Ferrovia Losanna-Olten
La ferrovia Losanna-Olten (nota anche come Jurafusslinie[1] o ligne du Pied du Jura[2]) è una linea ferroviaria a scartamento normale della Svizzera.
Losanna-Olten | |
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Nome originale | Jurafusslinie/Ligne du Pied du Jura |
Stati attraversati | Svizzera |
Inizio | Losanna |
Fine | Olten |
Attivazione | 1855 (Yverdon-Bussigny-Renens) 1856 (Losanna-Renens) 1857 (Bienne-Soletta) 1859 (Yverdon-Vaumarcus-La Neuveville) 1860 (La Neuveville-Bienne) 1876 (Soletta-Olten) |
Gestore | FFS |
Precedenti gestori | SCB (1857-1902) OS (1855-1871) FS (1860-1871) SO (1872-1881) SOS (1881-1890) OWB (1860-1861) BSB (1861-1877) JB (1877-1884) JBL (1884-1890) JS (1890-1903) |
Lunghezza | 164,57 km |
Scartamento | 1435 mm |
Elettrificazione | 15000 V CA 16,7 Hz |
Ferrovie | |
Storia
modificaLa linea nasce dall'unione di più tratte costruite da compagnie ferroviarie diverse:
- il 7 maggio 1855 la Compagnie des Chemins de fer de l'ouest suisse (OS) aprì la tratta Yverdon-Bussigny, prolungata il successivo 1º luglio da Bussigny verso Renens e Morges. Il 5 maggio 1856 aprirono le tratte Losanna-Renens e Morges-Bussigny. Il 7 novembre 1859 venne aperta la tratta Yverdon-Vaumarcus; lo stesso giorno la Compagnie du chemin de fer Franco-Suisse (FS) aprì la tratta Vaumarcus-Neuchâtel-La Neuveville[3], pensata originariamente come diramazione della ferrovia Neuchâtel-Pontarlier[2];
- nel 1857 il canton Berna diede alla Schweizerische Ostwestbahn (OWB) la concessione per le linee La Neuveville-Bienne-Berna e Berna-Lucerna (via Emmental ed Entlebuch). Il 3 dicembre 1860 aprì la tratta Bienne-La Neuveville, ma per motivi finanziari l'anno successivo la Ostwestbahn si sciolse; il cantone rilevò la concessione per le linee La Neuveville-Bienne-Zollikofen (dove si allacciava alla ferrovia Berna-Olten) e Langnau-Gümligen (dove si allacciava alla ferrovia Berna-Thun) costituendo la Bernische Staatsbahn (BSB)[4];
- il 4 febbraio 1853 si era costituita la Schweizerische Centralbahn (SCB), per la costruzione di linee ferroviarie tra Basilea ed Olten con diramazioni da quest'ultima località verso ovest, est e sud[5]. La SCB aprì il 1º giugno 1857 la tratta tra la stazione provvisoria di Bienne e Soletta e contemporaneamente il suo prolungamento Soletta-Herzogenbuchsee, che permetteva, instradando i treni sulla linea Olten-Berna, aperta in contemporanea, di proseguire verso Olten, Basilea e la Svizzera orientale. Il 1º giugno 1864 fu aperta la nuova stazione di Bienne, abbandonando quella provvisoria[6];
- per rispondere alla minaccia portata dalla Schweizerische Nationalbahn (SNB), che aveva proposto la costruzione di una ferrovia tra l'est e l'ovest della Svizzera in concorrenza con le ferrovie già esistenti, nel 1872 la SCB stipulò un contratto per la realizzazione delle linee Olten-Soletta (con prosecuzione per Lyss), nota come Gäubahn, Liestal-Soletta (Wasserfallenbahn) e Soletta-Schönbühl[7]. Ottenuta la concessione, la SCB aprì la tratta Olten-Soletta il 4 dicembre 1876[8], mentre la Wasserfallenbahn e la Soletta-Schönbühl non vennero mai costruite[9].
