European and Mediterranean Plant Protection Organization
L'Organizzazione europea e mediterranea di protezione delle piante (in inglese: European and Mediterranean Plant Protection Organization, in acronimo EPPO o OEPP[1]) è un'organizzazione internazionale per la cooperazione per la protezione delle piante in Europa e nel bacino del Mediterraneo. Nell'ambito della Convenzione internazionale per la protezione dei vegetali l'EPPO è l'Organizzazione Regionale per la Protezione delle Piante per l'Europa.
Organizzazione europea e mediterranea di protezione delle piante | |
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(EN) European and Mediterranean Plant Protection Organization | |
Abbreviazione | EPPO; OEPP |
Tipo | Organizzazione internazionale |
Fondazione | 18 aprile 1951 |
Sede centrale | Parigi |
Area di azione | Europa e bacino del Mediterraneo |
Presidente | Michael Kurzweil |
Direttore | Nico Horn |
Membri | 50 paesi + 2 territori (2023) |
Sito web | |
Tra gli obiettivi dell'EPPO ci sono la protezione delle piante, lo sviluppo di strategie internazionali contro l'introduzione e la diffusione di malattie delle piante e la promozione di metodi di controllo sicuri ed efficaci. Ha contribuito allo sviluppo degli standard internazionali e le linee guida sulla applicazione delle misure fitosanitarie, la buona pratica fitosanitaria e la valutazione dei prodotti fitosanitari. Essa fornisce inoltre un servizio di segnalazione di eventi di interesse fitosanitario come focolai di epidemie e comparsa di nuovi agenti parassitari. Come organismo regionale per la protezione delle piante, EPPO partecipa inoltre alle sessioni internazionali sulla salute delle piante organizzate dalla FAO e dall'IPPC.
Storia
modificaL'organizzazione fu formata attraverso la stipula di una convenzione il 18 aprile 1951 tra i 15 Stati fondatori: Austria, Belgio, Danimarca, Francia (includendo l'Algeria, allora dipartimento coloniale), Germania Ovest, Grecia, Irlanda, Italia, Jugoslavia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito (includendo Guernsey e Jersey), Spagna e Svizzera. La sede principale fu posta a Parigi, in locali appartenenti alla Fédération nationale des producteurs de plants de pommes de terre, associazione di categoria degli agricoltori francesi.
Nel 1954 fu organizzato il primo incontro di ispettori fitosanitari a Monaco di Baviera e poi nel 1955 il consiglio approvò la denominazione ufficiale dell'organizzazione ossia European and Mediterranean Plant Protection Organization al fine di integrare l'importanza del Mediterraneo, mantenendo immutato l'acronimo EPPO.
Membri
modificaL'EPPO conta 50 paesi membri a cui si aggiungono le dipendenze della Corona britannica di Guernsey e Jersey[2][3]:
Nazione | Anno adesione |
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Albania | 1994 |
Austria | 1951 |
Algeria | 1951[4]; 1999 |
Azerbaigian | 2007 |
Belgio | 1951 |
Bielorussia | 2003 |
Bosnia ed Erzegovina | 2008 |
Bulgaria | 1959 |
Cipro | 1962 |
Croazia | 1994 |
Danimarca | 1951 |
Estonia | 1994 |
Finlandia | 1960 |
Francia | 1951 |
Georgia | 2015 |
Germania | 1951 |
Giordania | 1997 |
Grecia | 1951 |
Irlanda | 1951 |
Israele | 1952 |
Italia | 1951 |
Kazakistan | 2004 |
Kirghizistan | 2000 |
Lettonia | 1992 |
Lituania | 1998 |
Lussemburgo | 1951 |
Macedonia del Nord | 1998 |
Malta | 1975 |
Marocco | 1972 |
Moldavia | 2006 |
Montenegro | 2018 |
Norvegia | 1955 |
Paesi Bassi | 1951 |
Polonia | 1958 |
Portogallo | 1951 |
Regno Unito Guernsey Jersey |
1951 |
Rep. Ceca | 1960[5]; 1993 |
Romania | 1959 |
Russia | 1957[6] |
Serbia | 2004 |
Slovacchia | 1960[5]; 1993 |
Slovenia | 1994 |
Spagna | 1951 |
Svezia | 1954 |
Svizzera | 1951 |
Tunisia | 1955 |
Turchia | 1958 |
Ucraina | 1994 |
Ungheria | 1960 |
Uzbekistan | 2005 |
Oltre ad essi sono considerati membri potenziali: Armenia, Egitto, Islanda, Iran (che ne è stato membro dal 1976 al 1980[2]), Libano, Libia, Siria, Tagikistan e Turkmenistan.[3]
Note
modifica- ^ OEPP, su affarieuropei.gov.it, Dipartimento per gli affari europei. URL consultato il 21 dicembre 2023.
- ^ a b (EN) Brief history, su eppo.int. URL consultato il 21 dicembre 2023.
- ^ a b (EN) EPPO member countries, su eppo.int. URL consultato il 21 dicembre 2023.
- ^ Come possedimento coloniale della Francia.
- ^ a b Come parte della Cecoslovacchia.
- ^ Come parte dell'Unione Sovietica.
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su eppo.int.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 129721802 · ISNI (EN) 0000 0000 8909 3565 · LCCN (EN) n50075441 · GND (DE) 1137-X · J9U (EN, HE) 987007596847905171 |
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