Golden Gate Bridge

ponte sospeso sulla baia di San Francisco

Il Golden Gate Bridge è un ponte sospeso che sovrasta il Golden Gate, stretto che mette in comunicazione l'Oceano Pacifico con la Baia di San Francisco. Collega San Francisco, sulla punta settentrionale dell'omonima penisola, con la parte meridionale della contea di Marin. Nella contea di Marin, la città più vicina al ponte è il piccolo centro costiero di Sausalito.

Golden Gate Bridge
Localizzazione
StatoStati Uniti (bandiera) Stati Uniti
CittàSan Francisco
AttraversaGolden Gate
Coordinate37°49′03″N 122°28′42″W
Dati tecnici
TipoPonte sospeso
Materialeacciaio
Campate3
Lunghezza2 737 m
Luce max.1 282 m
Altezza luce67 m
Larghezza27 m
Altezza230 m
Realizzazione
ProgettistaJoseph Baermann Strauss
Ing. strutturaleJoseph Baermann Strauss
Costruzione1933-1937
Inaugurazione28 maggio 1937
Intitolato aGolden Gate
Mappa di localizzazione
Map
Sezione cavo sostegno Golden Gate Bridge
Sezione del cavo di sostegno del Golden Gate Bridge con fili e misure

Complessivamente il ponte, includendo anche le rampe di salita e discesa, è lungo 2,71 km;[1] la distanza tra le torri ("campata principale") è 1282 m e lo spazio disponibile sotto il ponte è di 67 m con condizioni medie di alta marea. L'altezza delle due torri è 225 m sopra il livello dell'acqua. Il diametro dei cavi della sospensione principale è 92,4 cm e ciascuno di essi è formato da 27 572 cavetti che, sommati tra loro, portano ad una lunghezza totale di 128748 km (pari ad un terzo della distanza media Terra-Luna)

Quando fu ultimato, nel 1937, il Golden Gate Bridge era il più lungo ponte sospeso del mondo e nel tempo è diventato simbolo internazionalmente riconosciuto della città di San Francisco.

La prima idea di un ponte che collegasse le due sponde della baia venne all'imprenditore Norton I, ma per quei tempi era considerata molto futuristica. La proposta venne considerata fattibile molti anni dopo per merito dell'ingegnere James Wilkins, che la scrisse in un articolo in cui ne sosteneva l'utilità per rendere più sicura e veloce la traversata dello stretto, fino ad allora fatta con i traghetti. Il nome Golden Gate Bridge fu proposto nel 1917 dall'ingegnere urbanistico della città di San Francisco M. H. O'Shaughnessy.

Il ponte fu dovuto all'ingegno, alla straordinaria bravura e intelligenza di Joseph Strauss, un ingegnere che aveva già progettato oltre 500 ponti mobili, ma tutti molto più piccoli e situati più nell'entroterra rispetto al nuovo progetto. Iniziò nel 1927 con alcuni disegni che erano ben lontani dall'essere approvati, e spese oltre un decennio alla ricerca di sostenitori. Il progetto iniziale di Strauss comprendeva due grandi travi a mensola, una per ogni lato, connesse da un segmento centrale sospeso.

Altre figure chiave nella nascita dell'opera furono l'architetto Irving Morrow, responsabile per le decorazioni e la scelta del colore, l'ingegnere Charles Alton Ellis ed il progettista di ponti Leon Moisseiff, che collaborarono alla risoluzione dei problemi strutturali.

Nel maggio del 1924 fu presentata una petizione al colonnello Herbert Deakyne che, in nome del segretario alla difesa, approvò la cessione dell'uso dei terreni necessari alla costruzione del ponte.

Il Golden Gate Bridge and Highway District fu costituito nel 1928 come entità incaricata ufficialmente della progettazione, costruzione e finanziamento del ponte. Nel distretto erano incluse non solo la città e la contea di San Francisco e la contea di Marin, nei cui territori vi erano i due imbocchi del ponte, ma anche le contee di Napa, Sonoma, Mendocino e Del Norte. Rappresentanti di ognuna delle contee sedevano nel consiglio di amministrazione del District, i cui elettori, nel 1930, approvarono il finanziamento del progetto grazie ad un programma speciale di obbligazioni che poneva le loro case, le loro fattorie e le loro attività commerciali a garanzia. Questo programma di obbligazioni garantì i primi 35 milioni di dollari.