Le varie tratte seguirono le sorti delle società concessionarie: nel 1864 FS e OS entrarono a far parte dell'Association des chemins de fer de la Suisse Occidentale, prodromo alla loro fusione nella Chemins de fer de la Suisse Occidentale (SO) il 1º gennaio 1872. La SO si fuse a sua volta con la Compagnie du Simplon (S) nel 1881, creando la Suisse-Occidentale-Simplon (SOS). Nel 1890 nacque la Compagnia del Giura-Sempione (JS), dalla fusione della SOS con la Jura-Bern-Luzern Bahn (JBL, che aveva a sua volta assorbito nel 1884 la Chemin de fer du Jura bernois, in cui era confluita nel 1877 la BSB), nazionalizzata (con la creazione delle Ferrovie Federali Svizzere) nel 1903[10]. Le FFS avevano assorbito nel 1902 anche la SCB[11].
Il 1º febbraio 1925 venne elettrificata la tratta Losanna-Yverdon[12]; l'elettrificazione della linea fu completata il 23 dicembre 1927[13].
Alla creazione delle FFS le tratte Losanna-Daillens (comune alla linea per Vallorbe) e Neuchâtel-Auvernier (comune alla linea per Pontarlier) erano già a doppio binario[14]. Nel 1914 venne raddoppiata la tratta tra Saint-Blaise e Cressier, in due tranches (il 16 luglio tra Saint-Blaise e Cornaux, il 12 ottobre la Cornaux-Cressier)[15]; il 30 aprile 1915 venne raddoppiata la tratta Cressier-Le Landeron[16], mentre a fine 1917 entrò in servizio il raddoppio della sezione Le Landeron-La Neuveville[17].
Il 26 maggio 1919 fu il turno della Daillens-Eclépens[18]; tra Eclépens ed Ependes venne messo in servizio il secondo binario nel 1921 (tra Eclépens e Chavornay il 31 maggio, tra Chavornay ed Ependes il 1º novembre[19]).
Il 1º maggio 1920 venne raddoppiata la tratta tra Lengnau e Biel Mett[20]; il raddoppio della tratta tra Mett e Bienne entrò in servizio il 1º giugno 1923, in concomitanza con l'inaugurazione della nuova stazione di Bienne[21].
Il raddoppio della linea proseguì nel 1931, con l'entrata in servizio del secondo binario tra Lengnau e Selzach[22], mentre l'anno successivo toccò alla tratta Selzach-Soletta Ovest[23], nel 1933 alla sezione Ependes-Yverdon[24], nel 1934 alla tratta Neuchâtel-Saint-Blaise[25] e nel 1938 (l'8 aprile) tra Soletta e Soletta Ovest[26].
I lavori di raddoppio ripresero nel 1950, con l'entrata in servizio delle tratte Oensingen-Oberbuchsiten (25 agosto) e Oberbuchsiten-Egerkingen (12 dicembre)[27]; proseguirono l'anno successivo con i raddoppi delle sezioni Auvernier-Colombier (26 gennaio), Egerkingen-Hägendorf (20 maggio), Colombier-Boudry (24 agosto) e Hägendorf-Wangen bei Olten (24 ottobre)[28]; nel 1952 toccò alle tratte Olten-Hammer-Wangen bei Olten (18 maggio) e Bevaix-Boudry (5 ottobre)[29] e nel 1954 alle sezioni Luterbach-Soletta (12 gennaio), Deitinger-Luterbach (23 maggio), Wangen an der Aare-Deitinger (17 dicembre)[30]. Il 13 dicembre 1955 entrò in servizio il secondo binario tra Wangen an der Aare e Niederbipp[31], mentre in occasione del cambio d'orario 1956 venne raddoppiata la tratta Oensingen-Niederbipp[32], a inizio giugno 1957 sulla tratta La Neuveville-Ligerz[33] e il 7 dicembre 1958 tra Grandson e Onnens-Bonvillars[34].
