Karl Franz von Lodron

vescovo cattolico austriaco

Karl Franz von Lodron (in italiano: Carlo Francesco di Lodrone; Innsbruck, 17 novembre 1748Bressanone, 10 agosto 1828) è stato un vescovo cattolico austriaco.

Karl Franz von Lodron
vescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricopertiPrincipe vescovo di Bressanone (1791-1828)
 
Nato17 novembre 1748 ad Innsbruck
Ordinato diacono25 maggio 1771
Ordinato presbitero21 dicembre 1771
Nominato vescovo27 febbraio 1792 da papa Pio VI
Consacrato vescovo25 marzo 1792 dal vescovo Dionys von Rost
Deceduto10 agosto 1828 (79 anni) a Bressanone
 
Stemma dei Lodron

Biografia

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Karl Franz von Lodron in un dipinto del 1797.

Il vescovo proveniva dall'antica famiglia nobile italiana o tirolese dei conti von Lodron, era figlio di Giuseppe Nicola di Lodrono e di Maria Josepha Walburga, contessa Fugger von Kirchberg e Glött. Dopo aver studiato teologia il 21 dicembre 1771, fu ordinato sacerdote. Dopo vent'anni di servizio alla Chiesa, Karl Franz von Lodron fu scelto come vescovo di Bressanone il 16 agosto 1791; il 25 marzo 1792 ricevette la consacrazione episcopale da Dionys von Rost. A Bressanone, era principe-vescovo.

 
Lapide di Karl Franz von Lodron nel Duomo di Bressanone.

Dopo la seconda guerra di coalizione, che l'Austria perse in Francia, l'imperatore Francesco II d'Asburgo-Lorena fu costretto a concludere un trattato di pace con la Francia. Bressanone fu occupata dai francesi dal 1797 e Karl Franz von Lodron andò in esilio a Innsbruck. Con la conclusione del trattato di pace di Lunéville, Lodron poté tornare a Bressanone e continuò nel suo ufficio dal 9 febbraio 1801. La pace fu stabilita nel Reichsdeputationshauptschluss del 1803, e molti vescovi avrebbero dovuto perdere il loro territorio secolare. Ciò valeva anche per il vescovo di Bressanone, il cui territorio secolare sarebbe diventato territorio austriaco (secolarizzazione). Sebbene lui e i suoi successori continuassero a detenere il titolo onorifico di principe-vescovo, persero la propria posizione, dal momento che non avevano più domini temporali.[1]

Da allora in poi, Karl Franz von Lodron fu soltanto vescovo, e come tale si preoccupò maggiormente della religione e dell'arte. Soprattutto, la costruzione e la ristrutturazione di numerose chiese nella regione dell'Isarco. La sua passione speciale era il Presepe. Importanti artisti come Franz Xaver Nißl e Alois e Josef Benedikt Probst fecero per lui nel palazzo vescovile un lungo ciclo di presepi natalizi e quaresimali, con paesaggi e figure di legno intagliato, in cui rivive la storia della salvezza; è ancora oggi considerato uno dei presepi più vivaci e artisticamente più preziosi al mondo.[2]

Il vescovo Lodron fece del suo meglio per promuovere la città di Bressanone; inoltre, era molto benevolo. Hans Hochenegg scrive nel 1971 nel suo libro La nobiltà nella vita del Tirolo, che l'intero reddito di Lodron affluiva ai poveri, nonché agli studenti e agli artisti bisognosi; era "benefico per il suo stesso impoverimento".[3]

Suo fratello, Francesco Giuseppe, conte Lodron-Laterano (1745-1791), fu governatore del Tirolo fra il 1790-91.[1]

Leggende

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Numerose leggende circondano la persona di Lodron. Ad esempio, nelle vicinanze di Bressanone, durante la sua fuga dai francesi a Innsbruck, un agnello inghiottì l'anello vescovile di Lodron e quando alcuni soldati francesi si avvicinarono, Karl Franz von Lodron non fu più identificato come principe-vescovo e poté fuggire inosservato. Al suo ritorno a Bressanone fu, con sua sorpresa, invitato a cena da un contadino. Gli servì un agnello arrosto e lo presentò solennemente con l'anello del vescovo, che il suo agnello aveva ingoiato. Secondo la leggenda, Lodron poté rivendicare la propria posizione soltanto grazie all'agnello.

Genealogia episcopale e successione apostolica

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La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

  1. ^ a b Gatz, Erwin., Die Bischöfe der deutschsprachigen Länder, 1785/1803 bis 1945 : ein biographisches Lexikon, Duncker & Humblot, 1983, ISBN 3428054474, OCLC 12683905. URL consultato il 24 aprile 2019.
  2. ^ Nißl-Krippe - Diözesanmuseum Hofburg, su web.archive.org, 16 maggio 2011. URL consultato il 24 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 16 maggio 2011).
  3. ^ (DE) Hans Hochenegg, Der Adel im Leben Tirols: Eine soziolog. Studie, Österr. Kommissionsbuchh. in Komm., 1971. URL consultato il 24 aprile 2019.

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Collegamenti esterni

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