Kyrie Irving

cestista statunitense

Kyrie Andrew Irving (Melbourne, 23 marzo 1992) è un cestista statunitense con cittadinanza australiana, professionista nella NBA con i Dallas Mavericks.

Kyrie Irving
Irving nel 2019
NazionalitàStati Uniti (bandiera) Stati Uniti
Australia (bandiera) Australia
Altezza188[1] cm
Peso84[1] kg
Pallacanestro
RuoloPlaymaker / guardia
SquadraDallas Mavericks
Carriera
Giovanili
Montclair Kimberley Academy
St. Patrick High School
2010-2011Duke Blue Devils11 (192)
Squadre di club
2011-2017Cleveland Cavaliers381 (8.232)
2017-2019Boston Celtics127 (3.062)
2019-2023Brooklyn Nets143 (3.879)
2023-Dallas Mavericks78 (2.026)
Nazionale
2010Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti U-185 (68)
2014-2016Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti25 (276)
Palmarès
 Olimpiadi
OroRio de Janeiro 2016
 Mondiali
OroSpagna 2014
 Campionati americani Under-18
OroStati Uniti 2010
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 15 giugno 2023

Biografia

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Kyrie è nato a Melbourne, dove suo padre Drederick giocava come cestista professionista. Trascorse i primi due anni della sua vita in Australia, prima di spostarsi negli Stati Uniti.[2] Kyrie possiede quindi sia la cittadinanza statunitense che australiana.[3] La madre di Kyrie morì a causa di una grave malattia quando lui aveva appena 4 anni, e perciò venne cresciuto dal solo padre, aiutato dai parenti.[2] Nel 2001 viveva a New York con suo padre, il quale lavorava presso il World Trade Center; il giorno degli attentati dell’11 settembre 2001 arrivò tardi al lavoro e fu per questa ragione che si salvò dall'attacco.[2]

Nato da madre di origini native americane, in seguito al suo attivismo contro la costruzione di un oleodotto in territorio indiano nella parte settentrionale dello stato di New York (NoDAPL) è entrato ufficialmente a far parte, assieme alla sorella Asia, della tribù Lakota Sioux della riserva indiana di Standing Rock con il nome di "Piccola Montagna".[4]

La Nike ha creato dei modelli di scarpe con il suo nome, in varie versioni,[5] per poi, nel novembre 2022, sospendere ogni collaborazione per via delle dichiarazioni ritenute antisemite di Irving.[6]

Caratteristiche tecniche

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Giocatore molto agile e veloce,[7] dotato di gran controllo palla e ottimo palleggio, molto abile nell'effettuare crossover,[8][9] a finire al ferro con lay-up e reverse, crearsi i tiri[10] e a tirare da 3 punti.[11] È bravo anche a segnare nei clutch time.[12] È anche uno dei migliori interpreti della tecnica del "jelly lay-up" che consiste nell'imprimere un effetto alla palla tale che essa rimbalzi sul tabellone ed entri. Destro naturale, è tuttavia capace di tirare e andare al ferro efficacemente anche con l'altra mano, rendendolo di fatto un giocatore ambidestro.

Carriera

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College

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Dopo aver concluso ottime stagioni nella St. Patrick High School, nel 2010-11 passa alla Duke University dove però, a causa di un infortunio ai legamenti, gioca solamente 11 partite. Queste però bastarono per impressionare positivamente gli addetti ai lavori attraverso statistiche importanti (20,5 punti a partita, 46% da tre), tanto da essere considerato il favorito alla prima scelta nel Draft NBA 2011.

 
Irving contro Klay Thompson in gara 6 delle Finali 2016.

