Giganotosaurinae
I Giganotosaurini (Giganotosaurinae) sono una sottofamiglia di Teropodi vissuti nel cretaceo e comprendono Mapusaurus, Giganotosaurus, Tyrannotitan e, forse, Carcharodontosaurus. Erano caratterizzati dalle grandi dimensioni (oltre 9 m di lunghezza e 5 tonnellate di peso).
Giganotosaurinae | |
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Giganotosaurus sp. | |
Intervallo geologico | |
Stato di conservazione | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Reptilia |
Sottoclasse | Diapsida |
Superordine | Dinosauria |
Ordine | Saurischia |
Sottordine | Theropoda |
(clade) | Tetanurae |
Infraordine | Carnosauria |
Superfamiglia | Allosauroidea |
Famiglia | Carcharodontosauridae |
Sottofamiglia | Giganotosaurinae |
Sinonimi | |
Erroneamente, Carcharodontosauridae | |
Generi | |
Distribuzione e habitat
modificaQuesti teropodi vivevano nell'America Meridionale e nell'Africa.
Biologia
modificaErano carnivori e, ovviamente, si cibavano di altri erbivori.
Descrizione
modificaQuesti dinosauri erano molto grandi: sono considerati tra i più grandi dinosauri carnivori esistiti. Avevano un cranio lungo oltre 90 cm - 1 m, il massimo peso era di 6-8 tonnellate e oltrepassavano i 9–10 m di lunghezza.
Descrizioni dei dinosauri
modificaGiganotosaurus, "lucertola gigante"
modificaSpecie tipo della sottofamiglia, visse nel Cretacico, circa 104 milioni di anni fa, in quella che oggi è l'Argentina, in Sudamerica. È spesso considerato il più grande dinosauro carnivoro esistito, come l'altrettanto gigante Spinosaurus che in lunghezza superava persino il Giganotosaurus, con i suoi 12-15 metri di lunghezza ed un peso di oltre 5-7,5 tonnellate. Nonostante tutto, il Giganotosaurus è al secondo posto per grandezza nei teropodi, con i suoi 12-13,2 metri ed il peso di 8 tonnellate. Come prima del 1995, ad oggi è nuovamente il Tyrannosaurus rex il predatore terrestre più grande, non tanto per la lunghezza (12-14 metri), quanto per il peso di quasi 9,5-11 tonnellate e forse più.
Il Giganotosaurus era un terribile predatore che cacciava addirittura dinosauri enormi come l'Argentinosaurus, tra i più grandi dinosauri mai esistiti, con 26-33 metri di lunghezza e 90-100 tonnellate di peso. Il Giganotosaurus cacciava, probabilmente, esemplari giovani.
Mapusaurus, "lucertola della terra"
modificaMolto simile al Giganotosaurus, visse nel Cretacico, probabilmente un centinaio di milioni di anni fa, nella Patagonia, in America meridionale. Era lungo 12,2 metri e pesava fino a 6-7 tonnellate. Molte ossa di Mapusaurus sono state ritrovate insieme ad ossa di erbivori: probabilmente i Mapusaurus erano affogati nelle paludi, dove abitavano tanti erbivori, oppure, le ossa degli erbivori erano resti del pasto dei Mapusaurus.
Tyrannotitan, "tiranno titanico"
modificaGrosso predatore (11-13 metri) del Cretacico, visse nell'Argentina circa 110-120 milioni di anni fa. Molto simile al Tyrannosaurus, è invece imparentato con dinosauri come il Giganotosaurus, il Mapusaurus o il Carcharodontosaurus. Non si sa molto di lui: poche ossa sono state ritrovate. Si ipotizza che si cibasse anche di grossi sauropodi come l'Argentinosaurus.
Carcharodontosaurus, "lucertola dai denti di squalo"
modificaGrosso predatore del Cretacico, visse tra i 102 e i 90 milioni di anni fa in Nordafrica. A quei tempi non vi era il Sahara, ma vaste pianure alluvionali e paludose. Il suo nome, che significa "lucertola dai denti di squalo", si riferisce ai suoi denti, molto simili a quelli dei grossi esemplari dei Carcharodon, come lo squalo bianco o il megalodonte. Misurava fino a 12 metri di lunghezza e pesava fino a 7 tonnellate di peso.
Era un predatore agile e molto veloce che cacciava sauropodi e ornitopodi; probabilmente lottava per mangiare le prede uccise contro i Sarcosuchus, un crocodilomorfo carnivoro estinto che condivideva col dinosauro la stessa epoca e habitat. Il Carcharodontosaurus non era grande rispetto al Giganotosaurus, ma era ugualmente un grosso predatore del Cretaceo.
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- (EN) Giganotosaurinae, su Fossilworks.org.