Filippo Ugoni (podestà)
Filippo Ugoni (Brescia, ... – XIII secolo) è stato un politico e condottiero italiano di parte guelfa.
Filippo Ugoni | |
---|---|
Nascita | Brescia |
Morte | XIII secolo |
Dati militari | |
Battaglie | Battaglia di Fossalta (1249)[1] |
voci di militari presenti su Wikipedia | |
Biografia
modificaFu il personaggio più celebre dell'antica e nobile famiglia bresciana degli Ugoni.[2][3]
Iniziò la sua carriera di podestà nel 1245 a Bologna, dove diede inizio alla costruzione di Palazzo Re Enzo e si distinse per la lotta contro la ghibellina Modena. Nel secondo mandato di podestà a Bologna nel 1249, durante la battaglia di Fossalta, i bolognesi, capeggiati da Filippo Ugoni, catturarono il re Enzo di Svevia e lo portarono in città, tenendolo come prigioniero nel palazzo che conserva il suo nome. Catturò nell'occasione anche il celebre ghibellino cremonese Buoso da Duera, che però lasciò libero.
Nel 1252 sostituì il podestà di Firenze Uberto da Mandello e andò in soccorso alla città di Lucca, assalita dai pisani. Nel novembre 1252 fece coniare per i mercanti fiorentini il primo fiorino d'oro.[4][5] Nello stesso anno, grazie al patrocinio della famiglia Frescobaldi, fece costruire il ponte Santa Trinita. Per i suoi servizi al partito guelfo, ricevette da papa Innocenzo IV un beneficio a favore della famiglia. Nel 1258, dopo la battaglia di Ostiano, venne catturato da Ezzelino da Romano solo dopo il versamento di un ingente riscatto. Nel 1262 fu podestà di Todi.
Note
modifica- ^ Araldica: famiglia nobili bresciane.
- ^ Giancarlo Piovanelli, Casate bresciane nella storia e nell'arte del medioevo, Rezzato, 1981.
- ^ Matteo Freddi, Finché morte non ci riunirà, Youcanprint, 31 dicembre 2014, ISBN 978-88-911-7011-8. URL consultato il 3 agosto 2020.
- ^ Accademia della Crusca. Fiorino.
- ^ Francesco Vettori, Il fiorino d'oro antico illustrato: discorso di un accademico etrusco indirizzato al Sig. Dottore Antonio Francesco Gori, lettore delle storie sacra, e profana nello studio fiorentino, Tartini e Franchi, 1738. URL consultato il 3 agosto 2020.
Bibliografia
modifica- Giancarlo Piovanelli, Casate bresciane nella storia e nell'arte del medioevo, Rezzato, 1981, ISBN non esistente.