Hardella thurji

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La tartaruga di fiume coronata (Hardella thurjii Gray, 1831), unica specie del genere Hardella Gray, 1870, è una tartaruga della famiglia dei Geoemididi[2].

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Tartaruga di fiume coronata
Stato di conservazione
Vulnerabile[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseReptilia
OrdineTestudines
FamigliaGeoemydidae
SottofamigliaGeoemydinae
GenereHardella
Gray, 1870
SpecieH. turjii
Nomenclatura binomiale
Hardella thurjii
(Gray, 1831)
Sinonimi

Emys thurjii
Gray, 1831
Hardella indi
Gray, 1870
Hardella thurgi
(Gray, 1870)
Hardella thurjii ssp. indi
Gray, 1870

Tassonomia

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Ne vengono riconosciute due sottospecie[2]:

  • H. t. thurjii (Gray, 1831).
  • H. t. indi (Gray, 1870).

Descrizione

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Il carapace, che arriva a misurare 540 mm nelle femmine ma solo 180 nei maschi, è marrone scuro con le carenature nere grigiastre e con la giuntura costomarginata bordata di giallo-arancione. Il piastrone è giallo con una grande macchia nerastra su ogni scute. Sulla testa sono presenti quattro strisce giallo-arancioni su ogni lato. L'alimentazione è a base di erbe e piante acquatiche. Si riscalda direttamente sull'acqua, galleggiando pigramente. Il corteggiamento e l'accoppiamento avvengono durante i mesi estivi; almeno nell'India settentrionale, le femmine depongono 8-19 uova ellissoidali[3].

Distribuzione e habitat

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In Bangladesh, India settentrionale e orientale, Pakistan e Nepal. Vive in molti tipi di ambienti umidi, ma si incontra frequentemente in acque a lento corso come pozze, stagni, canali e lanche, con un fondale fangoso e ricchi di vegetazione. Durante la stagione secca, quando i corsi d'acqua temporanei si seccano, migra sulla terraferma alla ricerca di nuovi sistemi acquatici[3].

Conservazione

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Nel 1980 era la specie più comune nei mercati dell'India orientale e nel Bangladesh, a causa della sua carne molto apprezzata. Oltre al pesante sfruttamento a cui è sottoposta, ulteriori fattori di minaccia per la specie derivano dalla conversione delle zone umide in aree agricole e dall'inquinamento dei sistemi acquatici dovuto al diffuso utilizzo di pesticidi e fertilizzanti[3].

  1. ^ (EN) Asian Turtle Trade Working Group 2016, Hardella thurji, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ a b Hardella thurjii, su The Reptile Database. URL consultato il 5 novembre 2016.
  3. ^ a b c Hardella thurjii (PDF), su Conservation Biology of Freshwater Turtles and Tortoises. URL consultato il 5 novembre 2016.

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