Cleveland Cavaliers (2011-2017)

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La prima fase (2011-2014)
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Il 23 giugno 2011, viene scelto dai Cleveland Cavaliers come prima scelta assoluta del draft.[13] Viene convocato per il Rising Star Challenge per il team di Charles Barkley contro quello di Shaquille O'Neal, segnando 34 punti e vincendo la partita, si aggiudica il titolo di MVP dal match.[14] Nella prima stagione s'afferma subito come nuova stella emergente nel panorama NBA e, mantenendo una media di 18,5 punti a partita, si garantisce il premio di Rookie of the Year.[15] Conclude la regular season con la media di 18,5 punti, 5,4 assist e 3,7 rimbalzi in 30,5 minuti per partita, non riuscendo però a portare i Cleveland Cavaliers ai play-off.

Il 15 febbraio 2013 viene convocato per il Rising Stars Challenge nel team di Shaquille O'Neal; mette a segno 32 punti con 6 rimbalzi e altrettanti assist, ma la sua squadra viene abbattuta dal team di Charles Barkley e dai 40 punti e 10 rimbalzi di Kenneth Faried per 135-163.[16] Il giorno successivo vince l'NBA Three-point Shootout battendo in finale Matt Bonner dei San Antonio Spurs, battendolo con 23 punti con un 17/18 nei primi tre carrelli e mezzo. Irving si aggiudica la gara avendo superato al 1º turno: Ryan Anderson, e i due favoriti Stephen Curry e Steve Novak, e Paul George.[17] Il giorno dopo prende anche parte al suo primo All-Star Game[18] giocando 24 minuti e mettendo a referto 15 punti 3 rimbalzi e 4 assist.[19] Nonostante le sue ottime prestazioni non riesce a portare la squadra ai play-off. Conclude la stagione con di media 22,5 punti, 5,9 assist e 3,7 rimbalzi in 34,7 minuti per partita.

Il 16 febbraio 2014 prende parte all'All Star Game tenutosi a New Orleans partendo in quintetto base. Irving risulterà decisivo nella vittoria per 163-155 grazie a 31 punti e 14 assist; grazie a tale prestazione viene eletto MVP del match.[20] Anche questa volta non riesce a portare i Cavs ai Playoffs.

La seconda fase: il ritorno di James e il titolo (2014-2017)
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Irving effettua un layup a scavalcare Wiggins.

Nella offseason 2014, dopo il rinnovo di Irving con la franchigia dell'Ohio firmando un quinquiennale da 90 milioni di dollari totali,[21] LeBron James annuncia il ritorno ai Cavaliers da Miami.[22] Inoltre, la dirigenza Cavs riesce a firmare anche Kevin Love, formando un gruppo denominato "big three".[23] Il 28 gennaio 2015 nella gara interna contro i Portland Trail Blazers realizza il suo nuovo career-high arrivando a 55 punti con 6-17 da 2, 11-19 da 3 e 10-10 ai tiri liberi.[24] Guida così la sua squadra alla vittoria per 99-94.[24] È inoltre il record di punti per un giocatore dei Cleveland Cavaliers alla Quicken Loans Arena.[24] Il 13 marzo nella trasferta di San Antonio contro gli Spurs realizza un nuovo career-high e un nuovo record di franchigia con 57 punti, 7-7 da tre, 13-25 da 2 e 10 su 10 ai liberi. Contribuisce così alla vittoria dei Cavaliers per 128-125 all'over-time.

Il 19 aprile 2015 partecipa per la prima volta nella sua carriera ai Playoffs segnando 30 punti nell'esordio contro Boston.[25] Sconfitti i Celtics per 4-0, Cleveland vince le successive serie contro Chicago e Atlanta, avendo accesso alle NBA finals contro i Golden State Warriors. Per Irving è la prima finale NBA in carriera, ma in gara 1 subisce un infortunio, fratturandosi la rotula del ginocchio sinistro impattando con Klay Thompson e dicendo addio alla serie per una successiva operazione chirurgica che lo porterà a stare fuori 3-4 mesi.[26] I Cavs, nonostante un grande LeBron, perdono la serie per 4-2.

