Kimpa Vita
Kimpa Vita o Doña Beatriz (anni 1680 – 2 luglio 1706) è stata una profetessa del regno del Congo che fondò il movimento degli antoniani[1].
Biografia
modificaNacque negli anni Ottanta del 1600[2] da una famiglia nobile[1][3] e facoltosa di Kibangu, nell'attuale Angola[4] (clan Mukongo)[3]. In un clima di lotta tra le famiglie nobili per il controllo dell'antico regno, suo padre era ufficiale dell'esercito del re Álvaro X, implausibile pretendente al trono.[4]
Prese il nome di Doña Beatriz dopo il battesimo.[5] Nel 1704 iniziò a sostenere di avere visioni ed essere posseduta dallo spirito dell'egiziano sant'Antonio.[1][3][5] Per questo i suoi seguaci furono chiamati "antoniani".[1][5] Entrò in contrapposizione con i missionari cattolici in Congo e predicò una versione del Vangelo in chiave africana che esortava i congolesi a superare le contrapposizioni della guerra civile per tornare agli antichi fasti, per non incorrere nella punizione di Dio.[1] Si stabilì tra le rovine della capitale M'Banza Kongo (São Salvador) e la dichiarò come la propria Betlemme[1], dove sarebbe nato Gesù Cristo[3][5], mentre a Nsundi avrebbe ricevuto il battesimo[5]. La sua popolarità crebbe e si attrasse l'ostilità del mwene Pedro IV, complice la sua alleanza con Pedro Constantino da Silva, generale ribelle del sovrano.[1] Il re fu costretto a rientrare a San Salvador, a dichiarare che la loro terra fosse la vera Terra santa e che i seguaci della religione di Kimpa Vita fossero i veri eletti di Dio.[5] Nel giro di due anni, il culto nazional-cristiano si diffuse in tutto il Paese.[5] Il contenuto politico del suo insegnamento era temuto dai colonizzatori portoghesi e dai loro alleati.[3] Su pressione dei missionari cappuccini il re la fece arrestare e condannare al rogo per eresia.[1][5] Fu giustiziata insieme al figlio neonato[1][3], che lei aveva dichiarato essere nato per opera dello Spirito Santo[5] essendo lei stessa vergine[3].
Influenza culturale
modificaKimpa Vita è considerata una delle prime nazionaliste africane[1] e ha giocato un ruolo non indifferente nella storia moderna del Congo[5].
Il movimento antoniano sopravvisse alla sua condanna e dilagò in Congo nel XVIII secolo.[1] Le sue idee e le sue profezie sono sopravvissute in altre tradizioni e denominazioni locali, tra cui i kimbangisti, movimento di rinascita africana negli attuali Angola e repubbliche del Congo.[3]
Note
modifica- ^ a b c d e f g h i j k Kimpa Vita, in Dizionario di Storia, Treccani, 2010. URL consultato il 7 aprile 2023.
- ^ A seconda delle fonti: nel 1682 ca. (Treccani), nel 1684 (Store norske leksikon) o nel 1686 (Encyclopaedia Universalis, Oxford Reference).
- ^ a b c d e f g h (NO) Maren Sæbø, Beatrice Kimpa Vita, su Store norske leksikon, 7 luglio 2020. URL consultato il 7 aprile 2023.
- ^ a b (EN) Henry Louis Gates, Emmanuel Akyeampong, Steven J. Niven (a cura di), Kimpa Vita, Dona Beatriz (1686–1706), in Dictionary of African Biography, Oxford University, 2012. URL consultato il 7 aprile 2023.
- ^ a b c d e f g h i j (FR) Alfred Fierro, BÉATRICE dona (morte en 1706), su universalis.fr, Encyclopædia Universalis. URL consultato il 7 aprile 2023.
Bibliografia
modifica- (EN) R. S. Basi, The Black Hand of God, themarked, 2009, ISBN 978-0-9841474-0-3.
- (FR) António Custódio Gonçalves, La symbolisation politique: Le prophetisme Kongo au XVIIIe siècle, Monaco di Baviera, Weltforum, 1980.
- (EN) John Thornton, The Kongolese Saint Anthony: Dona Beatriz Kimpa Vita and the Antonian Movement, 1684–1706, Cambridge University Press, 1998, ISBN 0-521-59370-0.
- (EN) Robert Harms, Africa in Global History with Sources, ISBN 978-0-393-92757-3.
Collegamenti esterni
modifica- Kimpa Vita, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 31287782 · ISNI (EN) 0000 0000 7859 8883 · CERL cnp00548772 · LCCN (EN) n97112740 · GND (DE) 119158930 · BNF (FR) cb14461983w (data) · J9U (EN, HE) 987007340974505171 |
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