James Barry (pittore)
James Barry (Cork, 11 ottobre 1741 – 22 febbraio 1806) è stato un pittore irlandese molto noto per la serie di opere "I progressi dell'umana cultura" esposte nella sala grande della Royal Society of Arts di Londra. Risoluto a raffigurare soggetti di suo gusto più che seguire le indicazioni dei committenti, Barry viene indicato come uno dei primi veri artisti romantici della Gran Bretagna. Rimase sostanzialmente sconosciuto fino a che, nel 1983, una mostra a lui dedicata alla Tate Gallery permise la riscoperta di questo artista[1].
Biografia
modificaDi origine irlandese, James Barry fu artista per lo più autodidatta, e dal 1763 acquisì il sostegno del compatriota Edmund Burke.[2]
Proprio grazie al finanziamento del suo mecenate, all'incirca nel 1766 Barry intraprese un viaggio in Italia per studiare gli antichi maestri.[2]
Dopo un soggiorno a Roma, durante il quale scrisse un trattato sulla Pittura,[3] nel 1770 l'artista fece tappa a Bologna, dove ottenne il riconoscimento dell'Accademia Albertina. In segno di gratitudine Barry donò all'Accademia il Filottete ferito sull'isola di Lemno, dipinto che richiama il concetto del sublime teorizzato da Burke.[4]
A Bologna frequentò altri artisti inglesi, con i quali strinse amicizia, in particolare lo scultore Joseph Nollekens.[5]
Tornato nel Regno Unito nel 1771, ormai artista rinomato, nel 1773 Barry divenne membro della Royal Academy of Arts, dove insegnò pittura dal 1782 al 1799. Malgrado la fama, morì in condizioni di indigenza.[2]
Pur ispirandosi all'antico, sulla stessa linea di Sir Joshua Reynolds, i dipinti di James Barry risentono l'influenza del pensiero di Burke e di Johann Joachim Winckelmann, allineando l'artista anche ai grandi neoclassici.[2][6]
Note
modifica- ^ David Bindman, "Barry at the Tate" (review) The Burlington Magazine 125 No. 961 (April 1983, pp. 240-242) p 240.
- ^ a b c d Enciclopedia Britannica online.
- ^ Riferito da Marcello Oretti in Notizie de' Professori del Dissegno, cioè pittori, scultori ed artichetti bolognesi e de' forestieri di sua scuola, 1760-1780, citato da Graziani, p. 98.
- ^ Graziani, p. 63.
- ^ Graziani, p. 67.
- ^ Graziani, pp. 64-66.
Bibliografia
modifica- Irene Graziani, William Keable, Joseph Nollekens e James Barry : tre artisti inglesi nella Bologna del Settecento, Cinisello Balsamo, Silvana, 2019, ISBN 978-88-366-4597-8, LCCN 2019406162, OCLC 1141038588, SBN IT\ICCU\UBO\4442357.
- William L. Pressly, James Barry, The Artist as Hero, Catalogo della mostra del 1983 alla Tate Gallery, ISBN 0-905005-09-0.
- James Barry Irish painter, su britannica.com. URL consultato il 2 gennaio 2022.
Altri progetti
modifica- Wikisource contiene una pagina in lingua inglese dedicata a James Barry
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su James Barry
Collegamenti esterni
modifica- Barry, James, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Barry, James, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) James Barry, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) James Barry, in Cyclopædia of Biblical, Theological, and Ecclesiastical Literature, Harper.
- (EN) Opere di James Barry, su Open Library, Internet Archive.
- The Correspondence of James Barry Archiviato il 7 giugno 2011 in Internet Archive., new, annotated digital edition of all of Barry's known correspondence, edited by Tim McLoughlin.
- A National Treasure in New Brunswick: James Barry's Death of General Wolfe, su website.nbm-mnb.ca. URL consultato il 26 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 18 novembre 2011).
- The Collected works of James Barry is located at the Special Collections/Digital Library in Falvey Memorial Library at Villanova University.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 36926685 · ISNI (EN) 0000 0000 8342 9136 · SBN CFIV348513 · BAV 495/188572 · CERL cnp00560845 · Europeana agent/base/147544 · ULAN (EN) 500003735 · LCCN (EN) n81003485 · GND (DE) 120538180 · BNF (FR) cb119878759 (data) · J9U (EN, HE) 987007282812605171 |
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