Torna in campo il 20 dicembre, contro Philadelphia, e finisce la regular season segnando di media 19,6 punti, secondo miglior marcatore della squadra dopo LeBron James. I Cavs raggiungono nuovamente la finale, battendo gli Atlanta Hawks e i Toronto Raptors, dove affrontano i Golden State Warriors. Dopo quattro gare vanno sotto 3-1 nella serie, un risultato mai ribaltato nella storia delle Finals della NBA. In gara 5 Irving, unitamente a LeBron James, segna 41 punti, record di sempre per una coppia di giocatori. Cleveland vince anche gara 6, andando così a giocarsi la bella in casa dei Warriors, e vincendola proprio grazie ad un tiro decisivo di Irving, che a meno di un minuto dalla fine scava il vantaggio decisivo, mettendo a segno il canestro da tre punti che porta il confronto sul 92-89.[27] La partita si conclude sul 93-89, con Cleveland che si porta a casa il primo titolo della sua storia.[27]

Nella stagione 2016-17 fa registrare un career high per punti di media (25,2), per percentuale dal campo, da tre e ai tiri liberi, venendo convocato per l'All Star Game, ma non venendo incluso in nessun quintetto All-NBA. I Cavs raggiungono poi le Finali NBA, ma escono sconfitti in cinque partite contro i Golden State Warriors. Irving tiene di media 29,4 punti, 4,4 assist e 4 rimbalzi.[28]

Boston Celtics (2017-2019)

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Irving, si appresta a tirare dalla lunetta con i Boston Celtics nel 2018

Dopo aver chiesto la cessione nella offseason,[29] il 31 agosto 2017 viene ceduto ai Boston Celtics, con i Cavs che ricevono Isaiah Thomas, Jae Crowder, Ante Žižić, la prima scelta al Draft 2018 dei Brooklyn Nets[30] e la scelta di Miami al 2º giro del Draft 2020.[31] Dopo un inizio trascinante di stagione, con una striscia di 16 vittorie di fila, Irving vede terminare la sua stagione il 24 marzo per un'operazione al ginocchio.[32] Nonostante le assenze di Irving e Hayward, i Celtics arrivano alle finali di Conference, arrendendosi in 7 gare ai Cleveland Cavaliers di LeBron James.

L'anno successivo è più duro per i Celtics la cui stagione fatica a decollare a causa di vari fattori.[33] Arrivati al mese di gennaio, dopo una serie di 3 sconfitte di fila, Kyrie rimprovera i giovani dei celtics per lo scarso impegno.[34][35][36] Ciononostante realizza un career high di 18 assist nella vittoria contro i Toronto Raptors (oltre ad avere realizzato 27 punti),[37] mettendo una tripla molto importante negli ultimi secondi della partita, e qualche giorno dopo contro i Miami Heat realizza 8 palle rubate, segnando un altro career high e portando i Celtics a 3 vittorie di fila.[38][39] Nei playoffs la squadra elimina gli Indiana Pacers in 4 gare, ma al turno successivo viene eliminata in 5 partite dai Milwaukee Bucks, con Irving che è stato autore di prestazioni negative.[33][40]

Brooklyn Nets (2019-2023)

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Dopo molte speculazioni giornalistiche, Irving passa ai Brooklyn Nets con un contratto da 141 milioni di dollari in quattro anni, unendosi a Kevin Durant e DeAndre Jordan, anch'essi trasferitisi tra le file dei Nets.[41] Debutta con i Nets il 24 ottobre 2019 contro i Minnesota Timberwolves, e qui (nonostante la sconfitta per 127-126 della sua squadra all'overtime) mette a referto 50 punti e 0 palle perse: mai nessuno aveva avuto un esordio simile con la sua nuova squadra nella storia della NBA.[42][43][44][45]

La stagione 2021-22 non inizia nel migliore dei modi: la volontà di Irving di non vaccinarsi crea attriti interni con la dirigenza, che decide di non schierarlo fino a data da destinarsi. A dicembre, a causa di diverse indisponibilità, il coach Steve Nash decide di far rientrare in rotazione Irving, ma solo per le gare in trasferta (la città di New York aveva predisposto l'obbligo vaccinale per gli sportivi professionisti ed il giocatore non intendeva vaccinarsi). Debutta quindi contro i Pacers il 5 gennaio, vincendo e fornendo una prestazione di 22 punti, 3 rimbalzi e 4 assist. A fine marzo l'obbligo vaccinale imposto decade, permettendo a Irving di fare l'esordio stagionale al Barclays Center.

