Karl Pfeffer-Wildenbruch

generale tedesco (1888-1971)

Karl Pfeffer- Wildenbruch (Kalkberge, 12 giugno 1888Bielefeld, 29 gennaio 1971) è stato un generale e poliziotto tedesco durante la seconda guerra mondiale. Comando la 4. SS-Polizei-Panzergrenadier-Division, la VI SS-Freiwilligen-Armeekorps (lettisches) e la IX Waffen-Gebirgskorps der SS (kroatisches) e fu decorato con la croce di cavaliere della Croce di Ferro con fronde di quercia.

Karl Pfeffer-Wildenbruch
NascitaKalkberge, 12 giugno 1888
MorteBielefeld, 29 gennaio 1971 (82 anni)
Cause della morteincidente stradale
Dati militari
Paese servitoGermania (bandiera) Germania
Cile (bandiera) Cile
Germania (bandiera) Germania
Germania (bandiera) Germania
Forza armata Deutsches Heer
Carabineros de Chile
Reichswehr
Waffen-SS
Ordnungspolizei
Anni di servizio1907 - 1945
GradoSS-Obergruppenführer
GuerrePrima guerra mondiale
Seconda guerra mondiale
BattaglieAssedio di Budapest
Comandante di4. SS-Polizei-Panzergrenadier-Division
VI SS-Freiwilligen-Armeekorps (lettisches)
IX Waffen-Gebirgskorps der SS (kroatisches)
DecorazioniCavaliere della Croce di Ferro con fronde di quercia
"fonti nel corpo del testo"
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Biografia

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Wildenbruch entrò nell'Esercito imperiale tedesco nel 1907 e combatté durante la prima guerra mondiale. Entrò nello stato maggiore generale tedesco e servì come attaché militare durante la missione militare tedesca a Costantinopoli e come ufficiale di staff nella 11ª divisione di fanteria tedesca. Alla fine della guerra rimase nello stato maggiore dello ZBV 55 e l'XXIV corpo di riserva. Nell'agosto 1919 entro nella polizia e passò molto tempo nel ministero dell'interno del Reich. Divenne il comandante della polizia di Osnabrück e di Magdeburgo. Nel 1928 si trasferi a Santiago del Cile, e divenne capo dei Carabineros de Chile.[1]

Nel giugno 1933 venne promosso al grado di Oberstleutnant (tenente colonnello) nel reggimento nazionale di polizia a Francoforte sull'Oder e dal maggio 1936 fu nominato ispettore generale delle scuole di polizia e promosso al grado di maggior generale della polizia nel maggio 1937. Nel marzo del 1939 entrò nelle SS ricevendo la tessera n.292 713 e servì nello staff del Reichsführer-SS. Alla fine del 1939, in seguito alla campagna di Polonia gli venne conferito il comando della 4. SS-Polizei-Panzergrenadier-Division con il grado di Gruppenführer (tenente generale). In seguito alla campagna di Francia tornò nello staff del Reichsführer-SS, servendo come capo della polizia coloniale dal 1941 al 1943.

Nell'ottobre 1943 prese il comando della VI SS-Freiwilligen-Armeekorps (lettisches), venendo promosso al grado SS-Obergruppenführer und General der Waffen-SS und Polizei.[2] Nel dicembre 1944 venne nominato comandante della IX Waffen-Gebirgskorps der SS (kroatisches), stazionata a Budapest in Ungheria. Fu comandante delle forze tedesche durante la battaglia di Budapest dal 24 dicembre 1944 all'11 febbraio 1945. Fu decorato con la croce di cavaliere della Croce di Ferro e con quella con fronde di quercia l'11 gennaio e il 1º febbraio. Durante il tentativo di fuggire da Budapest, fu gravemente ferito e preso prigioniero dalle forze sovietiche. Il 10 agosto 1949 fu condannato a 25 anni di carcere dai sovietici.[3] Nel 1955 fu rilasciato insieme ad altri 10.000 prigionieri tedeschi e criminali di guerra dopo un accordo avvenuto tra il premier tedesco Konrad Adenauer e quello sovietico Nikolai Bulganin nel settembre 1955. Pfeffer-Wildenbruch rimase ucciso in un incidente stradale il 29 gennaio 1971 a Bielefeld.

Onorificenze

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— 14 settembre 1917[4]
«come SS-Obergruppenführer und General der Waffen-SS e comandante generale dell'IX. SS-Gebrigskorps[5]»
— 11 gennaio 1945
«come SS-Obergruppenführer und General der Waffen-SS e comandante generale dell'IX. Waffen-SS Gebirgskorps[6]»
— 1º febbraio 1945
  1. ^ Battle for Budapest By Krisztián Ungváry, Ladislaus Löb, p. 67
  2. ^ Mitcham 2007, p. 234.
  3. ^ (RU) Пфеффер-Вильденбрух Карл.
  4. ^ Thomas 1998, p. 149.
  5. ^ Fellgiebel 2000, p. 337.
  6. ^ Fellgiebel 2000, p. 96.

Bibliografia

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  • Walther-Peer Fellgiebel, Die Träger des Ritterkreuzes des Eisernen Kreuzes 1939–1945 — Die Inhaber der höchsten Auszeichnung des Zweiten Weltkrieges aller Wehrmachtteile [The Bearers of the Knight's Cross of the Iron Cross 1939–1945 — The Owners of the Highest Award of the Second World War of all Wehrmacht Branches], Friedberg, Germany, Podzun-Pallas, 2000, ISBN 978-3-7909-0284-6.
  • Samuel W Mitcham, The German Defeat in the East, 1944–45, Mechanicsburg, PA, Stackpole Books, 2007, ISBN 978-0-8117-3371-7.
  • (DE) Veit Scherzer, Die Ritterkreuzträger 1939–1945 Die Inhaber des Ritterkreuzes des Eisernen Kreuzes 1939 von Heer, Luftwaffe, Kriegsmarine, Waffen-SS, Volkssturm sowie mit Deutschland verbündeter Streitkräfte nach den Unterlagen des Bundesarchives [The Knight's Cross Bearers 1939–1945 The Holders of the Knight's Cross of the Iron Cross 1939 by Army, Air Force, Navy, Waffen-SS, Volkssturm and Allied Forces with Germany According to the Documents of the Federal Archives], Jena, Germany, Scherzers Militaer-Verlag, 2007, ISBN 978-3-938845-17-2.
  • Franz Thomas e Günter Wegmann, Die Ritterkreuzträger der Deutschen Wehrmacht 1939–1945 Teil VI: Die Gebirgstruppe Band 2: L–Z [The Knight's Cross Bearers of the German Wehrmacht 1939–1945 Part VI: The Mountain Troops Volume 2: L–Z], Osnabrück, Germany, Biblio-Verlag, 1994, ISBN 978-3-7648-2430-3.
  • Franz Thomas, Die Eichenlaubträger 1939–1945 Band 2: L–Z [The Oak Leaves Bearers 1939–1945 Volume 2: L–Z], Osnabrück, Germany, Biblio-Verlag, 1998, ISBN 978-3-7648-2300-9.

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