Ferrovia di Sintra

La ferrovia di Sintra (in portoghese Linha de Sintra) è una linea ferroviaria che collega Lisbona e Sintra, in Portogallo. Il primo tratto fu inaugurato il 2 aprile 1887[1].

Ferrovia di Sintra
Nome originaleLinha de Sintra
Stati attraversatiPortogallo (bandiera) Portogallo
InizioLisbona
FineSintra
Attivazione1887
GestoreComboios de Portugal
Precedenti gestoriCompanhia Real dos Caminhos de Ferro Portugueses
Lunghezza27,3 km
Scartamentoiberico 1668 mm
Ferrovie
 
Inaugurazione delle opere del primo progetto per Sintra, nel 1885

Prodromi

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Un primo progetto di collegamento ferroviario per Sintra fu presentato dal conte Claranges Lucotte, che propose l'itinerario, dal Forte di San Paolo (Lisbona) a Sintra, seguendo il corso del fiume Tago fino a Belém virando poi verso Sintra[1][2]. Due diramazioni erano previste, per Colares e per Cascais[1]. Approvato il 30 settembre 1854 e confermato con legge il 26 luglio 1855 dopo alcuni lavori si arenò definitivamente.

Larmanjat e nuovi progetti

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Larmanjat.

Il 25 ottobre 1869 il Duca di Saldanha ottenne l'autorizzazione a costruire su strada un sistema Larmanjat tra Lumiar e Alcobaça cui si aggiunse il ramo per Sintra e Cascais nel 1871. Pur costruito venne chiuso nel 1877[1].

Nel 1870 l'ingegnere Thomé de Gamond approntò un altro progetto per una linea di 45 km, dall'imbarcadero ad est di Lisbona a Colares, passando per Belém, Caxias, Paço de Arcos, Oleiros, São Julião, Murtal, Estoril, Cascais, Alcabideche e Sintra[3].

Nel gennaio 1880 il parlamento esaminò un progetto della Companhia Real dos Caminhos de Ferro Portugueses per una linea tra Santa Apolónia e Pombal, passando per la Valle di Chelas e per le località di Torres Vedras, Caldas da Rainha, São Martinho e Marinha Grande; il governo avrebbe appoggiato il progetto con una sovvenzione del 6%[1]. La caduta del governo bloccò tutto per cui la Companhia presentò un nuovo progetto che prevedeva due linee; una tra Alcântara e Torres Vedras, con diramazione per Sintra e Merceana, il secondo proseguiva su Figueira da Foz e Alfarelos[1].

 
Stazione di Rossio in costruzione (1886)

Realizzazioni

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La costruzione del primo gruppo di linee fu affidata all'impresa Henry Burnay & Co. le restanti alla Companhia Real. Il 9 maggio 1883 la "Real" assunse anche la parte di competenza della Burnay ottenendo il 15 maggio 1885 il riconoscimento governativo e con l'accordo ministeriale del 28 luglio anche una garantia legale del 5%[1]. Le costruzioni rispettarono le scadenze previste nell'accordo con il governo; la Alcântara-Terra - Sintra fu aperta il 2 aprile 1887; la Campolide - Agualva-Cacém fu raddoppiata nel 1895[1].

Un decreto del 7 luglio 1886 concesse alla Companhia Real la costruzione di una linea tra Xabregas, sulla ferrovia del Nord, e Benfica, sulla ferrovia dell'Ovest. Il 9 aprile 1887 la Companhia Real fu autorizzata a costruire ed esercire una linea urbana a doppio binario di collegamento tra la linea dell'Ovest e il centro di Lisbona ad uso passeggeri e merci[1]. Un terzo decreto del 23 luglio autorizzò la Companhia a costruire due tratte della futura Linea di Cintura per collegare la stazione centrale di Lisbona (in seguito stazione di Lisbona Rossio)[1]. Nel giugno 1888 iniziavano i lavori sulla ferrovia urbana per Rossio[3]. Nell'aprile del 1889 veniva completato il tunnel di Rossio e la stazione Centrale; Nel mese di maggio 1889, il primo treno attraversava il tunnel ma solo in maggio 1891 questo veniva inaugurato e il mese dopo aperto all'esercizio regolare[1].