Nella prima gara di play-off contro i Boston Celtics fornisce una delle sue migliori prestazioni con 39 punti a referto.

Dallas Mavericks (2023-)

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Dopo aver richiesto una trade ai Brooklyn Nets, il 6 febbraio 2023 passa, insieme a Markieff Morris, ai Dallas Mavericks, in cambio di Dorian Finney-Smith, Spencer Dinwiddie, una prima scelta al Draft 2029 e due seconde scelte ai Draft 2027 e 2029.[46]

Nazionale

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Nel Mondiale 2014 in Spagna vince il premio di miglior giocatore.[47] Alle Olimpiadi di Rio 2016 vince la medaglia d'oro con gli Stati Uniti battendo nettamente la Serbia nella partita decisiva (in cui lui ha segnato solo 4 punti).[48] Diventa così il quarto giocatore della storia a vincere il titolo NBA e la medaglia d'oro alle Olimpiadi nello stesso anno dopo LeBron James, Michael Jordan e Scottie Pippen.[49]

Statistiche

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Legenda
  PG Partite giocate   PT  Partite da titolare  MP  Minuti a partita
 TC%  Percentuale tiri dal campo a segno  3P%  Percentuale tiri da tre punti a segno  TL%  Percentuale tiri liberi a segno
 RP  Rimbalzi a partita  AP  Assist a partita  PRP  Palle rubate a partita
 SP  Stoppate a partita  PP  Punti a partita  Grassetto  Career high
Denota una stagione in cui ha vinto il titolo
* Primo nella lega
Anno Squadra PG PT MP TC% 3P% TL% RP AP PRP SP PP
2010-2011 Duke Blue Devils 11 8 27,5 52,9 46,2 90,1 3,4 4,3 1,5 0,5 17,5
Carriera 11 8 27,5 52,9 46,2 90,1 3,4 4,3 1,5 0,5 17,5

Massimi in carriera

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  • Massimo di punti: 31 vs Michigan State (1º dicembre 2010)[50]
  • Massimo di rimbalzi: 6 vs Michigan State (1º dicembre 2010)
  • Massimo di assist: 9 (2 volte)
  • Massimo di palle rubate: 3 vs Oregon (27 novembre 2010)
  • Massimo di stoppate: 2 vs Michigan State (1º dicembre 2010)
  • Massimo di minuti: 36 vs Michigan State (1º dicembre 2010)

Regular Season

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Anno Squadra PG PT MP TC% 3P% TL% RP AP PRP SP PP
2011-2012 Cleveland Cavaliers 51 51 30,5 46,9 39,9 87,2 3,7 5,4 1,1 0,4 18,5
2012-2013 Cleveland Cavaliers 59 59 34,7 45,2 39,1 85,5 3,7 5,9 1,5 0,4 22,5
2013-2014 Cleveland Cavaliers 71 71 35,2 43,0 35,8 86,1 3,6 6,1 1,5 0,3 20,8
2014-2015 Cleveland Cavaliers 75 75 36,4 46,8 41,5 86,3 3,2 5,2 1,5 0,3 21,7
2015-2016 Cleveland Cavaliers 53 53 31,5 44,8 32,1 88,5 3,0 4,7 1,1 0,3 19,6
2016-2017 Cleveland Cavaliers 72 72 35,1 47,3 40,1 90,5 3,2 5,8 1,2 0,3 25,2
2017-2018 Boston Celtics 60 60 32,2 49,1 40,8 88,9 3,8 5,1 1,1 0,3 24,4
2018-2019 Boston Celtics 67 67 33,0 48,7 40,1 87,3 5,0 6,9 1,5 0,5 23,8
2019-2020 Brooklyn Nets 20 20 32,9 47,8 39,4 92,2 5,2 6,4 1,4 0,5 27,4
2020-2021 Brooklyn Nets 54 54 34,9 50,6 40,2 92,2 4,8 6,0 1,4 0,7 26,9
2021-2022 Brooklyn Nets 29 29 37,6 46,9 41,8 91,5 4,4 5,8 1,4 0,6 27,4
2022-2023 Brooklyn Nets 40 40 37,0 48,6 37,4 88,3 5,1 5,3 1,0 0,8 27,1
Dallas Mavericks 20 20 38,2 51,0 39,2 94,7 5,0 6,0 1,3 0,6 27,0
2023-2024 Dallas Mavericks 58 58 35,0 49,7 41,1 90,5 5,0 5,2 1,3 0,5 25,6
Carriera 729 729 34,4 47,4 39,3 88,6 4,0 5,7 1,3 0,4 23,6
All-Star 7 5 25,3 58,7 43,9 75,0 6,2 8,7 0,8 0,2 17,5

