Le Locle

comune svizzero
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Le Locle (toponimo francese) è un comune svizzero di 10 746 abitanti del Canton Neuchâtel; ha il titolo di città. Nota per la presenza di diverse industrie orologiere, nel 2009 la città è stata riconosciuta patrimonio dell'umanità UNESCO assieme alla vicina La Chaux-de-Fonds.

Le Locle
città
Le Locle – Stemma
Le Locle – Bandiera
Le Locle – Veduta
Le Locle – Veduta
Localizzazione
StatoSvizzera (bandiera) Svizzera
Cantone Neuchâtel
DistrettoNon presente
Amministrazione
SindacoFrançois Chopard (PLR) dal 2023
Lingue ufficialifrancese
Territorio
Coordinate47°03′25″N 6°44′55″E
Altitudine946[1] m s.l.m.
Superficie34,66[2] km²
Abitanti10 746[3] (2022)
Densità310,04 ab./km²
Frazionivedi elenco
Comuni confinantiLa Chaux-de-Fonds, La Chaux-du-Milieu, La Sagne, Le Cerneux-Péquignot, Les Planchettes, Les Ponts-de-Martel, Villers-le-Lac (FR-25)
Altre informazioni
Cod. postale2400, 2416
Prefisso032
Fuso orarioUTC+1
Codice OFS6436
TargaNE
Cartografia
Mappa di localizzazione: Svizzera
Le Locle
Le Locle
Le Locle – Mappa
Le Locle – Mappa
Sito istituzionale

Geografia fisica

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Il territorio del comune di Le Locle, città situata a un'altitudine di 946 m s.l.m., si estende in una valle del massiccio del Giura, lungo il confine tra la Francia e la Svizzera; è limitato a ovest dal passo Col des Roches, a est da Le Crêt-du-Locle, frazione di La Chaux-de-Fonds[1].

Il comune di Le Locle è stato istituito nel XV secolo; la città fu ripetutamente distrutta da incendi (1683, 1765, 1833) e ricostruita secondo una pianta a scacchiera. Fino al 1848 fece parte del comune anche la frazione di Les Eplatures, poi divenuta comune autonomo e nel 1900 aggregato a La Chaux-de-Fonds[4], e nel 2021 Le Locle ha inglobato il comune soppresso di Les Brenets; è stata il capoluogo del distretto di Le Locle dal 1848 fino alla sua soppressione nel 2017[1].

Monumenti e luoghi d'interesse

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  Bene protetto dall'UNESCO
Urbanistica orologiera di La Chaux-de-Fonds/Le Locle
  Patrimonio dell'umanità
 
TipoCulturali
Criterio(iv)
PericoloNon in pericolo
Riconosciuto dal2009
Scheda UNESCO(EN) La Chaux-de-Fonds / Le Locle, watchmaking town planning
(FR) Scheda

L'urbanistica delle città orologiere La Chaux-de-Fonds e Le Locle è stata inserita dall'UNESCO nel 2009 tra i patrimoni dell'umanità[5].

  • Chiesa riformata, ricostruita nel XVIII secolo[1];
  • Chiesa cattolica di Nostra Signora dell'Assunzione, eretta nel 1861[1];
  • Torre civica, eretta nel XVI secolo[1].

Società

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Evoluzione demografica

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L'evoluzione demografica è riportata nella seguente tabella[1]:

Abitanti censiti[6]

Cultura

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Istruzione

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Università

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Geografia antropica

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Urbanistica

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La città fu interamente ricostruita dopo l'incendio che la distrusse nel 1833[1]. La ricostruzione, avvenuta nell'ultimo quarto del XIX secolo, seguì una pianta a scacchiera; il Quartier Neuf, situato all'entrata est della città, venne costruito nel 1856-1861 su progetto dell'architetto Hans Rychner[1].

Frazioni e quartieri

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Tra le frazioni e i quartieri di Le Locle figurano[1]:

Economia

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La sede della Tissot

L'economia di Le Locle è fondata sull'orologeria e sulla micromeccanica[1]. Vi hanno sede numerose manifatture orologiere: tra queste Mido, Tissot, Ulysse Nardin e Zenith.

Infrastrutture e trasporti

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La stazione di Le Locle

Le Locle è servita dalla strada principale 20 e dall'omonima stazione ferroviaria, capolinea delle linee ferroviarie Neuchâtel-Le Locle, Besançon-Le Locle e Le Locle-Les Brenets. Nel territorio comunale sorgono anche le stazioni ferroviarie di Le Chalet, di Les Frêtes, di Les Brenets e di Le Locle-Col-des-Roches.

Amministrazione

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Il municipio

A partire dal 1848 il comune patriziale (soppresso nel 1888) è stato sostituito dal comune politico, nel quale il potere legislativo è affidato al consiglio generale (41 membri eletti a suffragio universale) il quale esprimeva un esecutivo (consiglio comunale) di sette membri, dal 2004 eletti direttamente dalla cittadinanza[1].

Gemellaggi

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A Le Locle ha sede la squadra di calcio Football-Club Le Locle Sports.

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m n Jean-Marc Barrelet, Le Locle, in Dizionario storico della Svizzera, 12 agosto 2021. URL consultato il 7 giugno 2024.
  2. ^ (DEFR) Generalisierte Grenzen 2020: Hilfsdatei, su bfs.admin.ch, Ufficio federale di statistica, 14 febbraio 2020. URL consultato il 7 giugno 2024.
  3. ^ (DEENFRIT) Ständige Wohnbevölkerung nach Staatsangehörigkeitskategorie, Geschlecht und Gemeinde, definitive Jahresergebnisse, 2022, su bfs.admin.ch, Ufficio federale di statistica, 24 agosto 2023. URL consultato il 7 giugno 2024.
  4. ^ Myriam Volorio Perriard, Les Eplatures, in Dizionario storico della Svizzera, 20 marzo 2006. URL consultato il 7 giugno 2024.
  5. ^ (ENFR) La Chaux-de-Fonds / Le Locle, Watchmaking Town Planning / La Chaux-de-Fonds / Le Locle, urbanisme horloger, su whc.unesco.org, sito istituzionale del Patrimonio dell'umanità UNESCO. URL consultato il 7 giugno 2024.
  6. ^ Dizionario storico della Svizzera
  7. ^ (DEENFR) HES-SO - Carte des hautes écoles, su hes-so.ch. URL consultato il 7 giugno 2024.
  8. ^ Christine Müller, Les Brenets, in Dizionario storico della Svizzera, 11 agosto 2021. URL consultato il 7 giugno 2024.
  9. ^ a b (FR) Jumelagesì, su lelocle.ch, sito istituzionale del comune di Le Locle, lelocle.ch. URL consultato il 7 giugno 2024 (archiviato dall'url originale il 22 agosto 2010).

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Collegamenti esterni

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