 
Treno in partenza dalla stazione di Lisbona Rossio, anni dieci del XX secolo

Prima metà del XX secolo

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Nel 1904 la Companhia dos Caminhos de Ferro Portugueses esperimentò sulla ferrovia di Sintra automotrici a vapore delle serie Z1-4 che tuttavia non diedero buoni risultati[4]. Durante gli anni della prima guerra mondiale il traffico sulla linea di Sintra ebbe un incremento nonostante le molte difficoltà operative del periodo[5].

Il 17 ottobre del 1948 venne attivato il raddoppio della tratta Mercês - Agualva-Cacém e dal 20 gennaio 1949 il doppio binario raggiunse Sintra[6]

 
Stazione di Campolide, 1956

Elettrificazione

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Convoglio 2309 (nella seconda livrea adottata). Stazione di Campolide, 2009

Nel secondo dopoguerra ebbe inizio un programma di investimenti nel settore ferroviario con lo scopo, tra l'altro, di affrancarlo dalla dipendenza del carbone; il I "Plano de Fomento" prevedeva di elettrificare la linea di Sintra" e parte della Linha do Norte e la costruzione di alcune centrali idroelettriche[7]. Venne adottata la tensione di 25 kV a frequenza industriale (50 Hz)[8].

Il 6 aprile 1955 venne siglato il contratto per l'elettrificazione della linea e della tratta Lisbona - Carregado della ferrovia del Nord.[9]. Per l'esercizio veniva prevista l'immissione di 15 locomotive della serie 2500 e 25 automotrici elettriche delle serie 2000/2050/2080; la costruzione di 2 sottostazioni, delle catenarie e del segnalamento erano tutte commissionate al Groumpment d'Étude et d'Electrification de Chemins de Fer en Monofasé 50 Hz[9].

Il 28 aprile 1956 le nuove infrastrutture vennero inaugurate; la cerimonia venne integrata con le celebrazioni del centenario delle ferrovie del Portogallo[10][11]. L'anno seguente entrarono in servizio le prime automotorici elettriche sulla linea di Sintra[12]. I lavori tuttavia non previdero modifiche di tracciato; il mancato potenziamento delle infrastrutture viarie annullò presto i vantaggi del cambio di tipo di trazione[7]. L'espansione del tessuto urbano nei decenni successivi impedì ogni possibile modifica dei tracciati esistenti[13].

Nel 1956 la linea superò qualunque previsione nell'esercizio passeggeri con più di 10 milioni di passeggeri; questi aumentarono a 24 milioni già nel 1960[14].

Il 25 aprile 1974, in seguito alla Rivoluzione dei garofani, tutti i treni della linea di Sintra rimasero bloccati nelle varie stazioni antecedenti a quella di Lisbona Rossio[15].

Nel 1977 fu adottata la classe unica sulle linee suburbane afferenti a Lisbona, inclusa la linea di Sintra; nel 1986 le Caminhos de Ferro Portugueses affidarono alle imprese Sistel e Alsthom l'incarico di installare un sistema di controllo automatico di velocità (Convel) dei treni della linea di Sintra entro il termine del 1993[16].

Ammodernamento

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Tunnel Rossio, adiacente stazione di Lisbona Rossio

Nel 1990 furono acquistate 42 automotrici della serie 2300 per l'esercizio della Linha de Sintra[16]. Nella metà del 1991 Caminhos de Ferro Portugueses affidò ad un consorzio di imprese, di cui facevano parte la Siemens e la Sociedades Reunidas de Fabricações Metálicas, una commessa per la costruzione di materiale rotabile specifico da immettere in servizio, dal 1992, sulla linea ormai divenuto uno degli assi principali del trasporto ferroviario suburbano di Lisbona[17].

Il piano di ammodernamento, iniziato nel 1993, il cui completamento era previsto per il 1997, oltre al materiale rotabile, prevedeva anche l'infrastruttura, tra cui la quadruplicazione dei binari tra Campolide e Cacém, nuovo segnalamento e controllo automático di velocità, rifacimento funzionale delle stazioni di Rossio, Amadora e Sintra e l'eliminazione dei passaggi a livello[18].