Il 1º giugno 1969 entrò in servizio la galleria a doppio binario di Vingelz (tra Bienne e Tüscherz), lunga 2431 metri, i cui lavori erano iniziati a luglio 1965[35]; tra Tüscherz e Twann il doppio binario entrò in servizio l'8 agosto 1975[36]. Il 29 maggio 1983 (dopo tre anni di lavori) venne aperto il raddoppio della tratta Yverdon-Grandson[37]. Nel 1996 venne raddoppiato il ponte sull'Aar tra Olten e Olten Hammer[38]
In seguito al programma Ferrovia 2000 venne deciso il raddoppio (in parte in galleria) della tratta Onnens-Saint-Aubin, permettendo (insieme all'introduzione degli elettrotreni RABDe 500) un guadagno di 15 minuti sul percorso Losanna-Zurigo. La prima sezione, tra Onnens e Concise, entrò in servizio il 6 novembre 1998[39]; il 28 maggio 1999 fu inaugurata la tratta in galleria tra Gorgier-Saint-Aubin e Vaumarcus, i cui lavori erano durati quattro anni[40]; il 25 maggio 2000 venne inaugurata la nuova tratta (parte in trincea e parte in galleria) tra La Lance e Vaumarcus[41]. L'opera venne completata il 18 maggio 2001, con l'inaugurazione dell'ultima tratta[42].
Caratteristiche
modificaLa ferrovia, a scartamento normale, è lunga 164,57 km, è elettrificata a corrente alternata monofase con la tensione di 15000 V alla frequenza di 16,7 Hz; la pendenza massima è dell'11 per mille. È interamente a doppio binario, tranne nella tratta Twann-Chavannes[43].
Percorso
modifica[43] Stazioni e fermate | ||||||||||
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per Zurigo | |||||||||
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per Basilea (via Tecknau) | |||||||||
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per Basilea (via Läufelfingen) | |||||||||
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39,29 | Olten | ||||||||
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per Lucerna | |||||||||
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per Berna | |||||||||
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fiume Aar (135 m) | |||||||||
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40,61 | Olten Hammer | ||||||||
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43,04 | Wangen bei Olten | ||||||||
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45,30 | Hägendorf | ||||||||
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A2 | |||||||||
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49,10 | Egerkingen | ||||||||
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51,49 | Oberbuchsiten | ||||||||
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per Balsthal (OeBB) | |||||||||
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56,63 | Oensingen | ||||||||
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Niederbipp Industrie | |||||||||
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58,61 | Niederbipp | ||||||||
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per Langenthal (ASm) | |||||||||
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per Soletta (ASm) | |||||||||
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A1 | |||||||||
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fiume Aar (96 m) | |||||||||
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64,30 | Wangen an der Aare | ||||||||
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67,60 | Deitingen | ||||||||
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70,35 | Luterbach-Attisholz | ||||||||
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per Wanzwil | |||||||||
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per Worblaufen (RBS) | |||||||||
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73,82 | Soletta | ||||||||
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per Niederbipp (ASm) | |||||||||
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per Langnau (BLS) | |||||||||
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per Lyss († 1994) | |||||||||
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fiume Aar (104 m) | |||||||||
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74,78 | Solothurn West | ||||||||
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per Moutier (BLS) | |||||||||
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75,66 | Solothurn Allmend (* 2013[44]) | ||||||||
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76,70 | Bellach (* 2013[44]) | ||||||||
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77,63 | Bellach (* 1927[45] † 2013) | ||||||||
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77,60 | Bellach Industrie | ||||||||
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80,69 | Selzach | ||||||||
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82,88 | Bettlach | ||||||||
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85,31 | Grenchen Süd | ||||||||
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per Basilea | |||||||||
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87,99 | Lengnau | ||||||||
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90,21 | Pieterlen | ||||||||
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92,19 | Biel/Bienne Bözingenfeld/Champs-de-Boujean (* 2013[46]) | ||||||||
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bivio Mett | |||||||||
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95,81 | Biel Mett | ||||||||
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96,60 | scalo smistamento Biel/Bienne | ||||||||
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salto di montone | |||||||||
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scalo merci Biel/Bienne | |||||||||
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per Berna | |||||||||
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per Ins (ASm) | |||||||||
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Biel/Bienne | ||||||||
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per La Chaux-de-Fonds | |||||||||
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Tunnel Vingelz (2432 m) | |||||||||
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99,95 | Tüscherz | ||||||||
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95,98 | Twann | ||||||||
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94,00 | Ligerz Funicolare Ligerz-Tessenberg | ||||||||
