza
  3. ^ (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, Tomus XI, Ex Gestis Comitum Barcinonensium, pagg 290 e 291
  4. ^ a b (LA) #ES Marca Hispanica sive Limes Hispanicus, Documento CCXXXIII, colonne 1093 e 1094
  5. ^ a b (LA) COL·LECCIÓ DIPLOMÀTICA DE SANT PERE D'ÀGER, vol 1°, documento n° 10, pagg. 236 - 237 Archiviato il 5 marzo 2016 in Internet Archive.
  6. ^ a b c (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, Tomus XI, Ex Gestis Comitum Barcinonensium, pag 290
  7. ^ (ES) #ES Bofarull y Mascaró, P., Los Condes de Barcelona Vindicados, Tomo I, p. 149
  8. ^ Le Europäische Stammtafeln sono una raccolta di tavole genealogiche delle (più influenti) famiglie europee.
  9. ^ (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy :nobiltà catalana - ARMENGOL (I) de Urgell "él de Córdoba"
  10. ^ (LA) Recueil des Chartes de l'Abbaye de Cluny, tome III, doc. 1987, pag. 199
  11. ^ (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy :nobiltà tolosana - EMILDE
  12. ^ (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy :nobiltà di Provenza - ROTBALD (II)
  13. ^ Altri sostengono che Emilde fosse la figlia del visconte Bertrando I di Gévaudan
  14. ^ a b c d e (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy :nobiltà catalana - ARMENGOL (III) de Urgell "el de Barbastro"
  15. ^ (LA) España Sagrada, tratado XLVI, documento n° XXXVI: Fragmentum historicum, Ex cartulario Alaonis, pag. 324
  16. ^ (LA) #ES Marca Hispanica sive Limes Hispanicus, Documento CCXXXV, colonne 1096 e 1097
  17. ^ (LA) #ES Viage Literario a las Iglesias de Espana, Tome V, Apendice, Chronicon alterum Rivipullense, p. 245 Archiviato il 10 gennaio 2014 in Internet Archive.
  18. ^ Sancha d'Aragona era figlia del re d'Aragona, Ramiro I
  19. ^ (LA) COL·LECCIÓ DIPLOMÀTICA DE SANT PERE D'ÀGER, vol 1°, documento n° 69, pagg. 299 - 301 Archiviato il 5 marzo 2016 in Internet Archive.
  20. ^ (LA) COL·LECCIÓ DIPLOMÀTICA DE SANT PERE D'ÀGER, vol 1°, documento n° 73, pagg. 304 - 306 Archiviato il 5 marzo 2016 in Internet Archive.
  21. ^ a b c d e f g (ES) #ES Historia de los condes de Urgel, Tomo I, pag. 329
  22. ^ (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, Tomus XI, Ex Gestis Comitum Barcinonensium, pag 291
  23. ^ a b c d (ES) #ES Historia de los condes de Urgel, Tomo I, pag. 357
  24. ^ (ES) #ES Historia de los condes de Urgel, Tomo I, pag. 356
  25. ^ (LA) #ES Marca Hispanica sive Limes Hispanicus, Documento CCLXXXI, colonna 1162
  26. ^ (LA) COL·LECCIÓ DIPLOMÀTICA DE SANT PERE D'ÀGER, vol 1°, documento n° 42, pagg. 261 - 263 Archiviato il 5 marzo 2016 in Internet Archive.
  27. ^ (LA) #ES Marca Hispanica sive Limes Hispanicus, Documento CCCX, colonne 1191 - 1193
  28. ^ a b (EN) Dinastie reali d'Aragona

Bibliografia

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Fonti primarie

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Letteratura storiografica

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Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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