International Mountain Society
L'International Mountain Society (IMS) è una società di ricerca scientifica che si occupa della diffusione di informazioni sulla ricerca e lo sviluppo della montagna in tutto il mondo, ma soprattutto nelle regioni in via di sviluppo.[1] L'International Mountain Society è titolare del diritto d'autore e coeditore, insieme all'Università delle Nazioni Unite (UNU), della rivista trimestrale Mountain Research and Development (MRD). L'International Mountain Society è stata costituita a Boulder in Colorado, nel 1980. Dal 2000 la sua sede è a Berna in Svizzera.[2] L'adesione all'International Mountain Society, che include l'abbonamento alla Mountain Research and Development, è a disposizione di singoli individui e organizzazioni.[2]
International Mountain Society | |
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Tipo | Organizzazione internazionale |
Fondazione | 1980 |
Fondatore | Jack D. Ives, Roger Barry, Mischa Plam, Walther Manshard |
Scopo | Sviluppo sostenibile della montagna |
Sede centrale | Berna |
Area di azione | Mondiale |
Presidente | Jack D. Ives |
Lingua ufficiale | inglese |
Sito web | |
Finalità
modificaLa missione dell'International Mountain Society e della sua rivista, Mountain Research and Development, è "cercare un migliore equilibrio tra ambiente montano, sviluppo delle risorse e benessere delle popolazioni montane".[3] Lo scopo pratico dell'International Mountain Society era quello di fornire un mezzo per la collaborazione con l'Università delle Nazioni Unite nella pubblicazione di una nuova rivista di ricerca e di studio applicato alla montagna.[4] L'intento era quello di costruire sulla base degli impegni in espansione di un certo numero di istituzioni internazionali che stavano iniziando a rispondere ai problemi percepiti e diffusi che le montagne e le popolazioni montane del mondo si trovano ad affrontare.[5]
Storia
modificaLa Società Internazionale della Montagna (International Mountain Society) è nata dalla collaborazione multidisciplinare dei partecipanti al programma sull'uomo e la biosfera dell’UNESCO (abbreviato in MAB), in particolare al progetto MAB 6 (studio dell'impatto delle attività umane sugli ecosistemi montani). L'International Mountain Society e la nuova rivista Mountain Research and Development sono stati sostenuti finanziariamente e intellettualmente dall'Università delle Nazioni Unite, dalla Arbeitsgemeinschaft für Hochgebirgsforschung, dall'UNESCO, dalla commissione di geoecologia d'alta quota dell'Unione geografica internazionale (IGU), dal Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente (UNEP) e dall'Unione internazionale per la conservazione della natura e delle risorse naturali (IUCN).[5] I fondamenti intellettuali comprendono il concetto di riserva della biosfera che è stato applicato dall'UNESCO per promuovere la ricerca, la formazione e la conservazione dei pool genetici in aree designate, così come l'approccio dell'Università delle Nazioni Unite alla ricerca in montagna che ha sottolineato l'importanza dei sistemi interattivi di pianura e dell’altopiano.[5]
L'impulso specifico per la fondazione dell'International Mountain Society è stato dato dalla conferenza del 1974 sullo sviluppo dell'ambiente montano, convocata dall'Agenzia tedesca di cooperazione tecnica (GTZ) a Monaco di Baviera. I partecipanti, tra cui John Cool, Frank Davidson, Klaus Lampe, A.D.Moddie, Joseph Stein, B.B. Vohra e J.D. Ives, conclusero che c'era bisogno di un'organizzazione che collegasse ricercatori e istituzioni della montagna e anche di una rivista incentrata sulla ricerca in montagna. Questi punti sono emersi di nuovo in un workshop del 1976 tenutosi a Cambridge in Massachusetts. Al momento della sua costituzione a Boulder, gli esponenti dell'International Mountain Society erano:[5]
- Presidente: Jack D. Ives, Università del Colorado a Boulder, USA
- Vicepresidente: Corneille Jest, Centre national de la recherche scientifique, Parigi, Francia.