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93,73 | Chavannes | ||||||||
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90,05 | La Neuveville | ||||||||
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87,72 | Le Landeron | ||||||||
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85,55 | Cressier NE | ||||||||
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83,60 | Cornaux | ||||||||
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Tunnel St-Blaise (155 m) | |||||||||
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79,37 | Saint-Blaise CFF | ||||||||
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per Berna (BLS) | |||||||||
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75,29 | Neuchâtel Fun'ambule | ||||||||
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Funicolare Écluse–Plan | |||||||||
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73,96 | bivio Neuchâtel-Vauseyon | ||||||||
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per Le Locle | |||||||||
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tunnel de la Route-de-France (58 m) | |||||||||
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72,39 | Neuchâtel-Serrières | ||||||||
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70,34 | Auvernier | ||||||||
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per Pontarlier | |||||||||
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67,67 | Colombier NE | ||||||||
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66,25 | Boudry | ||||||||
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Perreux (* 1952[47]) | |||||||||
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62,28 | Bevaix | ||||||||
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58,10 | Gorgier-St-Aubin | ||||||||
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vecchio percorso († 1999) | |||||||||
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tunnel de St-Aubin–Sauges (2277 m) | |||||||||
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54,85 | Vaumarcus | ||||||||
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vecchio percorso († 1998-2001) | |||||||||
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A5 | |||||||||
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tunnel de la Raisse (1255 m) | |||||||||
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tunnel de Fin-de-Lance (286 m) | |||||||||
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50,75 | Concise | ||||||||
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tunnel de Concise (365 m) | |||||||||
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47,48 | Onnens-Bonvillars | ||||||||
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42,71 | Grandson | ||||||||
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per Sainte-Croix (Travys) | |||||||||
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Yverdon William Barbey | |||||||||
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fossa per carrelli trasbordatori | |||||||||
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fiume Thielle (79 m) | |||||||||
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39,13 | Yverdon-les-Bains | ||||||||
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per Friburgo | |||||||||
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32,70 | Ependes | ||||||||
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29,67 | Essert-Pittet | ||||||||
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per Orbe (Travys) | |||||||||
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27,46 | Chavornay | ||||||||
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24,88 | Bavois | ||||||||
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Tunnel Nord-de-Mormont (182 m) | |||||||||
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Tunnel Sud-de-Mormont (302 m) | |||||||||
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21,38 | Eclépens | ||||||||
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raccordo industriale | |||||||||
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per Vallorbe | |||||||||
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18,41 | Daillens | ||||||||
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centro pacchi Daillens | |||||||||
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fiume Venoge | |||||||||
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Funicolare di Cossonay | |||||||||
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14,49 | Cossonay-Penthalaz | ||||||||
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fiume Venoge | |||||||||
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fiume Venoge | |||||||||
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10,97 | Vufflens-la-Ville | ||||||||
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fiume Venoge | |||||||||
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Bussigny | ||||||||
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viadotto Poimboeuf (64/71 m) | |||||||||
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fiume Venoge | |||||||||
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Lécheires | ||||||||
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A1 | |||||||||
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4,51 | Renens | ||||||||
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2,35 | Prilly-Malley (* 2012[48]) | ||||||||
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0,00 | Losanna | ||||||||
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per Berna e per Briga | |||||||||
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per Ginevra | |||||||||
Manuale · Legenda · Convenzioni di stile |
La linea parte dalla stazione di Losanna. Da Yverdon la ferrovia costeggia il lago di Neuchâtel, servendo la stazione di Neuchâtel. Da Le Landeron la ferrovia costeggia il lago di Bienne, prima di arrivare alla stazione di Bienne. Tra Bienne e Wangen an der Aare la linea corre parallela al fiume Aar; da Oensingen viene seguito il corso del fiume Dünnern, che si getta nell'Aar nei pressi della stazione di Olten, dove termina anche la ferrovia.
Note
modifica- ^ (DE) Behinderungen auf der Jurafusslinie., in Neue Zürcher Zeitung, Zurigo, 14 giugno 2007. URL consultato il 24 novembre 2021.
