Eroico (Filostrato)
Eroico è il titolo di un dialogo di Flavio Filostrato ambientato a Eleunte, una città della punta sud del Chersoneso tracico, la penisola che costeggia la parte europea dell'Ellesponto.
Eroico | |
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Titolo originale | Ἡρωικός 'Heroikòs' |
Altro titolo | Sugli eroi |
Autore | Lucio Flavio Filostrato |
Periodo | III secolo d.C. |
Genere | dialogo |
Sottogenere | retorica |
Lingua originale | greco antico |
Ambientazione | Eleunte, Tracia |
Protagonisti | Vignaiolo |
Coprotagonisti | Mercante fenicio |
Altri personaggi | Protesilao, Achille |
Struttura
modificaCi sono solo due partecipanti al dialogo: un uomo che si occupa della vigna e dei giardini intorno alla tomba dell'eroe Protesilao e un mercante fenicio, la cui nave attende venti favorevoli. Dopo lo scambio di convenevoli introduttivi (il fenicio sembra sondare il vignaiolo come potenziale contatto commerciale), il commerciante è sorpreso di apprendere che il vignaiolo è un intimo di Protesilao, il primo guerriero greco a morire nella guerra di Troia[1].
Protesilao non solo aiuta il vignaiolo nel giardinaggio, ma discute sulla guerra di Troia e le poesie di Omero, mentre inculca nel vignaiolo un approccio filosofico alla vita[2]. Colta l'occasione per discutere degli eroi, il fenicio realizza il significato di un sogno che aveva avuto quando era arrivato a Eleunte, in cui sognava di leggere il cosiddetto "catalogo delle navi", sicché ora deve parlare degli eroi per ottenere venti favorevoli[3]. Sebbene apparentemente creda in segni, sogni e altri tipi di fenomeni soprannaturali, il fenicio esprime scetticismo sulla reale esistenza degli eroi fino a quando il vignaiolo non offre come "prove" della loro esistenza la scoperta di scheletri giganti in tutto il mondo greco, ma soprattutto vicino a Troia, che si trova in vista della tomba di Protesilao, proprio di fronte all'Ellesponto[4].
Il resto del dialogo è dedicato a una discussione sugli eroi, ma non semplicemente come una rivisitazione di Omero.
Superati i primi dubbi del fenicio sull'esistenza degli eroi, il vignaiolo si prolunga in una descrizione di Protesilao, parlando del suo aspetto, il carattere e lo stile di vita, oltre ai riti del suo santuario, le sue dichiarazioni oracolari ad atleti e la sua vendetta sugli adulteri[5].
La sezione centrale del dialogo, il catalogo degli achei e gli eroi di Troia[6], riportano il punto di vista di Protesilao sull'aspetto fisico degli eroi, il loro coraggio in guerra e la loro intelligenza nei discorsi e nelle azioni e se i poeti abbiano effettivamente riportato le storie su di loro nel modo giusto. Il vignaiolo discute alcuni eroi individualmente e alcuni in gruppi allo scopo di contrasto o confronto, assegnando lode e colpa dove dovuto, correggendo Omero. A volte le critiche sono minime, a volte più significative: forse, in questo senso, la critica più importante di Omero dal punto di vista del dialogo è la lode che Protesilao esprime su di Palamede rispetto al suo rivale Odisseo[7].
L'ultima sezione del dialogo è dedicata all'eroe Achille[8]. Dopo alcune storie cruente di vendetta dello spirito del Pelide sui discendenti di Priamo, il dialogo si interrompe bruscamente, con una promessa di ulteriori storie il giorno successivo, se i venti sono ancora sfavorevoli, e un'ammonizione a versare una libagione a Protesilao se il fenicio dovesse salpare.
Analisi
modificaLa somiglianza dell'impostazione del dialogo ad altre opere sofistiche del periodo, in particolare riprendendo la passione della Seconda Sofistica per l'ambientazione e ai modi dialogici di Platone, risulta evidente anche a una prima lettura. Inoltre, molta attenzione è data all'aspetto fisico degli eroi; ci sono elaborate descrizioni di personaggi e scene fantasticamente dipinte; e discorsi elaborati sono posti sulla bocca degli eroi. Tutti questi caratteri rivelano un'educazione sofisticata e notevole brio letterario.
Eppure lo sforzo retorico più caratteristico è la correzione di Omeroː Filostrato, infatti, non si limita a seguire sempre la tradizione omerica nel trattare gli eroi della Guerra di Troia e, seguendo un topos consolidato, costruisce il dialogo intorno a un nuovo e più affidabile informatore sugli eroi. In verità la moda retorica è evidente sul richiamo a problemi logici e cronologici all'interno del testo di Omero, nel fatto che vengono offerte spiegazioni razionali al posto del fantastico e che venga discussa, ma non risolta, la tradizionale questione del luogo di nascita di Omero.
Molti di questi "supplementi" a Omero hanno una base nella tradizione letterariaː ad esempio, Stesicoro ed Erodoto riportavano entrambi che Elena non era mai andata a Troia. Altri sembrano derivare da tradizioni localiː ad esempio, l'affermazione che Filottete venne curato a Lemno e non a Troia può essere una tradizione locale che Filostrato apprese durante la sua giovinezza nell'isola.
Note
modificaBibliografia
modifica- Flavio Filostrato, Eroico, a cura di Valeria Rossi, prefazione di Marcello Massenzio, Venezia, Marsilio, 1997, ISBN 978-8831761918.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 219580941 · BAV 492/41068 · LCCN (EN) n85185871 · GND (DE) 4317715-3 · BNF (FR) cb135546185 (data) · J9U (EN, HE) 987007594950205171 |
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