- Vicepresidente: Heinz Loeffler, Università di Vienna, Vienna, Austria.
- Segretario: Roger G. Barry, Università del Colorado a Boulder, USA
- Tesoriere: Misha Plam, Università del Colorado a Boulder, USA
Risultati
modificaIl prodotto principale dell'International Mountain Society è la rivista peer-review trimestrale Mountain Research and Development. Le politiche editoriali sottolineano la necessità di accelerare la ricerca internazionale interdisciplinare, sia pura che applicata. I membri fondatori dei comitati editoriali e consultivi erano internazionali, in rappresentanza di sedici nazioni, e si è prestata particolare attenzione a facilitare la pubblicazione in inglese dei manoscritti presentati in qualsiasi lingua. La Mountain Research and Development è stata curata da Jack Ives e Pauline Ives, Jack Ives è stato anche presidente dell'International Mountain Society fino al 2000, quando sia la rivista che l'organizzazione sono state trasferite all'Università di Berna in Svizzera, dove gli è succeduto Hans Hürni.[6] La Mountain Research and Development è stata in grado di garantire la pubblicazione in tutto il mondo di un'ampia gamma di risultati della ricerca in montagna. Servendo da collegamento tra molte istituzioni internazionali, università e ONG, in collaborazione con Maurice Frederick Strong, segretario generale della conferenza sull'ambiente e lo sviluppo delle Nazioni Unite (UNCED) del 1992, noto anche come Rio de Janeiro Earth Summit, l'International Mountain Society ha contribuito all'adozione del capitolo 13: Montagne o Agenda 21 del piano d'azione di Rio. Questo, a sua volta, ha portato alla designazione delle Nazioni Unite del 2002 come Anno Internazionale della Montagna e dell'11 dicembre come Giornata Internazionale della Montagna.[7][8]
Note
modifica- ^ (EN) John Gerrard, Mountain environments: an examination of the physical geography of mountains, 1ª ed., Cambridge, MIT Press, 1990, p. 1, ISBN 0262071282, LCCN 89013516, OCLC 0-262-07128-2. URL consultato il 29 maggio 2019.
- ^ a b (EN) International Mountain Society, su Mountain Research and Development. URL consultato il 29 maggio 2019.
- ^ (EN) Organizational Information, in Mountain Research and Development, vol. 1, n. 1, International Mountain Society, maggio 1981, p. interno copertina.
- ^ (EN) Soedjatmoko, Foreword, in Mountain Research and Development, vol. 1, n. 1, International Mountain Society, maggio 1981, p. 1, JSTOR 3672941. URL consultato il 29 maggio 2019.
- ^ a b c d Jack D. Ives, Editorial, in Mountain Research and Development, vol. 1, n. 1, International Mountain Society, maggio 1981, pp. 3-4, JSTOR 3672942. URL consultato il 29 maggio 2019.
- ^ Jack D. Ives, Editorial, in Mountain Research and Development, vol. 19, n. 4, International Mountain Society, novembre 1999, JSTOR 25164042. URL consultato il 29 maggio 2019.
- ^ Hanspeter Liniger, Gudrun Schwilch e Hans Hürni, Editorial, in Mountain Research and Development, vol. 22, n. 1, International Mountain Society, febbraio 2002, p. 3, JSTOR 3674171. URL consultato il 29 maggio 2019.
- ^ (EN) Jack D. Ives, Sustainable mountain development: getting the facts right, 1ª ed., Katmandu, Himalayan Association for the Advancement of Science, 2013, p. 205, ISBN 9789937261951, OCLC 898755593. URL consultato il 29 maggio 2019.
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su mrd-journal.org.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 141761039 · ISNI (EN) 0000 0001 0943 783X · LCCN (EN) n82030201 · BNF (FR) cb12375993x (data) · J9U (EN, HE) 987007592535305171 |
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