- ^ a b (FR) La ligne du pied du Jura a 150 ans, in ArcInfo, Neuchâtel, 2 agosto 2015. URL consultato il 24 novembre 2021.
- ^ Weissenbach, op. cit., p. 25.
- ^ Weissenbach, op. cit., p. 27.
- ^ Weissenbach, op. cit., p. 16.
- ^ Weissenbach, op. cit., p. 17.
- ^ Weissenbach, op. cit., p. 50.
- ^ Weissenbach, op. cit., p. 55.
- ^ Weissenbach, op. cit., p. 54.
- ^ Hans-Peter Bärtschi, Ferrovia del Giura-Sempione, in Dizionario storico della Svizzera, 17 luglio 2007. URL consultato il 24 novembre 2021.
- ^ Hans-Peter Bärtschi, Ferrovia centrale svizzera, in Dizionario storico della Svizzera, 13 maggio 2020. URL consultato il 24 novembre 2021.
- ^ (FR) Département des travaux et de l'exploitation, in Rapport de gestion et comptes des Chemins de fer fédéraux pour l'exercice de 1925, Berna, Ferrovie Federali Svizzere, p. 19.
- ^ (FR) Electrification, in Rapport de gestion et comptes des Chemins de fer fédéraux pour l'exercice de 1927, Berna, Ferrovie Federali Svizzere, p. 22.
- ^ (FR) Le développement du réseau des Chemins de fer fédéraux suisses 1902-1957, in Chemins de fer fédéraux suisses - Rapport de gestion 1957, Berna, Ferrovie Federali Svizzere, p. II.
- ^ (FR) Département des travaux, in Chemins de fer fédéraux - Comptes de l'année 1914, Berna, Ferrovie Federali Svizzere, p. 140.
- ^ (FR) Spécification des travaux en cours d'exécution à fin 1915, in Rapport de gestion et comptes des Chemins de fer fédéraux pour l'exercice de 1915, Berna, Ferrovie Federali Svizzere, p. 56.
- ^ (FR) Département des travaux, in Rapport de gestion et comptes des Chemins de fer fédéraux pour l'exercice de 1917, Berna, Ferrovie Federali Svizzere, p. 30.
- ^ (FR) Département des travaux, in Rapport de gestion et comptes des Chemins de fer fédéraux pour l'exercice de 1919, Berna, Ferrovie Federali Svizzere, p. 28.
- ^ (FR) Département des travaux, in Rapport de gestion et comptes des Chemins de fer fédéraux pour l'exercice de 1921, Berna, Ferrovie Federali Svizzere, p. 28.
- ^ (FR) Département des travaux, in Rapport de gestion et comptes des Chemins de fer fédéraux pour l'exercice de 1920, Berna, Ferrovie Federali Svizzere, p. 32.
- ^ (FR) Département des travaux, in Rapport de gestion et comptes des Chemins de fer fédéraux pour l'exercice de 1923, Berna, Ferrovie Federali Svizzere, p. 31.
- ^ (FR) Service de la voie, in Rapport de gestion et comptes des Chemins de fer fédéraux pour l'exercice de 1931, Berna, Ferrovie Federali Svizzere, p. 24.
- ^ (FR) Service de la voie, in Rapport de gestion et comptes des Chemins de fer fédéraux pour l'exercice de 1932, Berna, Ferrovie Federali Svizzere, p. 24.
- ^ (FR) Service de la voie, in Rapport de gestion et comptes des Chemins de fer fédéraux pour l'exercice de 1933, Berna, Ferrovie Federali Svizzere, p. 25.
- ^ (FR) Service de la voie, in Rapport de gestion et comptes des Chemins de fer fédéraux pour l'exercice de 1934, Berna, Ferrovie Federali Svizzere, p. 24.
- ^ (FR) Service de la voie, in Rapport de gestion et comptes des Chemins de fer fédéraux pour l'exercice de 1938, Berna, Ferrovie Federali Svizzere, p. 25.
- ^ (FR) Travaux, in Rapport de gestion et comptes des Chemins de fer fédéraux suisses 1950, Berna, Ferrovie Federali Svizzere, p. 20.