Play-off

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Anno Squadra PG PT MP TC% 3P% TL% RP AP PRP SP PP
2015 Cleveland Cavaliers 13 13 35,7 43,8 45,0 84,1 3,6 3,8 1,3 0,8 19,0
2016 Cleveland Cavaliers 21 21 36,9 47,5 44,0 87,5 3,0 4,7 1,7 0,6 25,2
2017 Cleveland Cavaliers 18 18 36,3 46,8 37,3 90,5 2,8 5,3 1,3 0,4 25,9
2019 Boston Celtics 9 9 36,7 38,5 31,0 90,0 4,4 7,0 1,3 0,4 21,3
2021 Brooklyn Nets 9 9 36,1 47,2 36,9 92,9 5,8 3,4 1,0 0,6 22,7
2022 Brooklyn Nets 4 4 42,5 44,4 38,1 100* 5,3 5,3 1,8 1,3 21,3
2024 Dallas Mavericks 22 22 40,0 46,7 39,0 84,9 3,7 5,1 1,0 0,3 22,1
Carriera 96 96 37,4 45,8 39,2 88,3 3,7 4,9 1,3 0,6 23,0

Massimi in carriera

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  • Massimo di punti: 60 vs Orlando Magic (15 marzo 2022)[51]
  • Massimo di rimbalzi: 11 (10 volte)
  • Massimo di assist: 18 vs Toronto Raptors (16 gennaio 2019)
  • Massimo di palle rubate: 8 vs Miami Heat (21 gennaio 2019)
  • Massimo di stoppate: 4 (3 volte)
  • Massimo di minuti: 48 vs Cleveland Cavaliers (20 gennaio 2021)