L'ingegner Strauss rispettò le scadenze e permise di risparmiare oltre un milione di dollari sul preventivo.

La costruzione iniziò il 5 gennaio 1933.

L'ultima delle obbligazioni fu rimborsata nel 1971 ed il bilancio finale vide la restituzione del capitale iniziale di 35 milioni più circa 39 milioni di dollari di interessi interamente recuperati grazie ai pedaggi.

 
Il Golden Gate Bridge

Il ponte fu completato nell'aprile del 1937 e fu aperto ai pedoni il 27 maggio dello stesso anno. Il giorno seguente, a mezzogiorno, il presidente Roosevelt, da Washington, premendo un pulsante diede il via ufficiale al traffico di veicoli attraverso il ponte.

Per quanto riguarda la sicurezza delle persone che lavoravano alla costruzione, particolare ed efficace fu la rete di protezione tesa nella parte inferiore del ponte, che ridusse significativamente il numero di morti per caduta rispetto a quelli attesi per un simile progetto. 11 uomini morirono cadendo, mentre altri 19 furono salvati dalla rete. Degli 11, ben 10 morirono quando il ponte era vicino al completamento, a causa del cedimento della rete di protezione sotto la caduta di un ponteggio. I 19 che sopravvissero grazie alla protezione divennero membri di un club particolare, denominato Halfway to Hell Club (Il club a metà strada per l'inferno).

Per commemorare la straordinaria figura dell'ing. Joseph Strauss, una sua statua è stata posta vicino al ponte nel 1955, per ricordare a tutti quanto sia stato importante il suo lavoro per la costruzione del Golden Gate Bridge.

L'ampiezza della parte centrale del Golden Gate è stata la più lunga tra i ponti sospesi fino al 1964, quando il Ponte di Verrazzano (Verrazzano Narrows Bridge) fu eretto per unire Staten Island con Brooklyn, due quartieri di New York.

Al momento della costruzione il Golden Gate possedeva le torri di sospensione più alte del mondo e detenne questo record fino in tempi recenti. Nel 1957, il Mackinac Bridge nel Michigan superò in lunghezza tra gli ancoraggi il ponte di San Francisco, divenendo il ponte sospeso con la maggiore lunghezza totale.

Attualmente il ponte sospeso più lungo del mondo è il Ponte dei Dardanelli, in Turchia.

Traffico

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Essendo l'unica via per uscire da San Francisco verso nord, il ponte fa parte sia della U.S. Route 101, sia della California State Route 1 e in un giorno normale su di esso transitano circa 100 000 veicoli. Ha 6 corsie in totale e un marciapiede per lato. Durante le ore della mattina dei giorni infrasettimanali, il traffico maggiore entra in città, quindi 4 delle 6 corsie sono dedicate alla marcia verso sud. Al contrario, durante i pomeriggi dei giorni lavorativi il traffico maggiore va verso Sausalito, quindi il maggior numero di corsie è dedicato all'uscita da San Francisco.

La linea di separazione tra i sensi di marcia è spostata a seconda delle necessità del traffico ed è segnalata da birilli che si conficcano nel terreno. Il cambio di posizione dei birilli avviene grazie ad uno speciale veicolo che possiede un basso pianale sul retro, dove stanno seduti due operatori. Il primo estrae i birilli dai fori dal suo lato e li passa al secondo che li installa sulla nuova linea separatrice. Fin dagli anni ottanta ci fu una proposta per l'installazione di una barriera mobile per separare i sensi di marcia e nel marzo 2005 il consiglio di amministrazione del ponte si è impegnato a trovare i due milioni di dollari necessari a completarne lo studio.

Per quanto riguarda i marciapiedi, quello utilizzabile dai pedoni è soltanto quello est, dalle 5 alle 21 da aprile a ottobre. Negli altri mesi l'orario si riduce dalle 5 alle 18:30. Apertura e chiusura sono assicurate da cancelli automatici. I ciclisti (gli skateboard non sono ammessi) possono usare sia il marciapiede est che quello ovest, a seconda dell'orario e del periodo dell'anno. Sul marciapiede est i ciclisti devono comunque dare la precedenza ai pedoni.

Dal suo completamento il ponte è rimasto chiuso a causa del forte vento solo in tre occasioni: nel 1951, 1982 e 1983. A partire dal 1º ottobre 1983 il limite di velocità sul ponte è stato ridotto da 55 miglia all'ora (90 km/h) a 45 (70 km/h).

