Un gioco astratto è un gioco da tavolo non fondato sulla simulazione di un particolare contesto o sul riferimento a un determinato "tema".

Cosa sono

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Un gioco astratto è un gioco in cui l'unica conoscenza richiesta al giocatore è quella delle regole stesse del gioco, e in cui tali regole sono evidentemente progettate allo scopo di rendere interessante il gioco e non allo scopo di emulare dinamiche proprie di qualche altro contesto, reale o meno. Si tratta generalmente (anche se non sempre) di giochi con forti connotazioni matematiche o geometriche, deterministici, e a informazione completa.

Cosa non sono

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Fra i giochi che certamente si devono escludere dalla categoria dei giochi astratti, quindi, si possono considerare i seguenti:

  • i giochi spiccatamente di simulazione, ovvero basati su un modello relativamente "accurato" di un determinato fenomeno o contesto, per esempio i wargame;
  • molti giochi "a tema", specialmente per bambini, in cui il fascino del gioco è affidato esclusivamente o principalmente all'ambientazione (per esempio legata a film o trasmissioni televisive di successo) anziché a regole e dinamiche di gioco interessanti o originali;
  • i giochi basati su quiz, come Trivial Pursuit.

Gli scacchi

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Il confine fra i giochi "a tema" (in generale) e giochi astratti può essere molto sfocato. Gli scacchi, per esempio, sono generalmente considerati l'esempio principe di gioco astratto, nonostante alludano (almeno vagamente) al tema della guerra. Un buon motivo per considerare astratti gli scacchi, infatti, è che questo presunto tema in effetti non sembra avere alcuna particolare relazione con le regole, che sono evidentemente basate su principi logici e geometrici e non sul tentativo di emulare dinamiche della guerra reale.

Tuttavia, anche molti giochi a tema potrebbero essere spogliati di qualunque riferimento al tema stesso senza perdere necessariamente di efficacia e coerenza nella loro versione astratta. Molte versioni "alternative" di Monopoly, per esempio, dimostrano come il legame del gioco con il contesto del mercato immobiliare (teoricamente "simulato") sia piuttosto lasco e non necessario per l'esperienza del gioco in sé.

Giochi astratti moderni

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In tempi più recenti sono comparsi nuovi giochi astratti, basati su meccaniche innovative come Terxo (del 2017) in cui, nel ricostruire un cubo 3X3X3 vince chi riesce ad ottenere più punti facendo filetto in 3D con 3 dadi che abbiano tutti una caratteristica in comune, tra il colore del dado, il simbolo rappresentato o il colore del simbolo. Oppure come Quoridor (del 1997), un gioco di percorso in cui vince chi raggiunge per primo il lato opposto del tavoliere ma dove, grazie all'uso di barriere, è permesso ostacolare l'avversario.

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