Cronologia presenze e punti in Nazionale

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Cronologia completa delle presenze e dei punti in Nazionale -   Stati Uniti
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Punti Note
16-8-2014 Chicago Stati Uniti   95 - 78   Brasile Amichevole 6
20-8-2014 New York Stati Uniti   105 - 62   Rep. Dominicana Amichevole 12
22-8-2014 New York Stati Uniti   112 - 86   Porto Rico Amichevole 11
26-8-2014 Las Palmas Slovenia   71 - 101   Stati Uniti Amichevole 13
30-8-2014 Barakaldo Stati Uniti   114 - 55   Finlandia Mondiali 2014 - 1º turno 9
31-8-2014 Barakaldo Turchia   77 - 98   Stati Uniti Mondiali 2014 - 1º turno 13
2-9-2014 Barakaldo Stati Uniti   98 - 71   Nuova Zelanda Mondiali 2014 - 1º turno 10
3-9-2014 Barakaldo Stati Uniti   106 - 71   Rep. Dominicana Mondiali 2014 - 1º turno 6
4-9-2014 Barakaldo Ucraina   71 - 95   Stati Uniti Mondiali 2014 - 1º turno 11
6-9-2014 Barcellona Stati Uniti   86 - 63   Messico Mondiali 2014 - Ottavi di finale 4
9-9-2014 Barcellona Slovenia   76 - 119   Stati Uniti Mondiali 2014 - Quarti di finale 12
11-9-2014 Barcellona Stati Uniti   96 - 68   Lituania Mondiali 2014 - Semifinale 18
14-9-2014 Madrid Stati Uniti   129 - 92   Serbia Mondiali 2014 - Finale 26
22-7-2016 Las Vegas Stati Uniti   111 - 74   Argentina Amichevole 9
24-7-2016 Los Angeles Stati Uniti   106 - 57   Cina Amichevole 10
26-7-2016 Oakland Stati Uniti   107 - 57   Cina Amichevole 2
29-7-2016 Chicago Stati Uniti   80 - 45   Venezuela Amichevole 13
6-8-2016 Rio de Janeiro Stati Uniti   119 - 62   Cina Olimpiadi 2016 - 1º turno 12
8-8-2016 Rio de Janeiro Stati Uniti   113 - 69   Venezuela Olimpiadi 2016 - 1º turno 7
10-8-2016 Rio de Janeiro Australia   88 - 98   Stati Uniti Olimpiadi 2016 - 1º turno 19
12-8-2016 Rio de Janeiro Stati Uniti   94 - 91   Serbia Olimpiadi 2016 - 1º turno 15
14-8-2016 Rio de Janeiro Stati Uniti   100 - 97   Francia Olimpiadi 2016 - 1º turno 10
17-8-2016 Rio de Janeiro Stati Uniti   105 - 78   Argentina Olimpiadi 2016 - Quarti di finale 11
19-8-2016 Rio de Janeiro Spagna   76 - 82   Stati Uniti Olimpiadi 2016 - Semifinale 13
21-8-2016 Rio de Janeiro Serbia   66 - 96   Stati Uniti Olimpiadi 2016 - Finale 4
Totale Presenze 25 Punti 276

Palmarès

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Cleveland Cavaliers: 2016
2014
2012
2010
2012
Second Team: 2019
Third Team: 2015, 2021
NBA All-Star (2013, 2014, 2015, 2017, 2018, 2019, 2021,2023)
2013

Nazionale

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2014
2014
2014
2016

Carriera come attore

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Nel 2012 Irving ha preso parte nel ruolo di Uncle Drew, ovvero zio Drew, ad una serie di pubblicità per la bevanda gassata Pepsi Max.[52][53] Ha scritto e diretto l'episodio 2, nel quale sono comparsi anche la leggenda NBA Bill Russell e il cestista dei Cleveland Cavaliers Kevin Love, e l'episodio 3, nel quale erano presenti Nate Robinson e Maya Moore.[54] Irving ha anche scritto e diretto l'episodio 4 di "Uncle Drew", rilasciato nel novembre 2015, nel quale ha partecipato assieme a Baron Davis, J. B. Smoove e Ray Allen.[55] Nel 2017 la serie di pubblicità di Uncle Drew è diventata una scenetta ambientata in un diner d'epoca nel quale era presente un frigorifero col logo originale Pepsi mentre le bevande avevano il design corrente. Irving ha inoltre interpretato il ruolo di Uncle Drew nel film del 2018, tratto dalla serie omonima, che vede la partecipazione di ex stelle NBA.[56]

Irving è apparso anche in un episodio della serie di Disney XD Kickin' It nel 2012,[57] e ha partecipato come guest star nella diciassettesima stagione de I Griffin, prestando la sua voce nell'episodio Grandi problemi nella piccola Quahog.[58]

Impegno sociale

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Ha donato nel 2020 un milione e mezzo di dollari alle giocatrici della WNBA che non hanno giocato per la pandemia di COVID-19 o per motivi legati alla giustizia sociale[59].