Estetica

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Il Golden Gate Bridge al tramonto

Il colore del ponte è una tonalità di arancione chiamata arancione internazionale. Fu scelto dato che l'acciaio veniva portato con un rivestimento di color arancione per evitare la corrosione e quindi durante la costruzione gli abitanti si erano abituati a vederlo di quel colore. Fu scelto anche su consiglio dell'architetto Irving Morrow perché è intonato coi colori naturali dei dintorni e perché rende la struttura più visibile nella nebbia. Prima di esso si erano pensati a vari colori, addirittura la difesa voleva che il ponte fosse colorato di nero e giallo come un grande segnale per permettere alle navi di vederlo facilmente anche nella nebbia. Alla fine l'arancione internazionale permise di conciliare le esigenze estetiche e pratiche della struttura.

Il Golden Gate Bridge è largamente considerato uno dei più notevoli esempi di ingegneria applicata alla costruzione di ponti, sia per il progetto strutturale che per la sua estetica. È stato inoltre dichiarato una delle moderne meraviglie del mondo dall'Associazione degli Ingegneri Civili Americani.

Verniciatura

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Il ponte era in origine verniciato con minio rosso e vernice al piombo. A metà degli anni sessanta prese il via un programma per prevenire la corrosione che consisteva nell'asportazione della vernice originale sostituendola con una a base di emimorfite (un silicato idrato di zinco) ricoperta da vernice vinilica. Dal 1990 il rivestimento usato è acrilico. Il programma è stato completato nel 1995 e attualmente ben 38 pittori lavorano costantemente per mantenere intatta la bellezza del Golden Gate Bridge.

Suicidi

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Il Golden Gate Bridge è un luogo tristemente noto per via dei numerosi suicidi. Il conto ufficiale dei suicidi terminò nel 1995, quando la cifra si avvicinava a 1 000. Negli otto anni seguenti fino al 2003 la media era di un suicidio ogni due settimane, media che portò il computo non ufficiale oltre 1 300. I 67 m del salto vengono percorsi in 4 secondi: il saltatore colpisce l'acqua a una velocità di circa 120 km/h. Al 2003 soltanto 26 persone sono sopravvissute al salto, e lo hanno fatto perché sono entrati in acqua dai piedi; in ogni modo hanno riportato lesioni interne e numerose fratture.

 
Una hot-line è presente sul ponte per i casi di tentativo di suicidio

Molte possibili soluzioni sono state discusse per diminuire il numero di suicidi dal ponte. Una delle misure adottate è stata quella di chiudere il ponte ai pedoni la notte. L'installazione di barriere di contenimento per i suicidi è stata contrastata dagli alti costi, dalle difficoltà tecniche e dall'opposizione dell'opinione pubblica.

Il 27 gennaio 2005 il Bridge District, che gestisce il ponte, ha riproposto per l'ottava volta l'installazione delle barriere anti-suicidi, citando "il notevole interesse destato dal problema nella stampa e nell'opinione pubblica". L'11 marzo 2005 il consiglio di amministrazione del ponte ha approvato l'investimento di 2 milioni di dollari in 2 anni per lo studio di fattibilità delle barriere. I favorevoli alle barriere hanno citato, come esempi, l'Empire State Building e la Torre Eiffel, dove dopo l'installazione delle protezioni il numero dei suicidi è sceso a zero. Gli oppositori alle barriere argomentano che esse sono brutte, costose e avrebbero solo l'effetto di far cambiare metodo e luogo al suicida.

Un metodo adottato per scoraggiare i suicidi è stato presentare una petizione chiamata Jump for life (Salto per la vita) nel 2005 per chiedere che sul ponte diventi possibile fare il bungee jumping in modo da cercare di rendere il ponte meno affascinante come luogo per togliersi la vita.

Apparizione in opere culturali

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Videoclip musicali

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Televisione

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Molte serie tv sono ambientate a San Francisco, quindi il ponte o altri panorami cittadini appaiono nella sigla, nei titoli di testa o di coda. Tra esse, si possono ricordare:

sulle strade di San Francisco

Narrativa

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Videogiochi

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Galleria d'immagini

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  1. ^ (EN) Golden Gate Bridge San Francisco Complete Guide, su ArrestedWorld, 4 febbraio 2020. URL consultato il 16 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 16 gennaio 2021).

Bibliografia

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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