Isola di Sant'Andrea (Venezia)
L'isola di Sant'Andrea è una piccolissima isola della Laguna di Venezia conosciuta per il Forte di Sant'Andrea, importante fortezza costruita nel XVI secolo a difesa della città di Venezia. Si presenta come un prolungamento, affacciato verso il porto di San Nicolò al Lido, dell'isola delle Vignole, localizzata tra Venezia e l'isola di Sant'Erasmo. Dalle Vignole la separa solo uno stretto canale.
Sant'Andrea | |
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Vista dell'isola dal Porto di San Nicolò al Lido | |
Geografia fisica | |
Localizzazione | Laguna Veneta |
Coordinate | 45°26′04″N 12°22′52″E |
Geografia politica | |
Stato | Italia |
Regione | Veneto |
Città metropolitana | Venezia |
Comune | Venezia |
Municipalità | Venezia-Murano-Burano (Venezia Insulare) |
Cartografia | |
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Era luogo di manifestazioni collegate allo sposalizio del mare, celebrato nel giorno della festa della Sensa.
Tra il 1887 e il 1901 fu realizzato e utilizzato un bacino di prova del silurificio[1] della Berliner Maschinenbau realizzato presso l'Orto botanico della chiesa di San Giobbe.[2]
Durante la prima guerra mondiale era sede di una stazione idrovolanti della Regia Marina dove operavano dal 2 giugno 1915 il CAM di Venezia fino al giugno 1917 ed alla fine del 1916 la 1ª Squadriglia sui Macchi L.1 e la 2ª Squadriglia con gli FBA Type H. Dall'aprile 1917 ci sono la 251ª Squadriglia e la 252ª Squadriglia, dal giugno 1917 la 259ª Squadriglia che al 15 settembre dispongono di 20 Macchi L.3, 9 FBA, 1 Macchi M.5 e 4 Sopwith Baby. Dal 30 ottobre 1917 arriva la 253ª Squadriglia, dal 1º novembre 1917 la 260ª Squadriglia e dai primi di dicembre 1917 la 261ª Squadriglia.[3]
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Forte Sant'Andrea
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Caserma Sant'Andrea
Note
modifica- ^ Campi di aviazione italiani - Sant'Andrea di Venezia, su ilfrontedelcielo.it.
- ^ Giuliano Pavon, La nascita dell’energia elettrica a Venezia, 1886-1904, Roma, Enel Distribuzione, 2001, pp. 70-84, OCLC 876540920.
- ^ Roberto Gentilli e Paolo Varriale, I Reparti dell'aviazione italiana nella Grande Guerra, Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare, 1999, pp. 369-375.