Filmografia

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  1. ^ a b (EN) Kyrie Irving, su nba.com. URL consultato il 25 ottobre 2017.
  2. ^ a b c (EN) MacMullan: His father laid out the plan, Kyrie followed it, su ESPN.com, 23 febbraio 2012. URL consultato il 9 marzo 2019.
  3. ^ USA Basketball: Kyrie Irving is Committed to the Red, White and Blue, su web.archive.org, 24 agosto 2010. URL consultato il 9 marzo 2019 (archiviato dall'url originale l'8 giugno 2011).
  4. ^ Kyrie Irving? No, "Piccola Montagna": il play dei Celtics entra nella tribù dei Sioux, in Eurosport, 25 agosto 2018. URL consultato il 3 settembre 2018.
  5. ^ (EN) Kyrie Irving shoes, su Nice Kicks. URL consultato il 9 marzo 2019.
  6. ^ Matteo Persivale, Kanye West, Irving: antisemitismo e contratti saltati, in Il Corriere della Sera, 5 novembre 2022.
  7. ^ (EN) Sport Science - Kyrie's insane quickness - ESPN Video, su ESPN.com, 17 giugno 2016. URL consultato il 10 marzo 2019.
  8. ^ (EN) Marc J. Spears, How Kyrie Irving became the best dribbler in the NBA, su The Undefeated, 6 marzo 2017. URL consultato il 10 marzo 2019.
  9. ^ (EN) Jared Zwerling, Kyrie Irving Reveals His Ball-Handling Secrets: 'I Have Counters to Every Move', su Bleacher Report. URL consultato il 10 marzo 2019.
  10. ^ (EN) Elite 101: Shot Creators | By Jamal Crawford, su The Players' Tribune. URL consultato il 10 marzo 2019.
  11. ^ (EN) Brad Rowl, Kyrie Irving is 3-Point King, su Soaring Down South, 17 febbraio 2013. URL consultato il 10 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 2 luglio 2018).
  12. ^ Kyrie most clutch NBA player?, su NBC Sports Boston, 26 dicembre 2018. URL consultato il 10 marzo 2019.
  13. ^ (EN) Cavaliers Select Irving and Thompson, su nba.com, 24 giugno 2011. URL consultato il 25 giugno 2011.
  14. ^ (EN) Irving steals Rising Stars Challenge as Lin goes silent, su usatoday.com, 24 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 29 febbraio 2012).
  15. ^ (EN) Mary Schmitt Boyer, Early failure set path to Rookie of the Year success for Cleveland Cavaliers' Kyrie Irving, su cleveland.com, 15 maggio 2012. URL consultato il 16 maggio 2012.
  16. ^ NBA - Quarantello di Faried: Team Chuck da record, su it.eurosport.yahoo.com, 16 febbraio 2013. URL consultato il 17 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 19 febbraio 2013).
  17. ^ NBA - Ross a sorpresa, Irving super-cecchino, su it.eurosport.yahoo.com, 17 febbraio 2013. URL consultato il 17 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 18 febbraio 2013).
  18. ^ (EN) Cavs' Irving snags first All-Star nod [collegamento interrotto], su NBA.com. URL consultato il 9 marzo 2019.
  19. ^ (EN) 2013 NBA All-Star Game Box Score, su Basketball-Reference.com. URL consultato il 9 marzo 2019.
  20. ^ NBA - All Star Game, vince l'Est 163-155 [collegamento interrotto], su it.eurosport.yahoo.com, 16 febbraio 2014. URL consultato il 17 febbraio 2014.
  21. ^ (EN) Cavaliers and Kyrie Irving Sign Contract Extension, su Cleveland Cavaliers. URL consultato il 9 marzo 2019.
  22. ^ (EN) SI exclusive: LeBron James explains his return to Cleveland Cavaliers, su SI.com. URL consultato il 9 marzo 2019.
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  24. ^ a b c (EN) Cavs' Kyrie Irving scores NBA season-high 55, hits go-ahead three in win, su SI.com. URL consultato il 10 marzo 2019.
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