Henrik Rafaelsen

attore norvegese

Henrik Rafaelsen (Kristiansand, 7 giugno 1973) è un attore norvegese.

Biografia

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Fin da giovanissimo Henrik Rafaelsen fu membro di una band che alternava arte performativa e musica elettronica, per poi spostarsi sul campo della recitazione[1]. Allievo del Teaterhögskolan i Stockholm, intraprese la carriera da attore in ambito teatrale[2]: fu l'ufficiale ne Il sogno di Strindberg, Andrèj in Tre sorelle di Čechov e il principe Myskin ne L'idiota di Dostoevskij[1][3]. Fu per molti anni un attore del Nationaltheatret[4] e si divise tra i palcoscenici norvegesi e quelli svedesi[1]. Nel 2005 vinse il Kritikerprisen per il suo ruolo da protagonista nel Peer Gynt[5], ottenendo inoltre recensioni favorevoli da parte della critica[6].

Debuttò al cinema nel 2002, con il ruolo del maestro Einar nel film Elina[5]. Nel 2010 vinse il Premio Amanda come miglior attore per la sua interpretazione nella pellicola Sykt lykkelig[7]. Due anni dopo recitò come protagonista principale nel film Quasi uomo, per il quale vinse il premio al miglior attore al Festival internazionale del cinema di Karlovy Vary[7]; nel 2014 prese parte al film Blind e nel 2019 ottenne la candidatura al premio Guldbagge per il miglior attore non protagonista per il suo ruolo in Unga Astrid[7].

Sposato con Stine Sannes, è padre di due figli[5].

Filmografia

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Televisione

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Riconoscimenti

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  1. ^ a b c (NO) Henrik Rafaelsen: Sykt sliten; sykt lykkelig, su inmagasinet.custompublish.com. URL consultato il 26 agosto 2024.
  2. ^ (NO) Henrik Rafaelsen ansatt i Kilden, su pressreader.com. URL consultato il 26 agosto 2024.
  3. ^ (NO) Henrik Rafaelsen, su snl.no. URL consultato il 26 agosto 2024.
  4. ^ (NO) Henrik Rafaelsen, su kilden.com. URL consultato il 26 agosto 2024.
  5. ^ a b c (NO) Henrik Rafaelsen: Vendte hjem til Kristiansand etter 25 år, su krs.no. URL consultato il 26 agosto 2024.
  6. ^ (NO) Peer Gynt – Wilsons images, su kunstkritikk.no. URL consultato il 26 agosto 2024.
  7. ^ a b c (NO) Amandaprisvinner synger Start-hymnen, su ikstart.no. URL consultato il 26 agosto 2024.

Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN271284040 · ISNI (EN0000 0003 8375 7844 · LCCN (ENno2012060866 · GND (DE1022492292 · BNE (ESXX5287904 (data)