Iota Draconis b
Iota Draconis b, chiamato anche Hypatia[2], è un pianeta extrasolare che orbita la stella Iota Draconis, nella costellazione del Dragone.
Iota Draconis b[1] | |
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Rappresentazione artistica di Iota Draconis b | |
Stella madre | Iota Draconis |
Scoperta | 2002 |
Scopritori | Frink et. al. |
Distanza dal Sole | 102,7 anni luce |
Coordinate | |
(all'epoca J2000) | |
Ascensione retta | 15h 24m 55.7747s |
Declinazione | +58° 57' 57.836" |
Parametri orbitali | |
Semiasse maggiore | 1,275 ± 0,074 UA |
Periodo orbitale | 511,098 ± 0,089 giorni |
Eccentricità | 0,7124 ± 0,0039 |
Dati fisici | |
Massa | >8,82 ± 0,72 MJ
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Scoperta
modificaIl pianeta è stato scoperto nel 2002 da un team guidato da Sabine Frink. Per la sua individuazione è stato usato il metodo della velocità radiale che analizza le minime variazioni dovute alla gravità del pianeta nella velocità radiale della stella.
Orbita e caratteristiche
modificaIota Draconis b ha una massa minima almeno 8 volte quella di Giove. Orbita attorno alla propria stella a una distanza di 1,25 UA impiegando poco meno di un anno e mezzo per compiere una rivoluzione completa.
Ha un'eccentricità molto elevata che è stata di aiuto alla sua individuazione dato che le stelle giganti come Iota Draconis hanno pulsazioni che possono nascondere la presenza di un pianeta.[3]
Note
modifica- ^ Butler, R. et al., Catalog of Nearby Exoplanets [collegamento interrotto], in The Astrophysical Journal, vol. 646, 2006, pp. 505-522. (web Preprint)
- ^ iau1514 — Press Release - Final Results of NameExoWorlds Public Vote, su iau.org, Unione Astronomica Internazionale, 15 dicembre 2015.
- ^ Frink et al., Discovery of a Substellar Companion to the K2 III Giant Iota Draconis [collegamento interrotto], in The Astrophysical Journal, vol. 576, 2002, pp. 478-484.
Collegamenti esterni
modifica- (EN) SIMBAD: HD 137759 b, su simbad.u-strasbg.fr.
- (EN) SolStation: Edasich/Iota Draconis, su solstation.com.
- (EN) planet HIP 75458 b, su exoplanet.eu.
- (EN) Extrasolar Visions: Iota Draconis b, su extrasolar.net (archiviato dall'url originale il 5 maggio 2009).