Fogli di diario
Fogli di diario è una raccolta di scritti giornalistici a carattere autobiografico di Carlo Cassola che "Appartenendo solo per metà, per il suo taglio giornalistico e «diaristico» , alla prosa narrativa, può trovare una collocazione anche nella prosa saggistica per l'aspetto che assume in alcune pagine di «contributo alla critica di se stesso»".[1]
Fogli di diario | |
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Autore | Carlo Cassola |
1ª ed. originale | 1974 |
Genere | Saggio |
Lingua originale | italiano |
«Ho sempre avuto amore per il crepuscolo (...). Ho sempre avuto amore per i pochi minuti in cui le cose, prima di essere cancellate dal buio, si spogliano di ogni carattere per apparirci nella loro nudità. Sono cose e basta. Non hanno altra connotazione all'infuori di quella di esistere. Sembrano appunto interrogarsi sul perché della loro esistenza (...). La nudità le affratella.»
Struttura dell'opera
modificaI Fogli di diario, nati come articoli selezionati dalla collaborazione di Cassola alla terza pagina del « Corriere della Sera » nel periodo che va dal novembre 1969 al maggio del 1973, riportano sequenze e ambienti di carattere autobiografico. Essi "... risultano un quid medium tra la letteratura e la vita (...) Stati d'animo generalmente tristi ed esperti, di una acuta, ferma malinconia che patisce gli anni, replicati e vani tentativi di bilancio esistenziale si alternano alle passeggiate e ai solitari ritorni a luoghi amati in Toscana: immagini e gente di Volterra, Pomarance, il monte Berignone, Val di Cecina".[2]
In Fogli di diario Cassola scrive della sua infanzia solitaria, dei periodi di tristezza passati a Roma nel quartiere Salario dove era nato o in campagna, nel volterrano, durante l'estate. Ma scrive anche che solamente in quel tempo della sua infanzia e adolescenza ha vissuto e scoperto le prime cose, ha fatto i primi incontri. Ricorda così il primo libro letto, il primo viaggio, la prima partita: costanti emozionali e formative che vengono fissate con lucidità e testimoniano che la memoria involontaria non dimentica. Scrive ancora come avesse presto adottato la pratica di leggere "per vivere e sentirsi vivere"[3] e racconta della sua aspirazione a diventare uno scrittore, del suo incontro con James Joyce dei Dublinesi e di Dedalus che lo aiuteranno a riconoscersi come uomo-scrittore, anche se con tante incertezze e tanta fatica.[4]
Edizioni
modifica- Carlo Cassola, Fogli di diario, Rizzoli, 1974.
Note
modifica- ^ Giuliano Manacorda, Invito alla lettura di Cassola, Mursia, 1981, p. 125.
- ^ Renato Bertacchini, Carlo Cassola, Le Monnier, 1979.
- ^ Carlo Cassola, Fogli di diario, op. cit., p. 52.
- ^ Carlo Cassola, Fogli di diario, op. cit., pp. 54-55.
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- Carlo Cassola, da Fogli di diario, su sagarana.it, Sagarana. URL consultato il 26 settembre 2014 (archiviato il 26 luglio 2011).