- ^ (FR) Travaux, in Rapport de gestion et comptes des Chemins de fer fédéraux suisses 1951, Berna, Ferrovie Federali Svizzere, p. 21.
- ^ (FR) Travaux, in Rapport de gestion et comptes des Chemins de fer fédéraux suisses 1952, Berna, Ferrovie Federali Svizzere, p. 22.
- ^ (FR) Travaux, in Chemins de fer fédéraux suisses - Rapport de gestion et comptes 1954, Berna, Ferrovie Federali Svizzere, p. 28.
- ^ (FR) Développement technique, in Chemins de fer fédéraux suisses - Rapport de gestion et comptes 1955, Berna, Ferrovie Federali Svizzere, p. 26.
- ^ (FR) Développement technique, in Chemins de fer fédéraux suisses - Rapport de gestion et comptes 1955, Berna, Ferrovie Federali Svizzere, p. 32.
- ^ (FR) Développement technique, in Chemins de fer fédéraux suisses - Rapport de gestion 1957, Berna, Ferrovie Federali Svizzere, p. 32.
- ^ (FR) Développement technique, in Chemins de fer fédéraux suisses - Rapport de gestion 1958, Berna, Ferrovie Federali Svizzere, p. 33.
- ^ (FR) Installations et matériel roulant, in Chemins de fer fédéraux suisses - Rapport de gestion 1969, Berna, Ferrovie Federali Svizzere, p. 30.
- ^ (FR) Installations et matériel roulant, in Chemins de fer fédéraux suisses - Rapport de gestion 1975, Berna, Ferrovie Federali Svizzere, p. 22.
- ^ (FR) Investissements et achats, in Chemins de fer fédéraux suisses - Rapport de gestion 1983, Berna, Ferrovie Federali Svizzere, p. 25.
- ^ (FR) Infrastructure, in SBB CFF FFS '96 Rapport de gestion, Berna, Ferrovie Federali Svizzere, p. 43.
- ^ (FR) Jean-Michel Jacot-Descombes, Entre Onnens e Concise, le chemin de fer voit double, in 24 Heures, Losanna, 6 novembre 1998, p. 39. URL consultato il 25 novembre 2021.
- ^ (FR) Ivan Radja, Pascale Béguin, Le premier tunnel du tronçon Rail 2000 est opérationnel, in L'Express, Neuchâtel, 28 maggio 1999, p. 3. URL consultato il 25 novembre 2021.
- ^ (FR) Patrick Di Lenardo, Nouveau tronçon de Rail 2000 ouvert dimanche, in L'Express, Neuchâtel, 26 maggio 2000, p. 8. URL consultato il 25 novembre 2021.
- ^ (FR) Nicolas Huber, Dans la Béroche à 180 km/h, in L'Express, Neuchâtel, 19 maggio 2001, p. 3. URL consultato il 25 novembre 2021.
- ^ a b Streckendaten (PDF), su quadri-orario.ch. URL consultato il 24 novembre 2021.
- ^ a b (DE) Die wichtigsten Änderungen im Fahrplan der Region, in srf.ch, Zurigo, 15 dicembre 2013. URL consultato il 24 novembre 2021.
- ^ (FR) Service des gares et des trains, in Rapport de gestion et comptes des Chemins de fer féderaux pour l'exercice de 1927, Berna, Ferrovie Federali Svizzere, p. 17.
- ^ La fermata FFS con il nome più lungo, in rsi.ch, Lugano, 5 dicembre 2013. URL consultato il 24 novembre 2021.
- ^ (FR) Gares et trains, in Rapport de gestion et comptes des Chemins de fer féderaux suisses 1952, Berna, Ferrovie Federali Svizzere, p. 16.
- ^ (FR) Les trains s’arrêtent désormais à la gare de Prilly-Malley, in rts.ch, Losanna, 29 giugno 2012. URL consultato il 24 novembre 2021.
Bibliografia
modifica- (DE) Placid Weissenbach, Das Eisenbahnwesen der Schweiz. Erste teil: Die Geschichte des Eisenbahnwesens, Zurigo, Orell Füssli, 1913.
Voci correlate
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