Juraj Haulík

cardinale ungherese

Juraj Haulík de Várallya (Trnava, 20 aprile 1788Zagabria, 11 maggio 1869) è stato un cardinale e arcivescovo cattolico slovacco naturalizzato croato[1].

Juraj Haulík de Várallya
cardinale di Santa Romana Chiesa
Ritratto di Juraj Haulík, poco dopo la creazione a cardinale
 
Incarichi ricoperti
 
Nato20 aprile 1788 a Trnava
Ordinato diacono3 dicembre 1810
Ordinato presbitero18 aprile 1811
Nominato vescovo2 ottobre 1837 da papa Gregorio XVI
Consacrato vescovo11 dicembre 1837 dall'arcivescovo Lodovico Altieri (poi cardinale)
Elevato arcivescovo11 dicembre 1852 da papa Pio IX
Creato cardinale16 giugno 1856 da papa Pio IX
Deceduto11 maggio 1869 (81 anni) a Zagabria
 

Biografia

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Nacque a Nagyszombat, allora nel Regno d'Ungheria, oggi Trnava in Slovacchia, il 20 aprile 1788. Ricoprì per ben due volte distinte l'incarico di bano del Regno di Croazia.

Dopo aver studiato teologia e filosofia a Trnava, Esztergom e Vienna, venne eletto vescovo di Zagabria nel 1837. Nel 1840 ricoprì il suo primo mandato di bano, ereditando l'incarico dal generale Franjo Vlašić. Durante la sua carica introdusse la lingua croata nelle scuole pubbliche e fondò la Matica hrvatska, la più antica istituzione culturale croata, nel 1842.

Durante il suo episcopato, la diocesi fu elevata nel 1852 al rango di arcidiocesi metropolitana, in questo modo la Croazia ottenne un'autonomia anche ecclesiastica e lui assunse il rango di Primate di Croazia, che era "vacante" da quando l'ordinario dell'arcidiocesi di Spalato (già "primate di Dalmazia e di tutta la Croazia" dal X secolo) lo aveva perso nel 1828, dopo la degradazione a semplice diocesi.

Papa Pio IX lo elevò al rango di cardinale nel concistoro del 16 giugno 1856.

Morì l'11 maggio 1869.

Genealogia episcopale e successione apostolica

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La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Onorificenze

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  1. ^ Disse di sé stesso: Sono nato slovacco, ma morirò croato (HR) Juraj Haulik - borac za hrvatska prava i jezik, su vjesnik.hr, 15 giugno 1999. URL consultato il 14 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 10 dicembre 2008).

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN8167021 · ISNI (EN0000 0001 2276 1781 · CERL cnp00390096 · ULAN (EN500241673 · LCCN (ENno2010077184 · GND (DE117504246 · CONOR.SI (SL76667491