Hakham Bashi (in turco ottomano حاخامباشی, in turco Hahambaşı) è il titolo in lingua turca dato al rabbino capo della comunità ebraica nell'Impero ottomano. Ai tempi degli ottomani era usato anche come titolo di una particolare regione dell'Impero come Siria o Iraq, anche se l'Hakham Bashi di Costantinopoli era considerato il capo degli ebrei di tutto l'Impero.

 
Il rabbino capo Jacob Saul Dwek, Hakham Bashi di Aleppo, Siria, 1908.

L'istituzione del titolo Hakham Bashi risale al sultano ottomano Mehmet II, come parte della sua politica di governare i suoi sudditi, estremamente diversificati, secondo le loro leggi e religioni, ove possibile. La religione era considerata come aspetto principale di significato di nazione nel quale una comunità si identifica, per cui il termine etnarca venne applicato a tali capi religiosi, in particolare al Patriarca di Costantinopoli della chiesa greco-ortodossa (vale a dire nella capitale imperiale del sultano, ribattezzata Istanbul nel 1930 e sostituita da Ankara come capitale repubblicana nel 1923). Visto che l'Islam era la religione ufficiale sia della corte che dello stato, il Gran Mufti a Istanbul aveva uno status molto più elevato, anche nel governo dell'Impero.

A causa delle dimensioni e della natura dello stato ottomano, contenente una parte preponderante della diaspora ebraica rispetto a qualsiasi altra nazione, la posizione di Hakham Bashi venne paragonata a quella dell'esilarca ebreo.

Nell'impero ottomano, l'Hakham Bashi era considerato la maggiore autorità religiosa su tutti gli ebrei dell Medio Oriente secondo l'accezione che diamo al termine ai giorni nostri. Egli deteneva ampi poteri di legiferare, giudicare e applicare le leggi tra gli ebrei nell'impero ottomano e spesso sedeva con il sultano nel diwan.

Il titolo mantenne considerevole influenza, anche fuori dall'Impero ottomano, specialmente a seguito della migrazione forzata di comunità ebraiche dalla Spagna e dall'Italia (a seguito della caduta di Granada del 1492).

L'attuale rabbino capo, della Repubblica di Turchia è ancora noto come Hahambaşı.

Lista dei Rabbino capo turchi

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Rabbino capo dell'Impero Ottomano (Hahambaşı)

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Eli Capsali 1452–1454
Moses Capsali 1454–1495
Elijah Mizrachi 1497–1526
Mordechai Komitano 1526–1542
Tam ibn Yahya 1542–1543
Eliyyah Benjamin ha-Levi 1543
Eliyyah ben Ḥayyim 1543–1602
Yeḥiel Bassan 1602–1625
Joseph Miṭrani 1625–1639
Yomṭov Ben Yaʿesh 1639–1642
Yomṭov ben Ḥananiah Ben Yaqar 1642–1677
Ḥayyim Qamḥi 1677–1715
Judah Ben Rey 1715–1717
Samuel Levi 1717–1720
Abraham ben Ḥayyim Rosanes 1720–1745
Solomon Ḥayyim Alfandari 1745–1762
Meir Ishaki 1762–1780
Elijah Palombo 1780–1800
Ḥayyim Jacob Benyakar 1800–1835
Abraham ha-Levi 1835–1836
Samuel ben Moses Ḥayyim 1836–1837
Moses Fresco 1839–1841
Jacob Behar David 1841–1854
Ḥayyim ha-Kohen 1854–1860
Jacob (or Yakup) Avigdor 1860–1863
Yakir Geron 1863–1872
Moses Levi 1872–1908
Haim Nahum Effendi 1908–1920
Shabbetai Levi 1918–1919
Ishak Ariel 1919–1920

Rabbino Capo della Palestina

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Makhlouf Eldaoudi 1889–1909

Rabbino Capo della Repubblica Turca (Hahambaşı)

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Haim Moşe Becerano 1920–1931
Haim Ishak Saki 1931–1940
Rafael David Saban 1940–1960
David Asseo 1961–2002
Ishak Haleva 2002–

Bibliografia

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  • Haim Ze'ew Hirschberg, Hakham Bashi, Encyclopaedia Judaica (CD-ROM Edition Version 1.0), edited by Cecil Roth ('Keter Publishing House', 1997). ISBN 965-07-0665-8
  • 'Bernard Lewis', The Jews of Islam (Princeton: Princeton University Press, 1984). ISBN 0-691-00807-8
  • 'Stanford J. Shaw', 'Appendix 1: Grand Rabbis of Istanbul and the Ottoman Empire, and Chief Rabbis of republican Turkey', in The Jews of the Ottoman Empire and the Turkish Republic (New York City: New York University Press, 1991), 272-273.