I lavori successivi portarono alla chiusura di alcune stazioni e fermate come Cruz da Pedra e Santa Cruz de Benfica, chiusi alla fine degli anni 1990. Negli decenni la linea è stata interessata da ulteriori ammodernamenti tra cui la quadruplicazione del percorso tra le stazioni di Barcarena e Agualva-Cacém[19].

Caratteristiche

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 Stazioni e fermate 
 
0,0 Stazione di Lisbona Rossio
 
Tunnel di Rossio
     
ferrovia del Sud da Tunes
 
Linea di Cintura da Alcântara-Terra
 
Lisbona Campolide A
     
ferrovia del Sud per Lisbona Oriente
 
São Domingos de Benfica
 
Benfica
 
Santa Cruz-Damaia
 
Reboleira
 
Amadora
 
Queluz-Belas
 
Monte Abraão
 
Massamá-Barcarena
 
Agualva-Cacém
     
ferrovia dell'Ovest per Figueira da Foz
 
Rio de Mouro
 
Mercês
 
Algueirão
 
 
Portela de Sintra
 
27,3 Sintra
Manuale · Legenda · Convenzioni di stile

Nel 1993 la linea di Sintra aveva uno dei più alti indici di utilizzazione in Europa con i suoi 28 km di estensione e 67 milioni di passeggeri. La distanza media tra le stazioni era minore di 2 km[18].

Esercizio commerciale

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La linea è percorsa principalmente dai treni suburbani di CP Urbanos de Lisboa:

nella sezione Cacém-Campolide circolano anche convogli Regionali (CP):

e treni merci.

  1. ^ a b c d e f g h i j k Carlos Manitto Torres, A evolução das linhas portuguesas e o seu significado ferroviário (PDF), in Gazeta dos Caminhos de Ferro, vol. 70, n. 1682, 16 gennaio 1958, pp. 61-64. URL consultato l'11 marzo 2015.
  2. ^ MARTINS et al, p. 29-30
  3. ^ a b Martins et al, p. 29
  4. ^ MARTINS et al, p. 95
  5. ^ REIS et al, p. 13
  6. ^ Carlos Manitto Torres, A evolução das linhas portuguesas e o seu significado ferroviário (PDF), in Gazeta dos Caminhos de Ferro, vol. 71, n. 1686, 16 marzo 1958, pp. 133-140. URL consultato l'11 marzo 2015.
  7. ^ a b MARTINS et al, p. 64
  8. ^ MARTINS et al, p. 99
  9. ^ a b REIS et al, p. 117
  10. ^ REIS et al, p. 102
  11. ^ REIS et al, p. 125
  12. ^ REIS et al, p. 124
  13. ^ MARTINS et al, p. 65
  14. ^ REIS et al, p. 103
  15. ^ BARATA, p. 18
  16. ^ a b REIS et al, p. 150
  17. ^ (ES) Noticias, in Carril, n. 33, Barcelona, Associació d'Amics del Ferrocarril-Barcelona, giugno 1991, pp. 46-52.
  18. ^ a b (ES) Carlos Brazao, Nuevas unidades eléctricas, in Maquetren, vol. 2, n. 16, Madrid, Resistor, S. A., 1993, pp. 28, 29.
  19. ^ REIS et al, p. 192

Bibliografia

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  • Hans Christian Andersen, Uma Visita a Portugal em 1866, 2.ª, Lisboa, Instituto da Cultura e Língua Portuguesa, 1984, p. 134.
  • Gilda Nunes Barata, Onde é que você estava no 25 de Abril?, Lisbona, Oficina do Livro, Sociedade Editorial, Lda., 2004, p. 155, ISBN 989-555-060-X.
  • João Martins; Madalena Brion; Miguel Sousa et al, O Caminho de Ferro Revisitado, O Caminho de Ferro em Portugal de 1856 a 1996, Caminhos de Ferro Portugueses, 1996, p. 446.
  • Francisco Cardoso dos Reis; Rosa Maria Gomes; Gilberto Gomes et al, Os Caminhos de Ferro Portugueses 1856-2006, CP-Comboios de Portugal e Público-Comunicação Social S. A., 2006, p. 238, ISBN 989-619-078-X.
  • Joaquim Veríssimo Serrão, História de Portugal, O Terceiro Liberalismo (1851-1890), Verbo, 1986, p. 423.

Altri progetti

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